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Era teanese Adriano III?

 

Nella continua ricerca di documenti e pubblicazioni riguardanti Teano, ho acquistato una cartolina a colori che rappresenta al centro due tondi. In quello di destra c'è l'immagine del Papa Adriano Ill, in quello di sinistra sono raffigurati i simboli della potestà pontificia. Due iscrizioni contengono il nome del pontefice “ADRIANUS Ill” (quella in alto) e la leggenda “152. ADRIANO Ill - nato a Teano - eletto 884 - morto 885 - Governò 1 anno - m 4 - g 8 - Sepolto nel Conv. di Nomantola presso Modena" (quella in basso). Sul retro è impresso uno stemma con la scritta "Dedicata alla Santità di N. S. PIO P.P.X. e da Lui benedetta - Ottobre 1903".
L'esemplare fa parte di una serie di cartoline cromolitografiche documentarie della vita dei pontefici, ognuna con il ritratto di un papa, il suo stemma e brevi dati anagrafici. Furono minuziosamente decorate da L. Ferloni di Roma e stampate nel 1903 nello stabilimento litografico Armanino di Genova.
Dubitando, fin dalla prima volta che la vidi, dell'esattezza dei dati riportati sulla cartolina, poiché non risulta che a Teano sia nato alcun Pontefice, ho cercato di acquisire notizie su Papa Adriano Ill, prima presso studiosi di storia locale e successivamente attraverso le varie fonti che le moderne tecnologie mettono a disposizione.
Adriano III quasi certamente non era teanese, tuttavia il personaggio merita di essere ricordato.
Della sua vita si conosce quel poco che è riportato negli “Annales Fuldenses", nel "Liber Pontificalis" e nel "Martirologio Romano".
Tali fonti ci dicono che il Pontefice nacque a Roma, nei pressi di via Lata, da Agapito, figlio di Benedetto, e successe sul trono di Pietro a Papa Marino I (morto il 15 maggio, forse ucciso in circostanze misteriose). ll suo pontificato fu breve (regnò dal 17 maggio 884 al settembre 885), ma fu abbastanza travagliato, tra tumulti di ogni sorta dovuti alle fazioni filo-germaniche e filo-franche. La leggenda vuole che il pontefice simpatizzasse per i franchi e che per mettere ordine fosse stato costretto a far accecare un certo Giorgio, capo della fazione filo-germanica e genero di Gregorio, sovraintendente del palazzo pontificio sotto Marino l, anch'egIi di quel partito. Maria, moglie di Giorgio, fu trascinata nuda e percossa per le strade di Roma.
Si attribuisce ad Adriano Ill la promulgazione di due decreti derivati dalle "decretali pseudoisidoriane" mediante i quali stabilì norme per I'elezione del pontefice, dirette a garantire la completa autonomia degli elettori dalle ingerenze dell'impero. Vietò perciò la presenza in conclave di legati dell'imperatore e stabilì che la corona dovesse passare di diritto ad un principe italiano alla morte di Carlo III il Grosso imperatore d'Occidente.
Dopo aver affidato formalmente il governo di Roma al vescovo Giovanni di Pavia, Adriano III si mise in viaggio per raggiungere l'imperatore ma durante il viaggio morì per una grave malattia nell'odierna Spilamberto (Modena) e fu sepolto nella vicina Abbazia di Nonantola.
È venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La sua fama di santità si deve al fatto che cercò con ogni mezzo di riconciliare la Chiesa di Roma con quella di Costantinopoli, al cui Patriarca Fozio comunicò la propria elezione, nonché all'opera caritatevole svolta in favore della popolazione di Roma durante una carestia. Viene festeggiato l'8 luglio.

Luigi Di Benedetto
(da Il Sidicino - Anno IV 2007 - n. 10 Ottobre)