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Indice Giampiero Di Marco
 
 

Spigolature di storia teanese. Dai miei appunti sui Protocolli

notarili del XVII - XVIII secolo (V parte)
 
Continuo con la trascrizione delle notizie riguardanti la storia di Teano desunte dai miei appunti sui Protocolli notarili del '600. I Protocolli notarili di questi due secoli sono numerosi e non li ho consultati tutti, ma comunque tutta una serie di notizie sono qui presenti, forse non si tratta di grandi eventi, ma nel loro piccolo rendono conto di tante piccole cose che nell'economia di una microstoria municipale, hanno comunque il loro interesse.

 

Notaio Francesco de Quattro, 5954, a. 1709.
f. 46. Il 12 febbraio Candida D'Urso badessa di S. Caterina.
f. 77v. il 9 marzo Giuseppe Martino des Carles canonico della cattedrale dichiara che si è reso vacante il beneficio sotto il titolo di S. Lorenzo costruito dentro la cattedrale per morte del q. Ermenegildo Molinari suo ultimo possessore e ora dai signori Dorotea e Ottavio Magno padroni del beneficio fu ceduto a lui per istrumento notarile, ma lui oggi rinuncia.
f. 197. Il 28 maggio Francesco Perrone, Carlo di Puglia, Girolamo nobile, Onofrio de Leo, Gioacchino de Nunzio not., Domenico Antonio Sacchi e Giuseppe Stavolone tutti di Teano dichiarano che il 18 ultimo scorso il capitano di cavalli del Reggimento Pathè Carlo Sanz fece chiamare dal governatore i sindaci e molti cittadini, per transare un debito che il reggimento ha di 300 ducati per causa di un soldato tedesco che qui fu ammazzato e poichè la città non disponeva della cifra per i molti passaggi de Reggimenti, diede 4 ore di tempo per raccogliere la somma, li arrestò e dopo le suppliche di non dover molestare alla fine sequestrò 100 ducati del cassiere della città, che pure venne arrestato, minacciando gli altri di fare lo stesso e alla fine ebbe gli altri 200.
f. 243, l'8 agosto in Francolise Francesco e Antonio Zumbolo padre e figlio agrimensori della corte di Capua, commoranti in Pantuliano e Bartoomeo Tommasiello di Francolise e Francesco Ricca parroco della chiesa di S. Maria della carità di Francolise dichiarano che su richiesta di Cesare de Renzis barone di Montanaro hanno mensurato e disegnato li fini di due terreni, che sono vicini a terre del barone, proprio quelli che Renzis ha comperato da Gennaro Bacalotto che erano dotali di sua moglie, uno alla sardajola laborandino e campestre e lo hanno trovato di moggia 7 e passi 12, un altro aratorio con alcuni piedi di cerque e castagne a ripa boscosa di moggia 22 e passi dodici e mezzo.
f. 257v. il 21 agosto Anna Galluccio badessa di S. Maria de foris.
f. 315v. il 5 ottobre Anna Maria Carafa duchessa di Caianello e il chierico Lorenzo de Jorio di Caianello, gli dona annui ducati 24 dei primi frutti di una masseria di moggia 60 sita in Caivano dove si dice a Cerula, gionto li beni della chiesa di S. Barbara, perché quello diventi sacerdote e nel caso deve dire 100 messe l'anno nella chiesa di s. Maria delle grazie di Caianello vecchio.
f. 342v. il 18 ottobre frate Agostino Paolino priore del monastero di S. Maria Celestina pe lo vulgo detto di monte lucno.
f. 389. Il 16 novembre Nicola e Giulio Barattucci, fratelli cedono a Diego e Carlo Gentile padre e figlio una bottega a la strada dei calzolari che ha bisogno di riparazioni urgenti che loro promettono di fare, con un canone enfiteutico di carlini 18 l'anno.
f. 441. Il 17 dicembre Aloisia Pascali vidua del q. Giovan Battista Struffi e suo figlio Bartolomeo di Sessa e Francesco Tiano di Pugliano. Aloisia e il figlio sono padroni dell'intero feudo, seu suffeudo quaternato del nobile feudo di Carinola sotto il titolo dei Pagani o Puccio seu Caraccioli e al presente volgarmente della colonna e possiedono i territori seguenti: un territorio campestre di moggia 3 dove si dice alla forma, juxta bona di Francesco Tiano, juxta bona del capitolo di Teano; un territorio campestre di un moggio e mezzo gionto i beni di Francesco e rio pubblico e convento di S. Francesco di Teano; un terreno campestre di un moggio e mezzo a Capodogno gionto li beni d Fabio e Giuseppe di Lettere, e convento di s. Francesco e ancora Francesco Tiano, un terreno di un moggio e mezzo detto a centopassi gionto li beni del q. Prospero Galluccio e via pubblica; altro terreno di un moggio detto a S. Luca, altro di un moggio alle gallucci, gionto il capitolo di Teano, altro di moggia 7 alli gallucci, giusta li beni ered. di Pompeo Gallucci, altro terreno di moggia 6 alla forma, giusta li beni di S. Benedetto di Trano e via pubblica; il tutto per per moggia 24 che si trovano tutti in territorio di Teano condizionati al feudo suddetto e alla camera marchionale di Carinola, oggi vendono a Francesco Tiano senza l'assenso del diretto padrone che è il marchese di Carinola, che ora chiedono al suo agente a Napoli entro un mese, per ducati 600, di cui 300 sono pagati ora e gli altri dopo l'assenso.

