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Indice Giampiero Di Marco
 
 

Spigolature di storia teanese. Dai miei appunti sui Protocolli

notarili del XVII - XVIII secolo (III parte)
 
Continuo con la trascrizione delle notizie riguardanti la storia di Teano desunte dai miei appunti sui Protocolli notarili del '600. I Protocolli notarili di questi due secoli sono numerosi e non li ho consultati tutti, ma comunque tutta una serie di notizie sono qui presenti, forse non si tratta di grandi eventi, ma nel loro piccolo rendono conto di tante piccole cose che nell'economia di una microstoria municipale, hanno comunque il loro interesse.

 

Notaio Antonio Mattei, 3280, a. 1631.
f. 94. Il 4 marzo 1631 Luigi Galluccio de Neapoli Theani commorans come utile signore et baro, ut dixit partis terre Thore confisus de fide dmni Joannis Serii Sanfelicis baronis terre Acquarelle lo nomina suo procuratore.
f. 137v. il 22 aprile Zenobia scaglione madre e tutrice del chierico Francesco e Carlo Galluccio figli ed eredi di Fabrizio Galluccio, e Giovan Battista e Girolamo Galluccio fratelli ex altera per una rendita di 80 ducati.

Notaio Antonio Mattei, 3287, a. 1632.
f. 53. Il 6 gennaio 1632 Zenobia Scaglione vedova di Fabrizio Galluccio e madre di Francesco e Carlo ex una, Tiberio Larco ex altera. Zenobia dice di avere annui ducati 105 sulle gabelle della città per un capitale di 1500 e poiché ha una lite in Rota Romana tra il chierico Carlo e il chierico Antonio Montaquila di Sessa super collationem beneficii sive juris patronatus dne. Marie delli Sampauli, dà a Tiberio incarico di produrre memoriale in cui si dica che Carlo è stato presentato nel beneficio di S. Maria delli Sampauli della sua famiglia sito in Sessa su cui c'è lite con i Montaquila.
f.57v. il 7 gennaio Ferdinando e Cesare Martino des Carles pater et filius heredes del quondam Cesare Martino seniore e Giovan Giacomo Messa ex altera, debbono avere ducati 150 per un capitale di 215 venduti da Carlo seniore per instrumento di not. Nicola Sanfelice per 26 ducati l'anno.
f. 61v. l'11 gennaio Giovan Giacomo Messa e Francesco Campanile incola Cimorischi, il primo possiede alcuni beni nel casale di Cimorisco che sono condizionati al feudo degli infanti e li cede.
f. 177. Il 15 maggio 1632 Giovanna Castiglia vedova del quondam Carlo Martino des Carles e Luigi suo figlio legittimo e il notaio Giovan Battista Fiorillo di Napoli incola Petra Mellaria che agisce per Francesco Ferrandino della baronia di Formicola. Giovanna riceve 100 ducati per una terra in Francolise sita ad ayra vecchia.
f. 195v bona Vincentii Balasco.
f. 239v. Marcello de Monte marito di Isabella Barattuccio fitta a Scipione Pipino di Capua per 3 anni continui una masseria dotale di Isabella sita in Capua alli luonghi per 60 tomoli di grano l'anno.
f. 257. Il 13 settembre 1632 Giovan Antonio Merone incola di Tora ex una e il dottor di leggi Adriano Galluccio utile signore cuiusdam partis dicte terre, Giovan Antonio dichiara di accettare per il futuro gli ufficiali che saranno nominati da Adriano e Cesare Galluccio.

