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Indice Giampiero Di Marco
 
 

Echi di furibonde lotte politiche nello spulcio dei Periodici

stampati o editi a Teano (II parte)
 

Teano Libera. Anno I, n. 2, 29 gennaio 1885 (ma è un errore deve essere 1886). Si pubblica ogni settimana. Direttore Michele De Robbio, responsabile Alfonso Capece. Per lettere, abbonamenti, manoscritti rivolgersi alla direzione, p.za Mercato Teano oppure allo Stabilimento Tipografico Sociale, C.so Campano. Caserta. Articolo di fondo Estote parati, a firma di Mariano Mongillo, che parla di politica estera e della guerra tra la Serbia e la Bulgaria che sembra scongiurata. All'interno interessante Insidie, in cui si parla della critica fatta da La Luce alla deliberazione del comune di rifare la facciata del palazzo comunale, invece di preoccuparsi di dare l'acqua alle borgate. Si assicura che nel bilancio c'è una voce di spesa per l'acqua e che la facciata è questione di decoro. Intanto il comitato per le feste del Carnevale va completando i suoi lavori. Il teatro è ultimato e già la pianta gira per l'abbonamento. Il Circolo democratico farà un carro per conto dei soci. C'è anche una parte letteraria in quarta, con la pubblicazione di alcune Massime, e una critica del Mongillo alla Clarina del Berchet.
Anno I, n. 3, 13 febbraio 1886. Fondo Per Ettore Ferramosca ed i suoi, di Mariano Mongillo. Pubblicheranno alcuni documenti forniti da Angelo Broccoli. Un supplemento straordinario al n. 3 del giornale Teano Libera, 13 febbraio 1886, contiene documenti d'archivio su Ettore Fieramosca.
A questo giornale segue un periodico dal titolo Bollettino Elettorale. Supplemento al giornale Teano Libera. Gerente responsabile è lo stesso Alfonso Capece, stabilimento Tipografico Sociale.
Bollettino Elettorale, 18 luglio 1886. Fondo Candidati che parlano e candidati che non parlano. Ci si interroga sulla posizione degli avversari, che non si esprimono sulla questione del mantenimento del ginnasio, e sull'ente S. Caterina, sono gli stessi argomenti che si dibattono da tempo.
Bollettino Elettorale. Anno II, n. 4, 27 luglio 1887. Fondo Sempre lo stesso. Si parla della nuova uscita del giornale La Luce in concomitanza con i comizi elettorali. Questo periodico untuoso, parto delle tenebre, che or vuol fugare, sempre eguale a se stesso, non smentisce i suoi natali. La Luce così nomata per ironia, giacché ha sempre indossato veste sempre più tenebrosa e nera dell'oscuran tismo. Come nello scorso anno venne lanciato alla vigilia dell'ele zioni. Ci dica il giornale e i suoi sostenitori le sue ragioni invece di lanciare offese, regalando epiteti e i soliti attributi di plebaglia, gente prezzolata et similia. Segue sempre in prima un articolo Cicero pro domo sua. In questo tale Pasquale Mastrostefano informa che sul numero della Luce è uscito un articolo anonimo dal titolo Cronaca elettorale. In esso si attaccano con una scarica di abominevoli ingiurie gli impiegati, gli appaltatori dei dazi, i locatari dei fondi del comune e persino gli insegnanti comunali.
Ora questo Mastrostefano Pasquale fu Giambattista è un maestro e si sente ingiuriato. Per rispondere all'articolista anonimo, riassume la sua storia personale, rivendicando una vita di insegnante perbene.
Nel 1887 vede la luce un nuovo giornale Il Popolo Sidicino, appartenente sempre all'area del Lonardo.
Il Popolo Sidicino. Periodico politico, amministrativo, e letterario. Anno I, n. 1, Teano 3 settembre 1887. Si pubblica ogni quindici giorni con supplementi ordinari e straordinari. Direttore avv. Giuseppe Lonardo. Gerente responsabile Alfonso Capece. Caserta. Stabilimento Tipografico Sociale, c.so Campano 49. Abbonamento per un anno lire 3, 00. Per gli operai 1,50. Un numero separato cent. 5. Spaccio presso Achille De Angelis, corso Vittorio Emanuele, Teano. Per lettere, abbonamenti, manoscritti e comunicati rivolgersi alla direzione in Teano, p.za Nazionale 2. L'articolo di fondo del primo numero, intitolato Il popolo sidicino, richiama il popolo teanese ai suo antichi fasti sannitici. Il giornale si propone di eccitare ogni animo intollerante di prepotenze, di arbitrii e di corruzioni, ogni coscienza convinta della civile missione