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L'Umanità non cambia

 

Un nuovo anno è da poco iniziato. Per tutti: per noi de “Il Sidicino”, per il governo italiano, per l'amministrazione comunale di Teano.
Consuntivi e progetti, come ogni inizio d'anno, si sono sprecati; farne con un mese di ritardo ci pare superfluo, ma non inutile.
“Il Sidicino” ha continuato per la sua strada di ricerca e affermazione culturale locale, con dignità, costanza e competenza. Le stesse qualità dimostrate nella redazione degli atti di due importanti eventi: il convegno su Erchemperto e la celebrazione del centocinquantesimo anniversario dell'Incontro di Teano. Inizia con i migliori auspici il suo ottavo anno di vita.
Non altrettanto lusinghieri possono essere i giudizi per tutta la classe politica italiana, per chi la fiancheggia e per chi la contrasta, gravidi tutti di malcostume etico non meno che gestionale: un desolante quadro che umilia agli occhi del mondo la intera nazione proprio nel suo anniversario di unificazione. Il degrado è talmente generale che parlarne ancora pare azione maramaldica.
Così come uccidere un uomo morto parrebbe infierire sulla amministrazione locale. Ma il desiderio di soffermarci un istante di più sull'argomento è dettato dalla vana speranza di indurre alla riflessione i concittadini che ne sono tutti interessati.
“Gabbato lo santo” con le affollate celebrazioni, di cui pure ci siamo sentiti di parlar bene, tornano al pettine i numerosi nodi di questioni irrisolte. È stato impietosamente bocciato l'ennesimo strumento urbanistico, il PUC, che la città tenta di darsi dal 1975, (trentasei anni!), tanto per dirne una. E le motivazioni rendono evidente una complice e studiata volontà di farlo giungere alla bocciatura, messa artatamente in atto proprio nella sua redazione. È sempre la stessa musica, da trentasei anni; la stessa identica domanda senza risposta: ma chi è, che così tenacemente e pervicacemente e strumentalmente non vuole che Teano abbia un piano regolatore generale?
L'Ospedale ha chiuso, definitivamente e, direi, finalmente, dato l'umiliante stillicidio di stravaganti ipotesi per la sua sopravvivenza: una gloriosa istituzione, nata dalla umana solidarietà della povera gente della fine del '600 e distrutta dalla strafottente noncuranza della ricca classe politica degli inizi 2000!
Classe politica regionale e locale eticamente in riga con quella nazionale: il responsabile regionale del partito di maggioranza (PDL) inquisito per collusione con la camorra, la mentalità dei brogli che prevale anche in una banale elezione di partito, il PD, per la designazione del candidato sindaco di Napoli.
Ed al comune di Teano ci si gingilla con la elezione del “Presidente del Consiglio” e del “Vice Presidente del Consiglio” e ci si impegna fortemente nella rotazione degli assessorati.
O tempora! O mores!
E qui la vetustà del detto, a parziale giustificazione ma non condivisione di quanto su esposto, ribadisce e riprova una sola terribile costatazione: che l'Umanità è sempre la stessa!!!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 2 Febbraio)