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La pubblicità: anima del commercio e... del turismo

 

C'è un giovanotto, a Teano, un amico di vecchia data, che gira continuamente la città di giorno e di notte, col sole o col cattivo tempo, e, appassionato di fotografia qual è, va immortalando luoghi e paesaggi, aspetti suggestivi ed antichità della nostra città con foto di pregiata fattura, dalle inquadrature studiate e rapite all'attimo fuggente della luminosità dei luoghi. E non le tiene per sé, ma le pubblica con costanza e puntualità su un suo sito Facebook. Inutile sottolineare, conoscendolo, che è mosso da un solo interesse, quello di far conoscere le bellezze del suo paese ch'egli, con intensità e dedizione, ama particolarmente; come inutile sarebbe evidenziare che si tratta di foto molto belle ed interessanti. Anche la loro pubblicazione è cosa lodevole, volta a stimolare un turismo, anche solo domenicale o festivo, che possa rianimare la città.
Certamente la “pubblicità” è l'anima del commercio, lo si è sempre saputo, ma occorre anche che sia completa e comprensiva di tutte le caratteristiche, positive e negative, di ciò che si vuole commercializzare, sia per un problema etico, ma soprattutto perché una pubblicità ingannevole, non sul prodotto in sé e per sé, ma sulla possibilità di fruire di esso comodamente, finisce, alla fine, per essere controproducente. Non solo perderebbe il suo carattere attrattivo, ma potrebbe suscitare il sentimento opposto, di repulsione, dopo aver costatato di persona le difficoltà che ostacolano il godimento perfetto di quel prodotto. La pubblicità si trasformerebbe in un pericoloso boomerang capace non solo di annullare le positività, ma anche di creare nuove negatività.
A questo particolare aspetto bisogna dare la dovuta attenzione ed importanza se si vuole raggiungere lo scopo.
Le mie considerazioni, è chiaro, non sono rivolte contro la diffusione della conoscenza di Teano, alla quale, pur con la dovuta modestia, questo foglio credo dia costantemente il suo contributo, e da più di vent'anni; né sono rivolte contro il metodo attuato, anzi, l'ho detto, lodevolissimo.
Sono semplicemente rivolte contro le schiere infinite di politici che, ora e per il passato, si sono riempite la bocca di rivalutazione turistica, ma non hanno mosso un dito, dico un dito, perché essa si realizzasse; nulla è stato fatto e nulla si fa per rendere gradito al turista, anche se il termine può apparire un po' sovrastimato, il paese. Per anni andiamo dicendo che anche la “Gioconda” non sarebbe la “Gioconda”, cioè non trasmetterebbe suggestione e bellezza se, anziché stare, e da sola, perché i Francesi non sono stupidi, in una grande sala del Louvre, fosse posizionata non dico in una stalla, ma nella cucina o nel salotto di un pur dignitoso appartamento. E allora quel bellissimo Museo Archeologico che possediamo, e che nacque dalla lungimiranza di un Sindaco per di più non teanese, Luigi Maglione, tanto per citare un esempio, vi pare che si trovi come la Gioconda nella grande sala del Louvre? Vi pare che tutt'intorno, al di fuori di esso, ci siano le strutture e le condizioni che ne rendano la visita una esperienza indimenticabile, quale sicuramente sarebbe, per la bellezza ed unicità sia dei numerosissimi reperti che dell'ambiente che li ospita? Queste cose colpirebbero tutti, ma, al ritorno a casa, qualcuno in macchina, commentando la cosa direbbe sempre così: “bellissimo, molto bello e interessante, però la strada per arrivarci, .. con tutte quelle
buche, ed il parcheggio lontano, e poi per prenderci un caffè decente e seduti ad un tavolino abbiamo dovuto girare tutta la città, e poi sarebbe stato ancor più bello se avessimo avuto una guida...” e via di questo passo. Figuriamoci poi se volessero andare a vedere uno di quei posti egregiamente fotografati dal nostro amico, il quale, da grande artista, ha evitato di inquadrare la immondizia che, magari, regnava sovrana ai suoi piedi, abbandonata da ignoti cittadini maleducati sì, ma fino ad un certo punto, se nei fatti, non esiste altra possibilità lecita e legale di liberarsi dei rifiuti ingombranti. Non parlo poi se avesse voluto visitare qualcuna delle tante frazioni che, per posizione, tipo Fontanelle o San Giuliano, o per loro conformazione, tipo Gloriani o Casamostra, meritano altrettanta attenzione: solo per carità di patria ci asteniamo dall'elencare le cose che, per noncuranza amministrativa, annullerebbero tutto lo spirito di bella conoscenza del nostro visitatore, anche perché sono sotto gli occhi di tutti
Anche una Ferrari si fermerebbe per strada se non fosse costantemente revisionata; figuriamoci se neppure pensassimo a rifornirla di benzina.
Sia chiaro, Teano resta bella e interessante: ma non credo che lo sarà ancora per molto.
Chi dovesse eventualmente leggermi da turista interessato, ne sia convinto; ma che mi legge da amministratore si rilegga cento volte quest'articolo; non perché lo meriti io, ma perché lo merita la nostra città.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XVIII 2021 - n. 1 Gennaio)