Notaio De Quattro Francesco, 5955, a. 1710.
f. 16. L'8 gennaio 1710, Nicola Cacace di Napoli figlio e procuratore di Anna Castellano vedova del q. Domenico e Diana Barattucci baronessa degli Infanti vedova del q. Camillo Pellegrino di Capua che agisce come nipote ed erede della q. Violante de Monte eius ava e del q. Giovan Giacomo Barattucci suo fratello olim barone degli infanti. Afferma che nel 1664 per instrumento di notar Tommaso Mattei prese a censo una somma per mezzo del banco dei poveri di Napoli.
f. 25. L'8 gennaio Francesco Barattucci e sua moglie Giulia Provenzale insieme a Scipione Barattucci affermano che il duca di S. Agapito don Andrea Provenzale e Lucrezia Apicella coniugi fecero i patti matrimoniali nel 1709 fra Francesco e Giulia e furono promessi ducati 4000 di dote.
f. 53v. il 21 gennaio a Napoli di notte a ore 24 il dottore di leggi Gennaro Bortolotti di Napoli e sua moglie Vittoria, seu Tolla Cortalanza, ex una parte e Cesare de Renzis barone di montanaro che acquista tre terreni in Francolise dotali di tolla, il primo di moggia 24 con cerque e castagne alla cimadora che confina con il barone, beni di S. Maria della civita, Sagone publico seu formale del molino del duca di Carole, il secondo moggia 7 e passi 19 alla sardajola per ducati 300 che anticipa sulla somma finale di 1150.
f. 123. Il 27 febbraio 1710 Giuseppe Antonio Struffi di Firenze commorante in Sessa dice che il 13 dicembre 1709, sua madre Luisa Pascale vedova del q. Giovan Battista suo padre e suo fratello Bartolomeo Struffi vendettero alcuni pezzi di terra di circa moggia 24 del loro feudo seu suffeudo nominato dei Pagani o riccio seu Caraccioli in tenimento di Carinola, però i terreni sono in tenimento di Teano e sono uniti alla marchional camera di Carinola il tutto per ducati 600 a Francesco Tiano di Pugliano.

Notaio De Quattro Francesco, 5956, a. 1711.
f. 22. Il 14 gennaio 1711 Gennaro Badolato governatore di Teano, Francesco Sacco e Nicola de Jorio sindaci dicono che sono stati significati da Nicola Martinello scrivano della Sommaria e commissario al recupero dei fiscali in favore dei luoghi Pii dell'ospedale di s. Angelo a nido e Annunziata di Napoli, loro non impediscono affatto l'esecuzione a carico della città.
f. 54v. il 19 febbraio 1711 Cesare de Renzis utile signore del feudo di Camerino in Teano e Juliano Jasimone per una casa in più membri in parrocchia di s. Giovanni nella parte superiore a Porta di sopra juxta bona monasteri Montis verginis, bona Julii Bizzarro per il canone annuo di ducati 5 in enfiteusi per 29 anni.
f. 61v. il 24 febbraio frate Jacobo de Petrillo guardiano del convento di S. Francesco.

