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Indice Claudio Gliottone
 
 

La coerente incoerenza...

 
ovvero “…ma mi fàccino il piacere…mi fàccino…!”
 

2008: nella primavera saremo chiamati a votare.
Non sappiamo se per il nuovo Parlamento, ma di certo per la nuova Amministrazione comunale.
Non v'è giorno che passi senza che Mastella voglia dimettersi, che Dini affermi che il governo non ha più la fiducia, che i deputati del PRC minaccino la crisi; ma non v'è giorno che passi senza un loro voto di sostegno a Prodi. C'è una coerenza estrema nella estrema incoerenza!
Prodi resisterà, nonostante le ormai patetiche se non ridicole affermazioni di tutta la opposizione, Berlusconi in testa, che lo danno per spacciato un giorno sì e l'altro pure.
A livello comunale già si è in notevole fermento: i “cavalli di razza” cominciano a scalpitare perché ciascuno di loro vuole vincere il “palio”!
Lo volevano anche cinque anni fa e fecero tutti sfoggio della più coerente incoerenza mai dimostrata da alcun politico.
Val la pena di ricordare i fatti. D'Aiello, ex vice-sindaco della amministrazione Zarone e “magna pars” del suo successo contro la lista capeggiata da Picierno, con un piede in essa, tramava con lo stesso Picierno per una nuova amministrazione fino a far cadere Zarone e a candidarsi nuovamente schierato con il suo avversario politico di tre anni prima.
Pino, dopo aver formato una propria lista con lui medesimo candidato a sindaco, l'ultimo giorno manda tutti i suoi a casa e si candida nella lista Picierno; Corbisiero, ex sostenitore di Zarone, tratta con tutti per una sua candidatura a sindaco e finisce nella lista di Picierno, assieme ad altri ex assessori della lista Zarone; La Prova, che sette anni prima addirittura capeggiava una lista anti-Picierno, si candida con lui e fa l'assessore. Grande coerente incoerenza!
Pare ora che per i primi tre, prima avversari di Picierno poi suoi grandi salvatori, lo stesso sia nuovamente diventato l'avversario da abbattere e per tutti e tre, in maniera diretta od indiretta, rinasce la mai sopita aspirazione a fare il sindaco di Teano! Di Picierno cominciano nuovamente a dire peste e corna, sempre con grande coerenza.
Basta poca intelligenza per capire che, se un tizio mi dice oggi che una cosa è bianca e domani mi dice che la stessa cosa è nera, in almeno una delle due occasioni mi ha detto una sciocchezza. E perché dovrei riporre la mia fiducia di elettore in una persona che comunque mi ha platealmente detto una sciocchezza? Ma sarà coerentemente incoerente anche l'elettore che lo voterà! E lo voterà eccome…!
A chi vogliono farla bere la loro “anti-piciernità” se Picierno lo hanno fatto politicamente resuscitare con il loro appoggio totale ed incondizionato, al punto tale che alcuni di loro fecero persino cadere l'amministrazione in carica per riportarlo a fare il sindaco? La cosa bianca oggi è di nuovo diventata nera? “Ma mi faccino il piacere….mi faccino….” avrebbe detto Totò!
Eppure, filosoficamente parlando, non avremmo il bianco, se non esistesse il nero: non conosceremmo la coerenza, se non esistesse l'incoerenza. Ed avendo conosciuta abbondantemente quest'ultima dal comportamento politico dei nostri, non possiamo che affermare con la massima convinzione personale ed oggettiva, che l'unico grande politico coerente è lui: Raffaele Picierno.
Lo ha sempre spinto una ammirevole tenacia politica dalla quale non ha mai derogato, sempre espressione dello stesso partito, senza mai accondiscendere a visibili compromessi: anche quando è politicamente caduto ha svolto il suo ruolo con tenacia e dedizione, restando al suo posto, dove sonno accorsi gli altri a dargli “coerentemente” man forte. Lui è rimasto sempre e comunque quello che voleva essere da una vita: il sindaco di Teano.
Chi scrive è assolutamente “vergin di servo encomio” e la sua “antipiciernità” è sicuramente a prova di bomba, ma deve cavallerescamente ammetterlo (e non lo fa per la prima volta): se a livello locale si può esprimere stima per un politico lo si può fare solo nei confronti suoi, di Raffaele Picierno. Non me ne vogliano gli altri, ma imparino che la coerenza, quella vera, paga sempre.
In bocca al lupo!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno V 2008 - n. 1 Gennaio)