della stampa ad ispirarsi allo splendido faro dei ricordi. All'interno un articolo si rivolge ai redattori della Luce (Il doppio titolo), che avevano celiato accusando di difendere il blasone della nobiltà. Quelli del giornale e l'autore dell'articolo difende il blasone quando ad esso si aggiunge la moralità, l'esempio è quando chi scrive combattette contro i nobili capitanati dall'aristocratico clericale di tre cotte marchese Del Pezzo coadiuvato dal cav. Lorenzo Zarone ex deputato della Sinistra storica, quando cercarono di ostacolare l'impianto del ginnasio regio. L'articolo è come gli altri anonimo. Un articoletto (Antonio di Fumo non Massaro ma Merciaro). dichiara che la redazione è d'accordo con quella del Bollettino Elettorale (altro giornale teanese dell'epoca). I due giornali contro la posizione del giornale La Luce, che sosteneva la veridicità della nobiltà della famiglia Fumo, controdeducendo la testimonianza dell'Onciario cittadino del 1756, dove si attesta che la qualifica esatta è quella di merciaro, e che non vi è l'ombra di un Magnifico a fianco del nome. Anche questo articolo è anonimo. Altri due articoli di polemica contro il giornale La Luce, per questioni minime. Nell'ultima pagina del giornale inizia la pubblicazione di documenti di storia teanese. E qui Annali civili teanesi. Statuti municipali di Teano.
Anno I, n. 2, 17 settembre 1887. Fondo La vera democrazia a proposito del Congresso Operaio di Pavia. Una lunga perorazione della democrazia, che però in Italia non verrà mai meno all'amor di patria. Il merito che è il più democratico degli attributi non si esplica che per mezzo del lavoro e la democrazia deve onorare il lavoro, e a sua volta il capitale è il prodotto del lavoro fortunato e intelligente. La ricchezza frutto del lavoro e del merito è la sola distinzione di natura veramente democratica. All'interno Echi del mandamento e della Circoscrizione con notizie da Sessa, Minturno, Pietramelara, Pietravairano, Galluccio, Roccadevandro. Segue una Cronaca del consiglio comunale del 10 settembre, sindaco Carmine Ciello, sull'appalto per l'acquedotto per lire 300.000.
Anno I, n. 3, 15 ottobre 1887. Fondo La crisi commerciale. La mancanza di protezionismo doganale, deprime il valore dei nostri prodotti. La restrizione del credito è un'altra causa. Infine la crescente emigrazione della popolazione depaupera fortemente la provincia. Dall'interno una curiosa questione La giustizia protettrice dei ladri, una lettera che ragguaglia su un furto di legname, a firma di Luigi Lombari di Campagnola. Si da conto della riapertura del ginnasio-convitto. Il consiglio d'amministrazione è costituito da Giuseppe Cipriani, Raffaele Ferrucci, avv. Giuseppe Lonardo, avv. Salvatore Spina.
In questo periodo il movimento democratico si diffuse in Terra di Lavoro e Teano è tra i centri principali di esso. Sorgono Società Operaie e anche Banche Popolari volte a contrastare l'egemonia della sinistra anche nell'organizzazione economica. Nel 1882 Bartolomeo Scorpio radicale era eletto consigliere comunale e poi assessore a Pignataro Maggiore, Giuseppe Lonardo a Teano nel 1884 fondava un circolo operaio e nel 1885 riusciva a strappare il comune, con un patteggiamento con Angelo Broccoli. Sul finire degli anni ottanta il movimento democratico comincia a conoscere divisioni interne. Da una parte c'è un movimento di attrazione verso le posizioni crispine, dall'altra le forze più giovani erano attratte dal nascente socialismo. Lo stesso Lonardo più che un democratico puro, sentiva il fascino di Crispi e dell'impresa africana.
A questo punto nei periodici abbiamo un periodo vuoto, però ricordiamo che La Luce prosegue fino al 1890. La XVII Legislatura (1890-92) termina e di nuovo si comincia con la pubblicazione di fogli elettorali. Nasce Il Pugilato.
Il Pugilato. Anno I, n. 1, 15 aprile 1892. Un'aulica citazione da Virgilio. Ne quis ex agmine tanto/audet adire virum manibusque inducere caestus. Virg. Cap. v. Abbonamento annuo lire 4.00, un numero sempre cent. 5. Direttore avv. Giuseppe Lonardo. Responsabile Savoia Giuseppe. Caserta, Tipografia Sociale. Nell'occhietto di programma, firmato La direzione, il giornale si presenta, contro il solito competitore La Luce, con il nome imposto, perché esso ritrae più naturalmente il terreno e le condizioni cui si è voluta da altrui portare la lotta elettorale e amministrativa di Teano. Sappiano i competitori che essi sapranno reagire e non si tireranno indietro.
