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Il Feudo di Casafredda

 

Il grande feudo di Casafredda è composto dai casali di Teano: Casafredda, Furnolo, e Juliani. Posto sulle rive del Saone delle Ferriere è ricco per i boschi di castagno e per le ferriere che già nel Quattrocento erano in attività.
Con ogni probabilità anche il feudo di Casafredda così costituito è una creazione abbastanza recente e all'inizio può darsi sia stato magari più piccolo.
Significativa è la notizia secondo la quale nel 1450 Giovan Antonio Marzano lo dona ad Altobello, suo figlio, avuto dal secondo matrimonio con Francesca Orsino e ottiene la conferma reale da Alfonso nello stesso anno (1).
Nel 1457 Altobello Marzano riceve da suo padre anche i castelli di Baya, Rocca Romana e Letino e Ferrante nel 1467 dopo la definitiva sconfitta di Marino Marzano riconcede questi feudi ad Altobello per la somma di 1500 ducati non più però come suffeudi della Camera Ducale di Sessa, ma in capite a Regia Curia. Nel 1478 alla morte di Altobello Marzano Ferrante concede l'investitura al figlio Francesco.
Nel 1506 signore dei feudi è Giovanni Antonio figlio di Francesco Marzano (2).
Il figlio di questi di nome Gismondo sposa Beatrice d'Afflitto, parteggia per il Lautrec nel disperato tentativo di riconquista da parte dei francesi del regno di Napoli nel 1527, e perde in conseguenza i suoi feudi (3).
Qualche anno dopo, nel 1537, una notizia tratta dal Repertori dei Partium della Sommaria c'informa che Belisario de Scorpionibus possiede feudo seu parte della Mortula del Duca di Sessa et non sia molestato per l'adoha di ducati 62 per Thiano dove possedea la Bagliva alienata al m. Angelo Galeota, per Caianello in ducati 27. 1. 10 e per il feudo de Casafrigida in ducati 18. 4. 10 alienato ad Angelo Galeota per Marcianello alienato a Gentile Albertini per cui assieme alla terra di Marzano é tassato in ducati 22. 2. 12, per la terra di Francolise alienata ad Annibale di Capua e per l'annui ducati 300 cessi a Troiano Mormile (4).
Quindi negli anni tra il 1527, della disfatta di Lautrec, fino al 1537 circa il feudo appartiene a Belisario de Scorpionibus, che lo vende ai Galeota. Dalla famiglia Galeota, passa ben presto a quella dei Mormile.
Chi sia questo Belisario per ora non ci è dato sapere. Comunque per una decina di anni ha posseduto un grande feudo. In quel tempo però ha venduto molta parte di esso: ad Angelo Galeota ha venduto Caianello, la bagliva di Teano e anche il feudo di Casafredda. Angelo è discendente, forse nipote, di Angelo Galeota che nel 1430 fa parte del Collegio dei Dottori, voluto dalla regina Giovanna II, come medico (5). Si tratta della stessa persona che fu data in ostaggio insieme ad uno spagnolo per la disfida di Barletta (6).
Marzanello è venduta a Gentile Albertini (1469-1539) figlio di Francesco e di Caterina Tomacelli, Giudice della Vicaria, è il capostipite del ramo di Cimitile. Resse tra l'altro anche la cattedra di Diritto Civile (7). Da Angelo Galeota il feudo di Casafredda vede già nel 1543 Camilla Mormile padrona del feudo che pretende l'adoha da li nobili Hieronima de S.to Felice moglie di Antonio Pulsitto e Giovanni suo figlio che possiedono 60 moggia di terra in Teano (8). Camilla deve venire da Troiano Mormile che già aveva acquistato i 300 ducati fiscali sulla città di Teano da Belisario. Troiano a sua volta è una bella figura di militare, partecipò alla guerra per la ripresa della città di Otranto che era caduta in mano turca, poi alla campagna contro l'invasione di Carlo VIII, fu uno degli organizzatori della congiura che permette il ritorno di Ferrandino sul trono ed è presente ad Acerra sul campo che vede la resa francese, partecipa poi alla battaglia del Garigliano del 1503 dove venne anche ferito. In seguito fu Governatore della Basilicata dove represse il banditismo.