Notaio Silvestro de Nunzio, 3177, a. 1632.
f. 9. Il 25 febbraio 1632 Giovannella (Galluccio) de Carlo di Pizzone moglie di Giovanni Crapio de Carlo e Prospero Galluccio figlio ed erede per certa quantità del quondam Fabrizio Galluccio, anche per parte della loro madre Zenobia Scaglione tutrice degli altri figli. Giovannella è debitrice con suo marito verso Prospero e fratelli in ducati 600 di capitale debiti al quondam Silvestro de Giglio per pretio fatto del feudo degli Scagliuni in territorio di Calvi per eundem Silvestrum venditum ai coniugi per notaio Antonio Venario di Teano. Giovannella vendette il feudo a Fabio roncone per ducati 1750 per lo stesso notaio. Di questa somma ducati 600 deono andare a Zenobia (vendita fatta nel 1628 per notaio Silvestro de Nunzio). Ora Giovannella dichiara che incaricò Fabio Roncone a pagare i 600 ducati a Zenobia Scaglione questo per strumento rogato il 18 gennaio 1628 per Silvestro de Nunzio. Oggi di nuovo ordina a Fabio di pagare la somma.
f. 56. Il 30 marzo 1632 Giulia Selvaggia e Francesco di Leone di Teano coniugi ex una et Girolamo Nobile. I due dicono che l'8 marzo 1629 vendettero a Nobile una terra arbustata in territorio di Teano sita alle brosche per 210 ducati per notaio Silvestro de Nunzio. Ora cassano questa vendita e c'è lite.
f. 61. L'8 aprile Giulio Cesare Larco commorante in Teano e suo figlio il chierico Carlo Antonio, dice di avere una terra di moggia 50 in territorio di Scarpati, juxta bona Giovan Paolo Sanfelice, bona S.ti Francisci di Teano e un'altra terra in Marzanello di moggia 30 alle esche, una terra di moggia 6 a la noce di falco in eodem territorio, una terra a la limata di Ciancolisi in territorio di Caianello di moggia 18, una terra in Teano sita a Gauderisi di moggia 30. Dona tutto ai suoi figli.
f. 73. Benedetto Salinas governatore di Teano.
f. 104v. il primo giugno Vittoria Grande di Casafredda vedova del quondam Scipione de Zanni ex una e Vincenzo Gliottone marito di Magnifica Ranuccio di Casafredda. Vittoria ha una terra di moggia 4 laborandina cum quercubus in territorio Theani ubi dicitur a Valle morta juxta foveum pluvialem, reddititia al feudo de Villa mola sito in territorio di Rocchetta per grani 7 a Natale, la vende per 30 ducati. È presente all'atto Gaspare del Vecchio di Napoli utile signore del detto feudo di Villa mola, che riceve da Vincenzo 5 carlini di entratura.
f. 124. Il 19 giugno Giovanni Acquaro di Pietravairano anche per le sorelle Livia, Vittoria e Cecilia ex una e il barone di Montanaro Ottavio de Renzis utile signore del feudo detto delli landolfi et forcellati sito in territorio di Pietravairano. Acquaro ha una terra campestre sita alle casi della corte juxta bona marchionis dicte terre, juxta fossatum reddititia al feudo per 2 tarì ad agosto.
f. 126. Il 23 giugno Aloisio Martino des Carles e Marco Antonio de Ruggiero governatori dell'Annunziata e il notaio Antonio Mattei cassiere.
f. 133v. Fabrizio Cecchella alias Marchione di Sparanise.
f. 273. Il 7 dicembre testamento sigillato di Nicola Antonio Mollo, eredi i figli Giuseppe, Carlo, lascia una masseria a S. Giulianeta.

Notaio Antonio Mattei, 3288, a. 1633.
f. 74. Il 26 aprile 1633 Francesco Barattuccio e Bartolomeo Fabio Martino e Giovan Luigi di Puglia sindaci di Teano, nominano procuratore Giovan Battista Dolce.

