Le bandiere esposte erano tutte rigorosamente tricolore, ma nei vestimenti, negli atteggiamenti, nei comportamenti e nei pensieri di tutti gli artefici della grande kermesse sidicina del cento cinquantenario dell'incontro, il colore dominante era uno solo: il rosso.
La cosa non è sfuggita anche a molti esponenti della sinistra locale, costituzionali e moderati, i quali hanno con onestà riconosciuto: forse si è un po' esagerato!
Non sappiamo se se ne siano resi conto il Sindaco e la instancabile Assessore alla Cultura, ai quali la organizzazione più strettamente dialettica sembra essere scappata di mano, per cui, alla fine, più che di una grande occasione di confronto e di dibattito su problemi e soluzioni, si è trattato di una immensa passerella per la esposizione di tesi estremamente di parte. Dov'era il necessario e costruttivo contraddittorio?
La cosa, nonostante ciò, è andata comunque molto bene: affrontare i problemi, anche se da un solo punto di vista, non può essere altro che positivo per una cittadinanza non abituata a farlo: la risposta di partecipazione è stata infatti notevole e non possiamo che rallegrarcene. Si potrà sempre migliorare per il futuro.
Per cinque giorni Teano ha vissuto da grande centro di accoglienza, e diciamo che ne è stata all'altezza: su questo avevamo qualche legittimo dubbio, visto che non son mancati atti di deplorevole vandalismo, ma ad opera di poveri imbecilli, adulti o ragazzi che siano.
Permangono, ahimè, le divisioni: come il silenzio di cui certa stampa, più consona al pettegolezzo o alle formulazioni augurali, ha circondato la presentazione del numero unico “…Fratelli d'Italia”, edito dal Comune e dalla nostra Associazione Erchemperto curato. Ben magra soddisfazione, il silenzio!
La pubblicazione ha invece riportato un grande successo, degna di restare a memoria di queste giornate come l'augurale “Patto di Teano” sottoscritto dai tanti Sindaci convenuti: snella nella struttura, elegante nella veste tipografica, profonda e innovativa nelle tematiche trattate. Il riconoscimento, credetemi, non è di parte! La pubblicazione è in distribuzione presso il Comune di Teano.
L'importante è la grande affluenza ed attenzione che l'avvenimento ha saputo suscitare, anche se la inadeguatezza della recettività locale ha dovuto far provvedere la sistemazione alberghiera in città viciniore: ma questo non guasta. È la conferma che, come da noi sempre sostenuto, la cultura e la voglia di conoscere ed affrontare problemi, in termini di vero investimento, paga molto più della aggregazione culinaria e gastronomica delle sagre paesane.
Questo è il risultato che maggiormente sottolinerei.
Forse, come in tutte le cose, si poteva fare meglio, per lo meno in maniera meno dispersiva e più coinvolgente, ma il giudizio resta sicuramente positivo.
Si continui su questa strada, ed i risultati non mancheranno.
Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno VII 2010 - n. 11 Novembre) |