Di Troiano e del suo valore, parla Giulio Cesare Capaccio nel Forestiere, giornata VIII (9).
Nel 1484 Ferrante gli aveva concesso il privilegio sulla regia razza delle giumente nel tenimento di 1700 ha in Cagnano. L'anno seguente aveva avuto Castelpagano nel beneventano. Un'altra figlia di Troiano di nome Maria sposa Giovanni Antonio Caracciolo Pisquizi poi marchese di Bucchianico.
Nel 1550 il Feudo di Casafredda è venduto con assenso reale a Loise Carafa della Marra principe di Stigliano e signore di Teano e Carinola, da Camilla Mormile e Fabio Palumbo (10). Dopo questa data viene incorporato nello Stato di Teano e ne segue la vita.
Questa la storia ricostruibile del feudo dopo la sua trasformazione in feudo in capite a Regia Curia.
Della sua storia precedente si può ancora dire che nel 1374 Jacovo Marzano emit a Regina castrum Cayanelli, casale Casafrigide et bona stabilia in Suessa que fuerunt Francisci de Baucio ducis Andrie rebellis (11).
Nel 1374 Giacomo di Marzano, già signore di Sessa, acquista dalla regina Giovanna I, Caianello, il casale di Casafredda e anche i beni stabili che in Sessa erano del duca d'Andria dichiarato ribelle.
Si ricorda che Francesco del Balzo, duca d'Andria, era signore di Teano per l'eredità di Margherita d'Aulnay, e per un brevissimo periodo tra il 1360 ed il 1362 era stato anche duca di Sessa, ma probabilmente le vicende della guerra non gli permisero neanche di vedere il suo feudo. Nel 1362 il ducato di Sessa viene investito ai Marzano.
Nel 1400 Goffredo Marzano, fratello di Giacomo ha in dono le città di Teano e di Carinola, che gli vengono confermate nel 1401 (12). Diventato padrone di Teano Goffredo dona il feudo di Casafredda alla moglie Ceccarella de Jamville, ma pochi anni dopo nel 1404, Ladislao, sconfitti i Marzano, ucciso Giacomo e incarcerato il piccolo Giovan Antonio, dona il feudo di Casafredda a Giacomo de Diano cittadino teanese (13).
Re Ladislao lo toglie a Goffredo, signore di Teano, che l'aveva donato alla moglie Ceccarella di Jamville senza assenso reale. Lo concede a Jacovo de Diano e forse la stessa famiglia lo aveva posseduto, o ne aveva posseduto una parte in feudo, in tempi precedenti ai Marzano. Questo Giacomo è anche conosciuto come Cobello de Dyano e nel 1394 era partito per un pellegrinaggio verso Gerusalemme insieme al nobile di Sessa Antonaccio de Asprello e al notaio Nicola de Martone, che esercita a Carinola ma appartiene ad una famiglia di notai di Sessa (14).
La famiglia de Diano è originaria di Teano. Già nel 1268 tra i baroni gallici, quod compareant in S. Germano vel Aquino cum omnibusque ad militiam pertinent, è notato anche un Petrus de Diano (15).
Nel 1295 si conosce un Marino, giudice, dottore dell'una e dell'altra legge, assessore presso il conte di Marsico Tommaso di Sanseverino e capitano a guerra in Principato e Basilicata (16). L'ascesa della famiglia continua, nel 1303 si conosce Franciscus de Diano procurator Fisci (17). Nel 1309 il maestro Tommaso di Giacomo de Diano milite, ottiene il privilegio di dottore fisico, esaminato da Giovanni de Tocco (18).
Nel 1310 Guglielmo de Diano miles è stato Giustiziere di Terra di Lavoro e Contado di Molise, e Capitano della città di Capua (19).
Nel 1314 si conosce un Adenulfus de Diano filius quondam Galisii de Diano militis (20). Anche in questo caso forte è il sospetto che si tratti di un Parisio o Paride.
Nel 1320 Francesco de Diano è Secretus in Calabria (21). Nel 1324 Francesco è già morto, ed è notato quondam Franciscus de Diano tunc Secretus magister Portulanus et procurator totius Ducatus Calabrie (22). Nel 1325 Diano familia milites dni Castri montis Celfonis in Terra Laboris et com. Molisii (23). Nel 1325-26 Giovanni de Diano di nuovo regge Justitieratus Terre Laboris (24).