Notaio Antonio Mattei, 3289, a. 1635.
f. 50v. il 20 marzo 1635 Fabrizio de Monte dichiara col beneficio di inventario che Scipione de Monte suo nonno paterno, per interposta persona del quondam Antonio de Monte suo padre e Pompeo e Camillo suoi zii paterni e Marcello suo zio ex una e Orazio de Garamo e Giovan Battista de Renzis economi e procuratori di s. Maria la nova. Scipione vendette certi suoi beni per un capitale di 220 ducati nel 1605 per annui 27 ducati.
f. 111. L'11 agosto Bongiovanni de Santacroce de Neapoli governatore della città.
f. 113. Il 2 agosto si registrano i patti matrimoniali fra tommaso di Paolo di Sessa e Isabella Barattuccio figlia di Girolamo e sorella di Alfonso, Francesco e Marcello. Isabella è vedova ultimo loco di Marcello de Monte, ha una dote di 2600 ducati, la masseria di S. Maria la fossa, juxta flumen Volturni, franca eccetto il peso di annui ducati 13 e mezzo al monastero di s. Caterina di Teano per un capitale di 150 ducati.
f. 145. Il 7 ottobre 1635 riunione degli economi della cappella di s. Reparata calceolariorum in cattedrale. Vincenzo Balasco è confratello.

Notaio Antonio Mattei, 3290, a. 1637.
f. 32. Il 25 gennaio 1637 Giovan Battista Galluccio e Giovanni Maria Mollo e Pompeo Staccone sindaci di Teano ex una e Fabio Garofano sindaco di Roccamonfina e altri particolari della Rocca: Consalvo Sorano, Giovan Angelo d'Angelo deputati per i particolari, presente Giovan Battista Soprani partitario di Teano per esigere le bonatenenze, segue elenco.
f. 143v. il 27 luglio Alfonso Magno cantore della cattedrale.

Notaio Antonio Mattei, 3291, a. 1638.
f. 107v. l'8 aprile 1638 Francesco del quondam Ottaviano Gallucccio governatore dell'Annunziata e Bartolomeo e Fabio e Livia Martino des Carles per un censo.
f. 76v. il 28 febbraio Ottavio de Renzis e Nicola Capuano sindaci della città e Giovan Berardino Borrelli figlio del quondam Antonio Borrelli. I sindaci dichiarano che il 20 giugno 1617 furono spedite lettere significatorie contro il quondam Antonio olim sindaco per la somma di ducati 264 e ora li chiedono. Giovan Berardino afferma di non essere tenuto perché della eredità non rimane cosa alcuna, inoltre in pubblico parlamento della città del 10maggio 1637 fu sancito e dato incarico al consigliere Giovan Francesco Sanfelice di poter impiegare ducati 230 nella compera di una casa, ricevono i 230 e 10 di più. Antonio Borrelli fu sindaco nel 1610-11, sono acclusi i conti rivisti nel 1610.
f. 89. Il 2 marzo 1638 Ippolita Cossa di Sessa uxor di Ottavio de Renzis e Vincenzo suo figlio. Ippolita è legittima erede di Alessandro Cossa suo padre e dona al figlio la sua quota ereditaria.

Notaio Silvestro de Nunzio, 3178, a. 1640.
f. 156. Il 29 aprile 1640 confraternita della cappella della purificazione di s. M. Vergine in S. Benedetto. Tra i confratelli Cesare de Garamo.
f. 206. Il 31 agosto Flaminio Martino des Carles procuratore di Scipione de Angelis, accessimus simul a not. Giovanni Galluccio capitano del feudo degli Infanti, e Giovanni Antonio Mollo e Francesco Gentile di Teano apprezzatori ed Eletti a un castagneto in Roccamonfina dove si dice alli russi del valore di ducati 300.

