L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Claudio Gliottone
 
 

Teano oltre l'incontro

 
Un nuovo modo di esser presenti
 
Foto di Mimmo Feola
 

Ci è piaciuta l'iniziativa che, auspice l'Assessore alla Cultura Gemma Tizzano, l'Amministrazione Comunale di Teano ha organizzato, il 17 u.s., per ricordare il 154° anniversario della proclamazione dell'Italia Unita.
Ci è piaciuta perché ribadisce un ruolo storico della nostra città ponendo l'accento sul significato vero di quel famoso incontro sul cui luogo dell'avvenimento si è fin troppo scritto e parlato da rasentare quasi il ridicolo. Con classe e stile lasciamoci alle spalle ogni bagarre e puntiamo a costruire qualcosa di nuovo e di diverso: lo avevamo più volte proposto anche da queste pagine. Siamo stati finalmente ascoltati.
Il convegno che si è tenuto sull'interessante tema “Unità d'Italia: necessità storica o volontà popolare“ non è stato premiato da grande presenza di pubblico. Era presente il Sindaco e qualche assessore, ma dobbiamo sempre dolerci per la scarsissima rappresentanza degli amministratori: dovrebbero invece comprendere che la loro presenza quanto più massiccia ad un evento da loro stessi organizzato è un segno di compattezza d'ideali ed un segnale chiaro di comunità d'intenti. Ma il concetto non appartiene al nostro costume.
Vivamente interessati i presenti, i quali sono anche intervenuti nel dibattito con colta partecipazione.
Diverse le posizioni di partenza dei Relatori, abilmente e signorilmente moderati da Alberto Zaza D'Aulisio, Presidente dell'Istituto di Storia Patria di Caserta, i quali hanno convenuto alla fine sulla ineluttabilità della unificazione d'Italia pur se con qualche distinguo sulle modalità (…il modo ancor m'offende) da parte del giornalista Valentino Romano, convinto meridionalista.
Chi scrive ha invece ribadito la inarrestabilità di processi storici che maturano giorno per giorno fino ad arrivare a conclusioni che solo poche menti illuminate riescono a presagire; è la storia che si svolge come progresso dell'umanità avendo per motore un unico grande anelito: l'affermazione della libertà. Ha anche ribadito la propria contrarietà a facili processi di revisionismo, che peccano sia nel metodo (induttivo, e quindi facilmente strumentalizzabile nel risalire alla spiegazione di un accadimento, anziché deduttivo, certamente più aderente alla realtà) che nella lontananza dalla “immediatezza” dei fatti e della loro primitiva narrazione. In conclusione una occasione di arricchimento culturale reciproco per tutti i partecipanti, relatori ed ascoltatori.
Ci auguriamo si continui sulla strada intrapresa, con un po' di attenzione in più alla organizzazione ed alla pubblicizzazione di quanto organizza.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 3 Marzo)