Nel 1325-26 Guglielmo de Diano Capitano di Capua amoto Landulfo di Tauro (25).
Nel 1326 Ioannotto de Diano ha Iustitieratus Aprutii Ultra (26). Nel 1326-27 Guglielmonus de Diano locumtenens Iust. Terre Laboris (27). Nel 1327 Judex Angelus de Diano assessor apud Justitieratus Aprutii (28). Nel 1327-28 Marinus de Diano miles magister rationalis (29).
Nel 1332-33 Marino de Diano e suo nipote Nicola scambiano tra loro alcuni casali di loro proprietà ma facenti parte dei possedimenti del conte Sanseverino (30).
Nel 1334 Marino ha la facoltà di acquistare un feudo fino al valore di 60 once, ma il feudo da acquistare da questo momento dovrà essere concesso a Marino e agli eredi in capite a Regia Curia (31).
Nel 1331-32 si ha notizia di Guttone de Diano e di suo figlio Rogerello marito di Giacoma de Platano con una dote di 50 once (32). Nel 1333-34 Diano familiares milites habitatores Theani (33). Nel 1340 Nicola di Francesco de Diano è capitano di Teano (34). Nel 1343 Cicco o Francesco de Cruce, ma meglio sarebbe di Santacroce, vende a Marino de Diano padre di Roberto il castrum Machinalis e il casale di Cancello in Terra di Lavoro (35). Nel 1346 Guglielmo de Diano è capitano di Capua (36).
Nel 1347 Margherita de Diano che aveva sposato senza l'assenso Adamuccio Infante ottiene la legittimazione dei figli e la successione nei feudi.
Nel 1348 la famiglia Diano ottiene la franchigia dalle collette nelle sue terre (37).
Le notizie si diradano nei registri e si giunge al 1381 allorchè si conosce un Giannotto de Diano ciambellano, capitano e castellano della terra di Oppido (38).
Nel 1382-83 Carlo III dona al medico Antonio figlio di Guglielmotto Diano il casale dei Martini de terra Hydrunti e la masserie di S. Anastasia che furono di Ludovico de' Martini ribelle (39). Mentre nello stesso anno a Giannotto mastro ferrero, ossia deputato al casermaggio dell'esercito, viene commessa la punizione dei ribelli (40).
Nel 1384 Roberto e Manuel de Diano fratelli e cavalieri gerosolimitani litigano per il possesso del castello di Melicucco in Calabria (41).
Nel 1391 Nicola Diano viene eletto vescovo di Teano, diventa poi arcivescovo di Napoli, muore nel 1435; a lui si deve la sentenza del 1404 per la determinazione dei confini tra i comuni di Teano e Calvi, fatta in località Torricella da re Ladislao.
Nel 1404 Giacomo e Mario de Diano nipote del primo hanno in dono dal re la metà del feudo de Pontibus sito in territorio caleno, l'altra metà è di Loisi Galluccio (42).
Sempre nel 1404 Giacomo che è fratello del vescovo Nicola e il defunto Petrillo possiedono il feudo detto di Riccardo de Diano (43.).
Finalmente nel 1404 Jacobus de Diano habet Casafrigidam (44). Nel 1404 Giacomo è Castellano di Sessa (45). Nel 1412 Gaspare de Diano, nipote di Nicola, figlio del fratello Giacomo, insieme a Onofrio e Mario, diventa vescovo di Teano
Nel 1415 Marino che possiede la metà del feudo de Pontibus e degli Oderisi in territorio caleno è privato del possesso della sua parte da Domizio Carbone di Napoli, ma della questione se ne ha notizia ancora nel 1417.
A Domizio il feudo era stato donato da Bisetto Barrile signore di Carinola contro il pagamento come adoha di un sonaglio per falcone ogni anno. Si nota che il feudo nel 1417 viene chiamato de Pontibus, degli Oderisi, ma anche lo feo de mastro Cirillo Aiossa (46).
L'ultima notizia della famiglia Diano riguarda un Nicola de Diano detto Rosso che è Conestabile della fanteria nel 1421 e ottiene in feudo 40 once (47).