Notaio Silvestro de Nunzio, 3179, a. 1642.
f. 6. Il 3 gennaio 1642 Carlo di Lorenzo, figlio del quondam doctoris Francesco di Lorenzo di Sessa e di Vittoria Gattola di Gaeta olim vidua et uxor ad presens di Ferdinando Guastaferro di Gaeta e il notaio Carlo Mandavillano che rappresenta gli eredi di Andrea di Gasparro e il capitano Francesco Roncone per un censo.
f. 92. L'8 marzo Ottavio de Renzis barone di Montanaro et terre Scapulorum vende una terra sita a Caianello ubi dic. a S.to Martino di moggia 25 al rev. Giovanni Renzullo di Casale per ducati 110.
f. 133. Il 29 marzo Ottavio de Renzis erede universale del quondam Alessandro e per intermedia persona del quondam Antonio de Renzis ex una e Francesco Pio e Giovan Berardino de Giglio governatori dell'Annunziata ex altera. Ottavio afferma che Diadomia Palomba madre del quondam Aloisio Pou nel msuom ultimo testamento fatto per notar Cesare Mandavillano nel 1577 nominò Aloisio suo erede col peso di 100 ducati da pagare all'AGP di Teano, la somma non fu versata e allora dal tribunale della Rev. Fabrica de urbe fu garantita certa parte di una masseri a S.ta Croce. Questa masseria era in possesso poi di Alessandro de Renzis, nel 1631 si ebbe una nuova sentenza, ora finalmente versa i 100 ducati.
f. 269v. il 13 luglio 1642 Francesco Roncone capitano e il chierico Consalvo, Giovan Battista e il chierico Carlo Polce di Sparanise. Il primo per anni 4 a estaglio diede una terra di moggia 60 a corpo e non a misura in territorio di Francolise sita a magliano seu la masella, juxta bona Annunciate di Calvi, juxta bona cap. Francisci Roncone per 420 tomoli di grano l'anno venduta a Francesco da Carlo Mandavillano. Ora si riduce in due paghe di 210 tomoli l'uno, due anni si paga e due no, perché un anno si semina e l'anno seguente a pascone.
f. 292v. il 4 agosto Giovanni Verdugno ispano governatore di Teano.

Notaio Ascanio d'Aniello, 3868, a. 1647.
f. 9 v. il 20 febbraio 1647 Tommaso Marra sindaco di Carinola, Pietro Aceto e Giuliano Sasso sindaci di Casanova, Francesco Bongiovanni sindaco di Casale, Vincenzo Peracchia sindaco di Nocelleto, Tommaso Cennamo e Salvaggio Ceraldi sindaci di S. Donato e S. Aniello, dicono che nel 1641 ad Alferio Cesare Marra lfu fittata 'esigenza delle bonatenenze per 450 ducati.
f. 13 v. il 27 febbraio gli stessi vendono l'erariato delle funzioni fiscali a Sallustio -Cornelio di Sessa.

Notaio Ascanio d'Aniello, 3869, a. 1650
f. 107. Il 12 settembre 1650 Francesco Ricca Coscia signore di Cerquamigliata e del feudo dei poverelli concede assenso a Giovan Battista Bove.

Notaio Tommaso Mattei, 4300, a. 1656.
f. 72. Il 19 marzo nomina del governatore di Teano nella persona di Giuseppe Dattilo cavaliere dell'ordine di Calatrava, sergente maggiore della provincia di Salerno.
Dal mese di agosto tutta una serie di testamenti: il 16 agosto a Casamostra testamento del rev. Simeone Montanaro, e nello stesso giorno del fratello Alfonso; il 25 agosto a Versano testamento di Pietro Pietrantuono, il 10 settembre di Isabella Mancino in Versano; 12 settembre di Scipione de Angelis sempre in Versano, il 13 settembre a Casale di Francesco Antonio Mancino, il 25 settembre a Casale Antonio de renzis dona una terra al convento di Monte Luccaro, il 25 settembre a Pugliano Orazia Laurenza vedova di Ottavio Pisano dona una terra a Pasquale Rozera. Per due mesi il notaio non roga nessun atto, dopo in data 21 novembre a Casale testamento di Francesco Caduto. Il 22 novembre a Versano, di Nicola Laurenza di Furnolo. Il 10 dicembre a Casale il notaio raccoglie le ultime volontà di Isabella dello Buco vedova di Arcangelo de Rogiero infirma corpore currentis morbi pestilentialis, lascia eredi i figli Carlo e Apollonia e nel caso che i figli muoiano erede è la cappella del Corpo di Cristo di Casale col peso di 7 messe l'anno. Il 10 dicembre in casale testamento di Angela Faitto infirma, e ancora nello stesso giorno in Casale testamento di Francesco Caparco, infirmus eredi i figli Pietro e Salvatore e in caso di loro morte la cappella del Rosario. A Teano mil 12 dicembre Porzia Galluccio vedova di Biasio Palumbo dona a Giovan Lorenzo di Puglia presente tutta la parte che le spetta dell'eredità del quondam Andrea Galluccio che era speziario aromatario e tutte le partite da esigere contenute nel libro di spezierie.

