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I have a dream

 

“Io ho un sogno”: queste le parole pronunciate nel 1963, al Lincoln Memorial di Washington, da Martin Luther King. Dopo una marcia di protesta per l'emanazione dei diritti civili, per la popolazione di colore, King parlò al popolo Americano esprimendo in una sola frase, diventata poi simbolo della lotta contro il razzismo negli Stati Uniti, il desiderio, se non  capacità e la voglia di poter e voler dare al popolo di colore dei diritti, gli stessi diritti di cui usufruiscono i bianchi. Ancora oggi si sente parlare di razzismo negli Stati Uniti, molte sono state quest'anno le morti che riguardano costoro e tante le lacrime, le proteste; se non per quel rispetto che si cerca, che si desidera da ogni persona, indifferentemente dall'età, dal sesso, dall'etnia o dal colore della pelle; è presente e si cela in ognuno di noi, in me donna bianca e in te donna o uomo di colore, la paura di non essere accettato, di non essere apprezzato, di non essere all'altezza delle varie situazioni, di non sapersi integrare e collocare in maniera consona all'interno della società. In questi giorni così turbolenti si avverte tra la gente la paura; la paura del terrorismo, della solitudine, del dolore, dell'inquietudine e dell'incertezza, ma in ognuno di loro, in ognuno di noi, c'è alla base un sogno, una speranza, il voler scrutare la luce infondo al cupo tunnel.
L'umanità ha un sogno, che ha i colori dell'arcobaleno e i sorrisi dei bambini; quel sogno è la Pace. Pace una parola così piccola ma dal significato grande, Pace una forma di rispetto, un invito alla comunità e al benessere collettivo. È di questo che voglio parlare; voglio parlare di speranza e fede, voglio credere che le situazioni e gli eventi possano mutare e come ogni mutamento questo avrà aspetti positivi e negativi e starà a noi decidere anzi stabilire dove penderà l'ago della bilancia. Perché non è necessario essere “nero” per lottare contro il razzismo, non è necessario essere “donna” per lottare contro il femminicidio e non è necessario essere “disabile” per lottare contro le discriminazioni; basta essere, come dicevano i grandi filosofi, corpo e spirito. “Io ho un sogno; vorrei che l'individualismo si superasse, così come le sue connotazioni negative, vorrei che gli uomini di tutto il mondo fossero liberi; ma sappiate che anche la libertà ha un prezzo”.

Ida Feola
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 1 Gennaio)