Come si è visto si conosce la storia ordinata del feudo tra il Trecento ed il Cinquecento.
Manca da una parte la storia della sua formazione, o aggregazione a partire da feudi più piccoli, come manca la sua attribuzione a qualche famiglia locale nei secoli XVII e XVIII.

NOTE
1 - Broccoli M.,Teano Sidicino (..), cit., p. II. I, , p. 59.
2 - BC Formia, ms. Signori e possessi feudali di Terra di Lavoro.
3 - Broccoli A., Ludovico degli Abenavoli, in <<Arch. St. Camp. >>, 3, 1893-94.
4 - ASN, Repertori Summ. Part., 5, III.
5 - Giannone P., Storia del regno, Haya, Alberto Gosse e comp. , 1749, T. III, p. 350.
6 - Summonte, G., Storia del regno, T. V, p. 68, ed. R. Gessari, 1749.
7 - Origlia, Storia dello Studio di Napoli,
8 - ASN, Repertori Summ. Part., 5, III.
9 - Capaccio G. C., Il forestiere, Napoli, G. D. Roncagliolo, 1635, p. 734.
10 - ASN, Diversi dalla Sommaria, I numerazione, fs 149, ff. 725, 749.
11 - BNN, ms. Borrelli, III, f. 27.
12 - ASN, ms. Sicola, XXII, f. 589: Nel 1400 Goffridus de Marzano comes Alifie habet in donum civitatem Teani et Caleni pro servitio et confirmantur 1401.
13 - BSNSP, ms. Pagano, f. 170v: nel 1404 Jacobus de Diano miles dictus Perentius habet in donum feudum quod dicitur Casafrigide in pertinentie Teani quod fuerat Goffridi de Marzano Comitis Alifie M. Camerarius et ipse donaverat non habito assensu Ciccarelle de Jamvilla Comitesse Alifie eius uxoris.
14 - Piccirillo M. (a cura di), Io notaio Nicola de Martoni, Studium Biblicum Franciscanum, Collectio maior, 42, 2003. Di Marco G., Conflitti sociali e ceti emergenti, Giudici e notai attivi a Sessa nel XV secolo, in <<Rivista Storica del Sannio>>, I, 2007, pp. 231-64.
15 - ASN, ms. Sicola, II, f. 35.
16 - ASN, ms. Sicola, III, f. 133: Marinus de Diano iudex, UID, et assessor apud Thomasium de S. Severino comitem Marsico, capitaneus ad guerram in partibus Principati et Basilicate
17 - ASN, ms. Sicola, III, f. 294.
18 - ASN, ms. De Lellis, III, p. I/II, f. 1791: mag. Thomasio Jacobi de Diano mil.priv. fisici quia fuit examinatus per eundem mag Ioannem de Tocco.
19 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 137: Gulielmo de Diano miles tunc locumtenens Justitieratus Terre Laboris et Comitatus Molisii. Nello stesso anno 1310 Joannes de Diano miles familiaris Justitieratus Terre Laboris (ms. Sicola, IV, f. 139), 1310 Guillerminus de Diano miles magister hostiarum familiaris et fidelis dudum Capitaneus Capue (ms. Sicola, IV, f. 141).
20 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 417. Anche qui sempre Paride il protettore della città di Teano.
21 - BSNSP, ms. Pagano, f. 163.
22 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 628.
23 - ASN, ms. Sicola, X, f. 113.
24 - ASN, ms. Sicola IV. f. 664.
25 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 667.
26 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 694.
27 - ASN, ms. Sicola IV, f. 710.
28 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 727.
29 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 746.
30 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 1003: 1332-33 Marinus de Diano mag rationalis et Nicolaus de Diano nepos eius ciambellanus fam.permutant inter se quaedam casalia sub comite S.ti Severini, la stessa nota sotto il 1335 Marinus de Diano permutat quaedam feuda cum Nicolao de Diano nepote eius (ms. Sicola, IV, f. 1146.