Notaio De quattro Francesco, 5957, a. 1712.
f. 59. Il 20 marzo 1712 Anna Mollo vedova di Girolamo de Renzis e Giulio Cesare de Renzis maggiore di anni 18, eredi di Carlo de Angelis e Teodora de Renzis coniugi, affermano che nei loro capitoli matrimoniali del 1700, Anna doveva pagare 1200 ducati di dote a Teodora e per questi un territorio di moggia 16 a S. Croce.
f. 146v. il 3 agosto testamento di Carlo de Angelis, in casa di Anna Mollo in parrocchia di S. Clemente, eredi Giuseppe, Bartolomeo, Luigi, Cecilia e Ippolita de Angelis, in usufrutto la moglie Teodora de Renzis.
f. 229v. il 17 dicembre Andrea Grillo guardiano del convento di S. Francesco, con i frati Bonaventura de Nicola, Fabrizio da Caianello, Jacobo de Petrillo, Nicola Sirleto, Crescentio Aquila e Gaetano da Casandrino.
f. 233. Il 18 dicembre 1712 Sebastiano Ricca, Didaco d'Aliberto fabricatore, Bartolino Tomasello, Domenico Manno fabricatore, Antonio Galloccio, Giuseppe Bruno e Giuseppe de Santi della Torre di Francolise e Domenico Corleo capomastro fabbricatore della casa se fabbrica seu lambia et archi che sono cascati alla osteria della terra vicino al Saone.

Notaio De Quattro Francesco, 5958, a. 1713.
f. 56. Il 12 febbraio Scipione Martino des Carles per un censo garantito da un terreno castagneto a Stefano Androne e Giovanni dello Izzo di Casi per 24 carlini l'anno rogato nel 1699 da notar Gioacchino de Nunzio per ducati 30 di capitale.
f. 151v. il 26 aprile 1713 testamento di Scipione Barattuccio erede è Francesco suo figlio. Lascia masseria degli astarelli di moggia 150, vicino a la torricella, , juxta la montagna e luogo detto a pizzella seu grotta tamburro. Una masseria a la ferrera di moggia 100. Una masseria ala vigna di moggia 17. Un terreno enfiteutico della commenda di S. Pari e S. Parillo a piana di S. Croce di moggia 27. La casa con giardino che fu del barone degli Infanti contigua a questa, con la casa del quondam Cesare Martino des Carles comperata dal monastero di s. Francesco. Poi un montano.
f. 174. Il 23 maggio Luigi e Carlo Martino des Carles fratelli e Cesare Ferro curatore di Martino Martini des Carles maggiore di anni 18 e minore di 25, erede della q. Geronima Abbate.
f. 198. Il 3 giugno a Napoli Giuseppe Braumwiller ausitore cesareo e plenipotenziario del principe di Daun, principe di Teano e vicerè e Andrea di Sarno di Napoli che ha lo jus prohibendi ferri in provincia di Terra di Lavoro, Andrea fitta per 6 anni la ferriera di Teano per lavorare e fabricare ferro, estaglio di 475 ducati l'anno con una serie di patti.
f. 212. Il 26 giugno in Pietramelara Costanza Moccia vedova di Antonio Giovine marchese di Pietramelara ex una e Giovanni Giovine hodierno marchese figlio primogenito, ratifica del testamento, rinunzia a favore del figlio all'amministrazione dei beni feudali e burgensatici benchè non abbia compiuto i 25 anni, giusto il dispaccio del conte di Daun, principe di Teano come per viglietto della segreteria di Stato di guerra.
f. 227. Il 1 agosto a Casale di Carinola Candida Maria Barattucci moglie di Giovan Battista Guastaferro abitante in Casale, vende a Carlo Nardella un terreno in Francolise alle genocchie di moggia 30 per 1100 ducati.
f. 245. Gaetano del Pezzo duca di Caianello vende una casa terranea di un membro con lo granalo in parrocchia di S. Cosma e Damiano a Pietro Angelo Chiappinello per 50 ducati, sotto e contigua alla casa di Angelo.

Notaio De Quattro Francesco, 71/1, a. 1713-14.
f. 27. Il 26 settembre 1713 Francesco Antonio Maselli sindaco del feudo degli Infanti fitta l'esazione dei fiscali.
p. II, f. 14v. Nicola Barattucci vendita di un terreno a vascalella.

