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Indice Claudio Gliottone
 
 

Europee 2009 - Teano sinistrorsa vota a destra

 
IL VOTO: % Teano % Nazionale
PDL 49,26 35,26
PD 25,92 26,13
IDV 8,19 8,00

UDC

6,74 6,51
SIN. e Libertà 2,93 3,12
 

Teano è un paese tradizionalmente di “destra”.
Se ancora vi fosse bisogno di dimostrazione, basterebbe analizzare i recenti dati elettorali riferiti alle elezioni per il Parlamento europeo; il PDL raccoglie 2.991 voti (il 49%) contro 1.573 voti (quasi il 26%) raccolti dal PD. L'Italia dei valori di Di Pietro (497 voti) supera con poco, ma significativo, margine (409 voti) l'UDC di Casini.
Sarebbe la scoperta dell'acqua calda anche dedicarvi un articolo, ma le cose stanno ben diversamente e la dicono lunga sulla strana e stramba mentalità politica e civile dei nostri concittadini.
È infatti da circa mezzo secolo che, nonostante la destra sia una delle più forti in Campania, ogni amministrazione comunale è invece orientata, nel migliore dei casi di chiarezza, a sinistra.
Certamente una amministrazione locale può prescindere da una coloritura politica netta e demarcata, e questo non è un male, ma il perpetuarsi di situazioni politicamente equivoche disorienta non solo gli analisti, ma soprattutto, e qui è il male, gli elettori. Perché la mancanza di chiarezza innanzitutto deprime la dialettica politica (opposizione di tesi e antitesi per raggiungere una giusta sintesi), e poi dà ampio spazio ad arrivisti che a volte, pur se animati da gran voglia di fare, restano sempre e soltanto tali, e sono facili vittime di imposizioni per scelte dettate dal più forte del loro raccattato schieramento.
Questa mentalità dell' “esserci a tutti i costi” favorisce, a livello locale, sempre e soltanto gli schieramenti e gli uomini di potere, capaci di organizzare ed amalgamare liste forti, mentre le opposizioni, di destra e di sinistra, restano biblicamente divise: nella attuale amministrazione teanese ci sono, assieme, uomini di destra e di sinistra, ma i loro partiti di referenza restano fuori del ring, addirittura contrapponendosi più tra loro che con il governo locale.
Quando poi scatta l’ elezione politica, almeno gran parte degli schieramenti si ricompone ed i risultati sono quelli del 7 giugno di questo anno o del 13 aprile dell'anno scorso: la destra vince.
È una mentalità perversa perché sovente queste elezioni nazionali servono ai vari locali capipopolo, o presunti tali, per dare una dimostrazione, a futura memoria, del loro potere di raccogliere voti, convogliandoli, senza troppi misteri, su di un preciso candidato.
Da un giornale locale di recentissima pubblicazione apprendiamo: “Mario Toscano leader sul campo del pdl” e più avanti “Mario Toscano fa volare la Petrenga .... che si colloca al terzo posto dei più votati in città, grazie all'impegno profuso da Toscano senior, rispetto ai soli 263 voti riportati dal candidato Rivellini, sostenuto pare dai vertici locali del partito di Berlusconi”. Berlusconi che ottiene solo 558 voti!
Anomalia nell'anomalia più anomala; il laeder Toscano è tale sul campo, ma :
I - sostenendo chi vuole lui e non chi caldeggiato dal partito
II - continuando a sostenere in consiglio comunale, tramite il figlio assessore, una giunta notoriamente di sinistra
III - non essendo riconosciuto ufficialmente, almeno ci dicono, come appartenente al PDL.
Cosa accadrà in un futuro scenario amministrativo?
Toscano, probabilmente, oggi sostenitore di Picierno, coerentemente appartenente al PD, dal quale è stata eletta parlamentare anche la di lui nipote, ha già in tasca tutte le referenze per pretendere candidature di rilievo (leggi sindacatura o candidatura provinciale) da parte del PDL.
E non è il solo!
Un gran bel pasticcio: una città che esprime sempre una maggioranza di destra è costantemente governata da uomini di sinistra con appoggio palese di uomini di destra, che tali si dichiarano a seconda delle circostanze! Mentre la vera sinistra, quella d.o.c., continua una solitaria e velleitaria esistenza consentendo, pur di ostacolare la destra ufficiale, spazio ed azione a uomini che poi nei fatti, leggi elezioni politiche, votano a destra.
Unico risultato, mi pare evidente, è l'acquisizione sempre più ampia di potere contrattuale da parte di personaggi che attingono a destra e a sinistra e che poi lo spenderanno, ma solo per accrescerlo, sia a destra che a sinistra, pur se su mercati diversi. Ma il bello è che al di sopra di tutti c'è un grande Maestro dell'arte politica, un dominatore indiscusso della scena, un colosso di strategia, che sapientemente li affascia e li divide, li dirige e li blandisce, li corteggia e li distrugge, di destra o di sinistra che siano. È il grande Raffele Picierno.
Vi renderete facilmente conto che un simile modo di agire non darà mai, per noi teanesi, frutti di rappresentanza politica “pagante” a livelli superiori: i distinguo paesani pesano costantemente su qualsiasi affermazione di prestigio che non sia legata a strette possibilità e capacità personali. Perché ogni vero movimento politico deve fondarsi su una sola sacrosanta verità: la credibilità dei propri esponenti.
Giudicate voi se essa, a Teano, esiste!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno VI 2009 - n. 7 Luglio)