L'articolo di prima pagina Stampa immonda, firmato I Pugili, se la prende come al solito con il suo avversario. La Luce è sempre eguale, non cambia veste né metro per mutar di uomini e di stagione. Tutti fuggono le mille miglia, per non essere ammorbati, eppure un organo così fatto si spaccia e tiene a dichiararsi organo dei signori. Però a giudicare dal comportamento i signori della Luce, sono villani, sono per più scalini sotto dei democratici. Sono mossi dalle mancate prebende cui erano abituati, sullo sfondo si intravede la figura del conte di Collesano de Vito-Piscicelli e del Caracciolo. Ancora un accenno al giornale dal titolo Antiluce, cui non rispondemmo perché quella lordura era del tutto anonima. Segue ancora in prima La Luce e i suoi accenditori, firmato Il lumicino, continua nella polemica, senza che si sappiano bene i motivi del contendere, ma forse ai tempi saranno stati chiari. La Luce comunque con i suoi ululati non riuscirà a turbare la serenità del comm. Angelo Broccoli che ha sposato la causa dei teanesi. Dietro Il Pugilato c'è anche Broccoli. Altro articolo in terza pagina I signori e i democratici, un dialoghetto che riassume le vecchie questioni sempre accese. Le colpe di 7 anni di amministrazione, la Luce scaglia i suoi dardi contro il sindaco Ciello, grida contro l'acquedotto, contro il prestito, contro la luce elettrica, accusando di furto e di ruberie, con l'eterna panacea delle frasi trite e ritrite di albero della cuccagna, greppia municipale etc. L'articolo difende l'operato della giunta che ha soprattutto riunificato i debiti estinguendoli con prestito della Cassa Depositi e prestiti. Un articolo si intitola Metamorfosi teanesi a firma Elettrico, e si scaglia contro lo scrittore de Le prossime elezioni, uscito nell'ultimo oscurissimo foglio e contro il partito dei signori che si va riorganizando.
Al partito dei democratici e dunque del Pugilato appartengono comunque il barone di Puglianello, Boragine, Mongillo, De Robbio, Cipriano, Lonardo, Casilli, Biasucci, Rao, De Biasio, Messa, Laurenza.
Anno I, n. 2, 22 aprile 1892. Frammenti rinvenuti nella tomba di un ex... homo trium litterarum. E l'altro La crisi comunale del 29 ottobre 1891. Difendono l'operato della amministrazione comunale Ciello. Specialmente il secondo rende conto dei motivi che portarono alle dimissioni dei consiglieri comunali, che furono respinte dal Prefetto. Il presidente notaio Vincenzo Ferraiuolo, anche aderendo alle esposte ragioni presentate dal suo partito, si riserva di presentare le sue dimissioni al singor Prefetto. Comunque in seguito viene nominato un Commissario prefettizio, che giunto sul posto si prefigge di placare gli animi. In terza pagina, Il fiasco del comizio, ci fa intravedere l'altro schieramento. Il conte Gennaro Caracciolo di Santagapito aveva annunciato un comizio dei nostri avversari, ma ci fu poco concorso di popolo, appena un centinaio di persone e mancava oltre lo stesso Caracciolo, anche diversi ex consiglieri di opposizione come Francesco Zarone, Gaetano Zarone, Errico Gigli. In ultima pagina una nota L'ineleggibilità, parla di una condizione di ineleggibilità per Carmine Ciello, in causa con il comune, e un'altra riferisce che sono stati cancellati dalle liste elettorali i fratelli Ferdinando e Alessandro Severo, per mancanza di censo. Queste note attestano a noi come nel tempo siano mutati i rapporti all'interno del partito democratico.
N. 3, 23 aprile 1892. In prima I motivi delle dimissioni ripetute nel 25 gennaio 1892. Si espongono le ragioni che portarono al definitivo scioglimento dell'ammini strazione comunale. Segue la lista dei consiglieri dimissionari con a capo il ff. di sindaco Vincenzo Ferraiuolo. Di seguito è pubblicata la Relazione al Re sullo scioglimento del consiglio comunale di Teano. In ultima pagina la lista elettorale dei candidati al comune.
(Fine II parte)

Giampiero Di Marco
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 3 Marzo)