Notaio Tommaso Mattei, 4301, a. 1657.
Il Protocollo fino a f. 144, quando termina mutilo in data 3 marzo, è costituito essenzialmente da contratti di matrimonio, il primo il 6 gennaio tra Francesco d'Urso e Lucretia de Robio di Carbonara.

Notaio Benedetto Ceraldi, 414/1, a. 1660-63.
f. 7. Il 19 settembre 1660 Tommaso Spano sindaco di Casanova di Carinola.
f. 51v. il 25 marzo 1661 Stefano de Andolfo di Casanova ex una e Andrea Miele di Casanova, procuratore dei Guastaferro di Gaeta signori del feudo di Casanova, per una terra arbustata e vitata sita prope villa Casanove ubi dicitur alli Laurenti di moggia uno redditizia a quelli de domo Guastaferro in uno cappone anno quolibet. Oggi riceve 4 ducati di carlini d'argento come entratura e il cappone Stefano lo darà a Natale.
f. 55v. Geronimo Martone e Francesco Corsini economi della confraternita del SS. corpo di cristo e del rosario di Casanova eretta nella chiesa di s. Pietro, ex una e Donato Theo procuratore di Pietro di Lorenzo di Sessa, per una casa in Casanova sita alli laurenti appartenente allo stesso feudo e una terra allo arbore de Rosa di 6 moggia, si opera uno scambio tra la terra e la casa.
f. 80. Il 18 ottobre 1661 nel cortile dell'episcopio di Carinola Francesco Spano erario del principe di Stigliano e Giovan Battista Caputo segretario del vescovo per una lettera.
f. 45. (II parte) il 29 aprile 1662 nel cortile del castello di Carinola Lorenzo Menna di s. Donato mastro della fiera eletto dell'università di Carinola, si reca nel cortile dove trova il governatore Carlo Marigliano e il sindaco Silvestro Stanzione che danno a Lorenzo il possesso della bandiera per la fiera di S. Filippo e Giacomo e della Maddalena due giorni prima della festività e tre giorni delle feste, consegna della potestà arbitraria.
f. 82. Il 27 settembre 1662 in Carinola il rev. Stefano Menna vicario episcopale che agisce anche per suo nipote Carlo Menna, e Francesco Ricca Coscia di Sessa utile signore del feudo in Carinola detto delli poverelli per una terra di 4 moggia in loco detto allo cerqueto seu alla olivella, comperato dal quondam Ludovico de Galizia di Mondragone per atto di notar Celso Sementini redditizio al feudo di grani 8 ad agosto.

