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Non piangiamoci addosso: proponiamo!

 

Inizia un nuovo anno, il nono di vita per il nostro giornale; pieno di soddisfazioni quello appena trascorso, florido di speranze quello che nasce. Fosse così per tutto, ne saremmo ben lieti; ma i segnali ed i pronostici sono sempre più negativi, specie per l'economia ed il lavoro. Poi sarà un anno bisestile, ed infine c'è la spada di Damocle della profezia dei Maya! Roba da far tremare i polsi!
Per gli sciocchi superstiziosi, naturalmente. Per i “normali” le aspettative sono legate solo alle loro capacità di intendere e di volere. E fortuna che noi normali siamo la gran parte.
Necessario è però che queste capacità di intendere, ma soprattutto di volere, si amplifichino costantemente in qualità e quantità. Dal giornale telematico della nostra città, e da ricorrenti discorsi di concittadini sento spesso ripetere nostalgiche litanie sul come eravamo, su quello che prima avevamo, su quello che più non siamo. Sono lamentele più che legittime, impossibile negarlo. Ma continuare a piangerci addosso non serve: si lamentano gli anziani e poi, cosa terribile, i giovani che man mano diventano anziani! Anche i più giovani, quelli che lo saranno ancora per lungo tempo, sembrano appisolarsi su queste comode argomentazioni.
È invece ora di smetterla. Non pensate che possa essere più vantaggioso per tutti, anziché piagnucolare su quel che non c'è più, prendere coscienza del mutamento dei tempi e proporre cose nuove da fare, per la economia, la società, la cultura, il governo di questa città? Anziché fare a gara a ricordarsi le cose definitivamente passate, perché non facciamo a gara ad esaminare i nostri malanni attuali ed a studiarne palliativi, cambiamenti, rimedi? Ad esempio, se parliamo di economia locale, invece di dire una volta c'era “La Precisa” e l'”Isolmer”, non approfondiamo il discorso presente su cosa possa sostituire oggi quelle industriette di una volta e quale percorso occorra intraprendere per riportare lavoro a Teano?
Se ognuno illustra la sua idea, dice il suo parere, potrebbe nascere un orientamento amministrativo ben preciso, già favorito nel suo successivo percorso da una ampia condivisione.
In una: proponiamo, non piangiamo. Le idee di tanti possono farne nascere ancora altre e da tante è possibile scegliere le migliori. Ma se non abbiamo idee di ampio raggio gli isolati tentativi di qualcuno di creare interesse sono destinati a passare anche loro nel “c'era una volta”.
Cambiando argomento, lasciateci esprimere il compiacimento della Commissione, nominata dalla Giunta Comunale, per far chiarezza definitiva sul luogo dell'incontro, anche esso da qualche tempo ascritto nella categoria del “c'era una volta”. Sotto la illuminata guida di Giuseppe Lacetera, il gruppo di studio, del quale ci onoriamo di far parte sia io che il Presidente della nostra associazione, Pasquale Giorgio, è giunto ad importanti innegabili conclusioni, confutando immaginifiche tesi e forzate ricostruzioni storico-geografiche che hanno fatto asserire colossali sciocchezze anche alla Enciclopedia Treccani. In merito all'incontro storico di Teano, naturalmente. Ci auguriamo che il lavoro sia saggiamente usato ora a tutti i livelli e nei modi migliori per allontanare in via definitiva ogni sospetto su altre postume paternità dell'evento.
Immerso così nell'aura risorgimentale ho avuto la fortuna di venire in possesso, ed in seguito vi spiegherò come, di un interessantissimo inedito diario di guerra scritto da un luogotenente (grado corrispondente a quello attuale di sottotenente) del genio, nostro conterraneo, al seguito dell'esercito Sabaudo.
Il diario, olografo, va dai primi di ottobre del 1860 alla metà di marzo del 1861 e descrive giorno per giorno l'assedio di Capua e quello di Gaeta, con sintetica puntualità e chiarezza, riferendo di tanti particolari e personaggi presenti al seguito del re Vittorio Emanuele. Ma né il 26 di ottobre, né in altra data, cita l'avvenuto incontro con Garibaldi. Ma l'interesse del documento è affascinante lo stesso. Lo pubblicheremo al più presto su questo foglio.
Sarà un piccolo contributo alle celebrazioni unitarie, un piccolo esempio, per tornare al discorso di cui sopra, di proposizione.
Coraggio, e il 2012 non sarà peggiore dei precedenti.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno IX 2012 - n. 1 Gennaio)