Questo è il primo numero del il Sidicino per l'anno 2019, il suo sedicesimo di vita.
Sedici anni segnano la maturità di un giornale perché, oltre a dimostrarne la vitalità, stanno a significare che esso ha trovato una precisa collocazione nell'assetto culturale della città, con una sua immodificata identità che è ad un tempo di informazione e di formazione. Ne siamo orgogliosi.
Ci piace perciò fare un poco il punto della situazione locale e nazionale dalla quale partiamo per affrontare il sedicesimo anno di vita della testata, ed il ricordo va naturalmente ad uno dei fondatori più attivi, scomparso prematuramente, l'amico Guido Zarone, il cui impegno sociale, terminato brutalmente quello politico, continuò a profondersi in questa iniziativa. Già avevamo edito, insieme ad altri amici, tra cui l'anch'esso compianto Antonio Guttoriello, un'altra testata denominata proprio “Il Messaggio- Teano chiama Italia!” trasformato poi in formato online.
Non parlo per vanagloria, ma solo per informare di cose che oggi si dimenticano con una velocità impressionante, e non dovrebbero, perché rappresentano pur sempre un bagaglio di notizie dal quale poter prendere spunto per fare meglio, e non per rifare tali e quali cose già create e collaudate spacciandole per nuove di sana pianta.
É un modestissimo suggerimento che mi permetto di dare ai nuovi amministratori che forse non conoscono bene il recente passato teanese: volersi accanire a celebrare le feste natalizie con riproposizioni di presepi viventi (credo sei o sette su tutto l'ambito comunale) o di mostre presepiali di statue e statuette, pastori, ecc. ..., mi sembra poco produttivo per dare un segnale nuovo e di interesse più allargato.
Questo giusto per esempio. Ma son certo che verranno fuori anche le ennesime guide turistiche (anche di queste ne esistono ormai quasi dieci) ripetitive e poco accattivanti. Un po' di fantasia più creativa non guasterebbe affatto.
Occorre dire che la nuova amministrazione comunale è ancora in via di assestamento, e certo ha bisogno ancora di qualche mese; ma non si chiuda a riccio, né millanti credito, né si ammanti di presunzione; nulla è nuovo sotto la luce del sole! La “televisione” non l'ha inventata “Pippo Baudo”; checché ne pensi e dica lui stesso, ma migliaia di altre persone che hanno lavorato in silenzio, con dedizione ed onestà intellettuale.
Non ci piacciono gli “avvisi ai naviganti” boriosi e roboanti; specie se non supportati dalla concretezza dei fatti a cui si riferiscono. Umiltà.
Buon anno al giornale e a tutti i suoi lettori.
Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XVI 2019 - n. 1 Gennaio) |