Notaio Gioacchino de Nunzio, 4697, a. 1678.
f. 20. Il 7 gennaio 1678 in Casale di Carinola, casa del rev. Ottavio Ricca di Sessa che qui dimora, il rev. cede a Rocco Antonio Iadecicco omnia bona stabilia, mobilia et animalia sita et acquirenda, possessa et possidenda excepto dictos libros, come donazione, riservandosi l'usufrutto vita natural durante.
f. 27. L'8 gennaio Aloisio Martino des Carles e il notaio Tommaso de Biasio per un terreno di 2 moggia sito alla limatella juxta Savonem per ducati 8.
f. 33. Il 14 gennaio Costanza Galluccio vedova di Scipione de Angelis e madre di Carlo de Angelis nomina procuratore Cesare de Angelis, altro suo figlio.
f. 62. Il 29 gennaio Teresa Sanfelice badessa di s. Caterina.
f. 92. Il 10 febbraio Scipione Barattuccio riceve 40 ducati da Gioacchino Pescarino.
f. 120. Il 7 marzo Giovan Berardino de Angelis e Francesco e Paolo Martone di Valogno di Sessa, riceve 170 ducati per il patto di retrovendita stipulato da not. Tommaso Mattei nel 1676.
f. 142. Il 13 marzo Bartolomeo Martino Barattucci e Fabio Palmieri economi della cappella del SS.mo di Teano per un prestito garantito su una casa in parrocchia di S. Celestina che rende annui 22 carlini e grani 4 al 7%.
f. 152v. il 14 marzo Cesare Martino des Carles vende un terreno a Donato Antonio di Marino.
f. 219v. il 12 aprile Antonio de Renzis governatore dell'Annunziata e Antonio di Marco di san Giuliano, per una terra sita in san Giuliano alle custi, prestito quandocumque di 15 carlini.
f. 221, altro governatore dell'Annunziata è Cesare di Gasparre.
f. 235. Scipione Barattuccio governatore di S. Maria la nova.
f. 245v. il 19 aprile Antonia Guastaferrro vedova di Giuseppe Martino des Carles e madre di Antonio ex una e il guardiano dei conventuali Bonaventura Zola e altri monaci, Ferdinando Grimaldi e Gerardo Agruppi. Prestito di 116 ducati garantito su una masseria sita dove si dice a S. Maria a piazzanella di 40 moggia, per annui ducati 9 e tarì 1 e grani 8 all'8 %.
f. 249v. il 23 aprile Giulio Galluccio di Napoli vende a Francesco Camasso di Casi un tapetum macenandi olivas cum stileo necessario in Casi dove si dice alla soccia per 90 ducati.
f. 394 il 18 luglio Giovanni Velluto Galluccio in palatio episcopale, dove il vescovo gli consegna una lettera.
f. 397 testamento di Antonio Barattucci, lascia erede il nipote Giovan Giacomo Barattucci figlio di Fabrizio suo fratello.
f. 434 il 15 agosto Antonio Zona eletto di Calvi e masserie e Salvatore Izzo eletto del casale Petrulo, fitto della gabella exigendi ad Ascanio Migliozzo.
f. 437v. 15 agosto rev. Antonio de Angelis.
f. 471. Il 3 settembre Francesco Antonio Zarone affittatore Castri Riardi fitta l'attuariato e bagliva di Riardo a Carlo Loffredo di Versano.
f. 481v. il 7 settembre Cesare Martino des Carles fratello consobrino del quondam rev. Antonio de Angelis.
f. 580. Il 15 ottobre Antonio de Renzis utile signore del feudo di Camerino e Dianora Tragone del casale di Casamostra et eius liberis sub emptione facta a rev. Cesare de Lillo cuiusdam terre a castagneto sito a Casamostra dove si dice alla vallicella redditizio al feudo per un cappone riceve come entratura ducati 2.
f. 496v. il 29 ottobre Giovan Vincenzo Magno e Francesco Bianco del castello di Marcianello cui vende un terreno in Marzanello alle nocelle seu le limate di 2 moggia e un altro terreno di moggia 10 sempre alle nocelle per la somma di 123 ducati.
f. 602v. il 29 ottobre Claudia Lombardi moglie di Cesare Martino des Carles.
f. 633v. il 19 dicembre Antonio Vecchio di Pignataro e Matteo Izzo di Petrulo per la vendita di un terreno di due moggia in territorio di Capua dove si dice a S. Urbano juxta bona s. Martini del Casale di Giano, per 40 ducati

(fine III parte)

Giampiero Di Marco
(da Il Sidicino - Anno XVIII 2021 - n. 5 Maggio)