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Cose così,... di fantasia! - 17

 

....ogni grillo sparlante gode dl un suo pubblico e dl suoi sostenitori che si esaltano ad ascoltarne l'eloquio
anche se a volte non lo comprendono. o non ne vengono convinti.
Ma Il copione lo impone...

 

Sarà stato per la vicinanza (le due chiese distavano poco più di un tiro di schioppo), o per il fatto che Antonio, nella sua infanzia a Coma di Egitto, ne aveva sentito dire un gran bene, specie dopo la morte violenta inferta loro quand'egli era ancora un bimbo, o per quella inspiegabile empatia che si stabilisce tra gli uomini (ed anche tra i santi) a volte senza che nessuno la ricerchi, ma tra Cosimo, Damiano ed Antonio Abate esisteva una profonda amicizia. Non si vedevano proprio spesso: il più delle volte era Antonio a recarsi in via Gigli, ma anche i due santi medici non disdegnavano di fare ogni tanto una passeggiata nei pressi del vecchio teatro romano. Ed in quella calda sera di maggio erano seduti tutti e tre a sorseggiare un bicchiere di tè fresco che Antonio, detto anche Antuono, aveva preparato con le sue mani. Aveva un piccolo segreto: nell'acqua ancora fredda aggiungeva un chiodo di garofano e poi, quando cominciava a scaldarsi e a formare le prime bollicine, senza arrivare al pieno bollore, vi versava le foglie di tè, prese rigorosamente con le dita, senza usare alcun cucchiaino od altro oggetto di metallo.
Lo aveva imparato in medio oriente, e ne veniva fuori un tè squisito.
Fu verso il quinto sorso che:
- ll bisogno emergente presuppone il riorientamento delle linee di tendenza in atto al fine di raggiungere mete eco compatibili attivando ed implementando in una ottica aprioristica l'appianamento di discrepanze e discrasie esistenti per finalità sostenibili a vantaggio del popolo di sinistra per limitare l'atavica aggressività del popolo di destra...
- Ma chi cacchio è, Antò? esclamò Damiano sobbalzando e volgendo lo sguardo verso una gabbietta di vimini appesa ad una parete della stanza, dalla quale pareva provenire quella voce gracchiante e sgradevole.
- Non farci caso, Damià, quello parla e straparla, ma non fa male a nessuno. È fatto cosi!
- Ma mi pare proprio che è fatto male, ma chiè?
- Niente, non ti preoccupare, torniamo a noi: che cosa avete intenzione di fare per l'insediamento del nuovo Vescovo? Dovremmo attivarci...
- Il problema è che il metodo partecipativo estrinseca la puntuale corrispondenza tra obiettivi e risorse in maniera articolata e non totalizzante attraverso la ricognizione del bisogno emergente e l'adozione di una metodologia dflerenziata...continuò ad intromettersi la strana voce proveniente dalla gabbietta.
- Eppure cacche vota e' chesta a stu' scemo u cciro!!! gridò spazientito Antuono, che pure di rispetto per gli animali ne aveva tanto.
- Ma insomma chi è stu' scemo che si intromette sempre, Antò? chiese frastornato Cosimo, sempre una frazione di secondo indietro nell'apprendimento delle cose.
- È il "Grillo Sparlante", ecco chi è! Un animaletto che crede di poter sparare sentenze su tutto e tutti, sopperendo con parole insulse al suo vuoto cosmico di idee e concetti.
- E tu pure i grilli ti dovevi tenere in questo serraglio?
- È anche lui una creatura del buon Dio... Ma prima o poi una scarpata gliela tiro!!!
- Ma perché dici cosi? Avrà pure i suoi lati positivi, sarà certamente una persona colta, l'ho sentito parlare di fìlosofi e sociologi di grido come io posso parlare di San Crispino, emerito protettore degli scarpai, senza nulla togliere all'uno o agli altri!
- Chissà quanti esami e concorsi avrà dovuto superare per diventare quello che è diventato! Chissà quante volte avrà avuto il coraggio di presentarsi all'elettorato e chissà quante migliaia di consensi avrà raccolto! Per questo lo stimano tutti. lo ne ho sentito dire sempre un gran bene, specie dai suoi collaboratori! E poi scrive, scrive, scrive libri e saggi, e articoli, e tutti di una... chiarezza estrema, specie per i direttori di giornali.
- Veramente a me non risulta che abbia mai fatto concorsi né che abbia mai sottoposto le sue idee al giudizio degli elettori. E in quanto a scrivere sa solo fare le pulci a modo suo a quanto scrivono gli altri. È supponente e presuntuoso come pochi!
- Veramente io mi ricordo di un altro animale simile: una mosca che si posava sugli orecchi di un somaro e lo incitava durante la salita: poi, una volta che il povere somaro era arrivato in cima, esclamava tronfia e felice: hai visto?, ce I 'abbiamo fatta! sbuffò Cosimo ridacchiando.
- Sì, si. La chiamavano la "mosca cocchiera" perché si appropriava delle fatiche del povero ciuccio che, essendo tale, manco si rendeva conto di come quella Io fruttasse.
- È vero, è vero - riprese Antuono notevolmente calmatosi e riappropriatosi di tutta la... santa pazienza di cui era, per natura e volere divino, depositario - ma che ci volete fare... sono pure loro creature di Dio. Avranno la loro funzione, faranno parte di quel disegno divino che neppure noi santi siamo in grado di intuire o comprendere.
- Dobbiamo tenercele e rispettarle, anche se la supponenza non fa loro rispettare noi.
- Come parli bene Antò! Mi ricordi un mio amico che ripete sempre: “Il mondo è bello perché è... avariato"! Ma non ho mai capito se sbaglia di proposito l'aggettivo, mettendoci una “a" in più!
- Altro che avariato, Damià. Se continua così andrà proprio a male!
Dalla gabbietta non provenne più alcun suono: i Santi sperarono vivamente che il Grillo Sparlante, intesa la loro chiacchierata, avesse molto dignitosamente deciso di tacere. E per sempre. Ma questo non possiamo confermarlo, perché ogni grillo sparlante gode di un suo pubblico e di suoi sostenitori che si esaltano ad ascoltarne l'eloquio, anche se a volte non lo comprendono, o non ne vengono convinti.
Ma il copione lo impone.
Sorseggiarono ancora un po' di tè e tirarono avanti tutta la notte a parlare di salmi, di Vangelo e di omelie da mettere a punto. Cose molto più serie!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 6 Giugno)