ll 10 gennaio è ricorso il trentesimo anniversario della morte di don Carlo Del Pezzo, il cui nome e legato alla storia del Gruppo Scout di Teano, uno dei più antichi della Campania.
Don Carlo nacque a Napoli il 22 ottobre 1906 da Giovanni e da Francesca Siciliano di Rende. ll padre, ufficiale superiore della
Marina Militare e poi Podestà di Teano, apparteneva a un ramo cadetto dei Duchi di Caianello, che a lungo avevano risieduto in Teano, e possedeva la bella Villa dove era stato ospite a pranzo Vittorio Emanuele Il nella storica giornata del 26 ottobre 1860; la madre apparteneva a famiglia di analoga antica nobiltà.
Laureatosi in legge, don Carlo si dedicò animo e corpo allo scoutismo. Nel 1946 ricostituì il Gruppo Scout di Teano che aveva radici antiche, ma che era scomparso per l 'avversione del Regime alle organizzazioni giovanili autonome dal partito. L'8 settembre 1946 dette vita al nuovo Gruppo in alcuni locali della villa, assumendone la direzione con l'ausilio dell'allora giovanissimo maestro Paride Squillace in qualità di istruttore come si diceva a quel tempo. Primo assistente ecclesiastico fu don Michele Lamberti, all'epoca vice rettore del Seminario, sostituito poi, dopo il suo trasferimento a Furnolo, da Mons. Felice Leonardo, insuperata guida spirituale di tanti giovani Ieanesi.
La vita del Gruppo risentiva delle ristrettezze dei tempi, ma don Carlo non fece mancare mai il necessario sostegno anche economico, associando folte schiere di giovani. Soprattutto seppe dargli un'impronta di stretta adesione agli ideali e allo spirito di Baden Powell, e forse proprio per questa ragione il Gruppo, ancora oggi molto attivo, ha potuto superare tutte le pesanti crisi che hanno ripetutamente scompaginato l'associazionismo giovanile e il laicato cattolico.
Negli anni Sessanta don Carlo si trasferì definitivamente a Napoli e assunse ruoli di rilievo nello scoutismo a livello regionale e nazionale. Si spense il 10 gennaio 1976. La Biblioteca Regionale Scout di Napoli, alla quale lasciò i suoi rari volumi in materia, porta il suo nome.
Antonio De Simone
(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 2 Febbraio) |