Notaio De Quattro Francesco, 5959, a. 1714.
f. 1v. il 5 gennaio Giulio e Nicola Barattucci fratelli si sono divisi i beni ereditari del padre Benedetto.
f. 6. Il 6 gennaio Nicola Barattucci e il vescovo Domenico Pacifico, procuratore della cappella del corpo di Cristo nella cattedrale, della cappella e monte dei morti e ven. Cappella di s. Maria del soccorso seu di s. Monica nella chiesa di S. Agostino. Nicola posside un terreno di moggia 45 dove si dice a la cupa di Sforza seu Cavalorda che confina con beni del capitolo, del convento di S. Francesco che gli viene dalla eredità del padre e lo vende ai luoghi pii e al vescovo per 1000 ducati.
f. 29. Il 10 gennaio Cesare de Angelis e Matteo Razzino di Nocelleto. Cesare aveva fittato a Matteo e Carlo Razzino e Lorenzo Sangiacomo di Parete di Aversa una masseria della Bastia e l'affitto termina a marzo, gli sono debitori di ducati 413.
f. 74. Il 21 marzo il governatore di Teano Gennaro Bortolotti e Felicia Forliviero vedova del q. Giovanni Lanzalongha di Vairano che abita a Teano. Quattro anni addietro nel mese di luglio la vedova era sola in casa in Vairano e fu ingravidata da persona forestiera ed ecclesiastica per cui partorì una femmina che portò in casa di Rosolena Chierico di Vairano moglie di Domenico d'Arezzo per portarla a una Annunziata, e a Teano la portò Antonio d'Arezzo figlio del quondam Giovan Antonio. Ma avendo inteso che la corte di Vairano stava prendendo informazione contro Ambrosio Geremia come fosse l'autore dello stupro, lei dice che non fu lui.
f. 213v. l'8 settembre Luigi Martino des Carles e Francesco Perrone governatori dell'Annunziata.

Notaio De Quattro Francesco, 71/2, a. 1715-16.
f. 44v. beni baronali di Cesare de Renzis.
II parte, 1716, f. 47v. Antonio Ferraioli governatore di Teano.

Notaio De Quattro Gaetano, 71/2, a. 1715-16.
f. 40v. il 28 marzo 1715 Domenico Valente napoletano e il vescovo Domenico Pacifico. Il Valente dice che essendosi portato in detta città e richiesto a petitione di detto. Monsignore a fine d' indorare e pulire l'organo seu tutte le machine di esso posto dintro la cattedrale. Il vescovo si impegna a fornire tutte quelle migliara d'oro e libretti quanti ne bisogneranno e anche ducati 4, 5 il migliaio oltre a fornire abitazione e legno e olio.
f. 47v. il 18 ottobre 1717, Dinanzi a Antonio Ferraiolo governatore di Teano, per l'omicidio di Domenico Caparco di Pugliano eseguito dal quondam Lorenzo Caparco con colpo di archibugio, le sorelle sporsero querela contro Lorenzo, sua madre Teresa Loffredo e Domenico Contestabile mastrodascia complici de mandato che si supponeva dato da Diana Barattucci baronessa degli Infanti. Vi fu una causa, i giudici di prime e seconde cause e avanti il giudice in terza istanza e per molto tempo furono carcerati i predetti. Però ora le sorelle affermano che le loro accuse erano false e consigliate da persone malevoli e oggi escolpano a rimettono le querele e tolgono i sospetti da Diana. Firmato le sorelle Claudia, Isabella, Teresa, e Maria Caparco.

Notaio Giuseppe Borrelli, 82/1, a. 1716.
f. 35. L'11 marzo 1716 Simone d'Ambrosio sindaco di Pietramelara, Angelo de Fusco sindaco del casale di S. Croce e Ferdinando di Pietrantonio sindaco del casale di Statigliano ricevono una lettera spedita dal marchese Giovan Battista Giovine signore di Roccaromana, S. Croce, Statigliano, Baya e Letino con la nomina a governatore Tommaso Ciolo di Alife.