31 - ASN, ms. De Lellis, III, p. I/II, f. 1493: 1334 Marino de Diano facultas posse emere feudum usque ad valorem unc 60, anche 1334-35 Marino de Diano militi M. Curie magistro rationali concedit rex facultatem emendi castra et casalia retinenda per eum et heredes immediate et in capite a regia curia (ms. Sicola, IV, f. 1061), anche 1334-35 Diano familiari licentia emendi feudalia (ms. Sicola, X, f. 135).
32 - ASN, ms. Sicola, IV, f. 877: 1331-32 Guttonus de Diano miles familiaris, pater Rogerelli mariti Jacobelle filie Rogerii de Platano cum dote unciarum 50.
33 - ASN, ms. Sicola, X, f. 127.
34 - BNN, ms. Borrelli, II, f. 258.
35 - ASN, ms. Sicola, VI, f. 6: 1343 Ciccus de Cruce vendidit Marino de Diano pater Roberti militis castrum Machinalis et casale Cancelli in Terra Laboris.
36 - BNN, ms. Borrelli, II, f. 259.
37 - ASN, ms. Sicola, VI, f. 58: 1348 Diano familia donatio collectarum in terris suis.
38 - ASN, ms. Sicola, 7-8, f. 10. 1381 Ioannotto de Diano cambellanus capitaneus et castellanus Terre Oppidi.
39 - ASN, ms. Sicola, 7-8, f. 90: 1382-83 Antonio de Guillermotto de Diano medico donat Rex casale Martini de terra Hydrunti per rebellionem Ludovici de Martino. Ma anche in ms. Pagano, f. 169v: 1382-83 Antonio de Diano de Guglielmazzo habet in donum casale Martini e masseria S. Nastasie que fuerunt Ludovico de Martini ribelli.
40 - ASN, ms. Sicola, 7-8, f. 123: 1382-83 Ioannotto de Diano magistro ferrerio familiari committitur punitio rebellium.
41 - ASN, ms. Sicola, 7-8, f. 184: Frater Robertus de Diano et frater Manuel milites Hierosolimitani litigant pro castro Melicucca in Calabria.
42 - ASN, ms. Sicola, 7-8, f. 83: 1404 Jacobo de Diano militi et Mario de Diano de Teano eiusdem Iacobi nepoti donat Rex feudum seu feuda in Caleno et ibi feudum Loisii de Gallutio in Teano.
43 - ASN, ms. Sicola, 8, 79: 1404 Jacobus de Diano de Teano frater Nicolai episcopi thenanensi et q. Petrillus de Diano habent feudum dictum Riccardi de Diano (ma anche in Sicola, XII, f. 684, De Lellis, IV bis, f. 1180.
44 - ASN, ms. Sicola X, f. 684: Iacobo de Diano miles dictus Perentius habet in donum feudum quod dicitur Casafrigido in pertinentiis Theani quod fuerat Goffridi de Marzano Comiti Alifie G.Cam et ipse donate non habito assensu Ciccarelle de Jamville comitesse Alifie eius uxoris 1404 (anche Pagano, f. 170v.
45 - 1404 Jacobo de Diano è capitano di Sessa (ms. Borrelli, IV, f. 463). Iacobo de Diano de Thiano dictus Precus miles cam.et fam. fit Castellano Suesse 1404.(ms. Pagano, 170v).
46 - ASN, ms. Sicola, IX, f. 65: Marinus de Diano possessor medietatem feudi Odorisii sive Loisii de Pontibus dicti, privatur possessione illius a viro nobile Domitio Carbono de Neapoli milite. ASN, ms. sicola, XXI, f. 4v: 1417 Caleni terre mentio feudi Oderisio seu Loisii de Pontibus possideri per Marium de Diano. Ms. Sicola, IX, f. 109: 1417 Domitio Carbone de Neapoli militi donat vir nobilis Bisectus Barrilis de Neapoli miles dominus civitatis Caleni et medietatis feudi vocati lo feo de mastro Cirillo Aiossa, seu feudum Odorisii de Pontibus donat dictam medietatem eidem Domitio sub servitio unius paris sonagliarum pro accipitre.
47 - BSNSP, ms. Pagano, f. 482v: 1421 Nicolaus de Diano dictus Russus Comestabulum peditum et fam.habet in donum unc.40.

Giampiero Di Marco
(da Il Sidicino - Anno IX 2012 - n. 9 Settembre)