Notaio De Quattro Gaetano, 71/3, a. 1717-18.
6 febbraio 1717, Antonio Stavolone teste, l'atto riguarda Antonio Petruccio giurato e tubista della Corte di Teano.
Il 5 maggio 1717 Claudia del Pezzo badessa di s. Maria de foris e altre monache Beatrice del Pezzo, Agnese de Angelis, Elena del Pezzo, Cecilia e Maria Barattucci etc. nominano procuratore il rev. canonico Giovanni D'Aponte nella causa vertente tra il monastero e Andriano , Nicola, Giovan Battista e Paride Galluccio fratelli.
Il 25 novembre 1717 , testi UID Antonio de Mattheis, cl. Alberico Barattucci e rev. Gennaro de Quattro, sono presenti il notaio Gioacchino de Nunzio di 82 anni, il rev. Giovan Camillo Mancino di a. 80, il ch. Giovan Giacomo Stabile di an. 88 e Carlo Mone di anni 80 e Francesco Zipietro di a. 85. I quali tutti affermano di aver sentito dire dai loro avi e paesani e sanno benissimo che li vassalli del sig. barone Barattucci detti del feudo degli Infanti che stanno et habitano in detti Casali di Teano sempre et ab innumerabili tenpore erano obligati fare et haveano sempre fatto alli sig. baroni pro tempore di detto feudo la pita, vendemia, carrea di vittuaglie ed altre fatighe necessarie e con li loro animali ogni anno gratis di tutti li territori di detti sig. baroni in virtù de jus o privilegio che haveano detti sig. baroni e poi in tempo del quondam sig. Fabritio Barattucci olim barone di detto feudo ad instantiam di detti suoi vassalli per farli cosa gradita fè conventione con detti suoi vassalli che per detti suoi servitii che gli haveano da fare gli avessero pagato carlini 10 a fuoco et un carlino per l'esattore ogni anno conforme in effetti così sempre si è osservato. Il notaio De Nunzio testifica che lui è stato governatore di detto feudo in diversi tempi e sempre ha fatto osservare detta conventione e constretto li vassalli a fare detti pagamenti e ne fu fatto Publico Parlamento con Fabritio che si contentò di esigere 10 carlini a fuoco e liberarli di detta servitù, e questo fu fatto al tempo che era cancelliere di detto terziere (Vassalli) il quondam notaio Tomaso de Biasio e poi detto Consiglio fu disperso a causa che in detto territorio non v'è Archivio.
Il 10 marzo 1718, Carlo Nardello giudice a contratto, sono presenti Nicola Salvatore di Teano e Giovan Camillo de Nuntio. Nicola dice di possedere una casa di più membri superiori e inferiori con una bottega sotto detta casa grande proprio dirimpetto lo campanile di AGP che al presente si tiene in fitto da Giovan Battista Pilla, gionto li beni di Francesco di Gasparre alias spaccatornese, gionto la via pubblica da due parti. Questa casa unita a quella di Francesco di Gasparre, Nicola comperò da circa 6 anni da Giovan Camillo e quondam Livia Peccarino olim sua prima moglie. Oggi la rivende per 350 ducati a Giovan Camillo de Nuntio.

Notaio Pietro Simonetti, 141/1, a. 1724.
f. 7v. il 23 aprile 1724 in casa di Giovanni Roncone del quondam Pietro Angelo con moti cittadini di Sparanise nomina procuratore Marco Riccio di Napoli per sostenere le ragioni di Sparanise.
f. 21v. p. II, il 3 maggio 1725 in pertinenze di Sparanise in atrio taberne di Sparanise Cesare de Renzis patrizio di Teano barone di Montanaro e Giovan Battista Picciano del quondam Cosma della terra di S. Agapito contado di Molise che ha preso in fitto per 3 anni un numero di animali pecorini, cani e altre pecore femmine con una serie di caccavi, caldaie, tredici fiscelle di gionchi e deve dare il primo anno 76 decine di caso, il secondo e terzo 96 decine e altri rotoli 6 per anno per il fitto delli comodi.
f. 23. Il 16 luglio Tecla de Angelis baronessa di Pettorano, moglie di Giuseppe Caracciolo di Alvignano barone di Pettorano per l'acquisto di un giardino in Isernia alla parte di S. Janni.

(fine V parte)

Giampiero Di Marco
(da Il Sidicino - Anno XVIII 2021 - n. 7 Luglio)