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Indice Esterina De Rosa
 
 

AAA... "Gli altri" cercasi

 

Quest'anno, come si usa fare alla scuola dei piccoli, anche io voglio scrivere una lettera a Gesù per chiedere un miracolo.
Caro Gesù per questo Anno Nuovo ti chiedo di esaudirmi un desiderio molto, molto difficile, perciò lo chiedo proprio a te: quest'anno ti prego, fammi incontrare “GLI ALTRI”.
Devi sapere che da sempre sento parlare di questo popolo ma nessuno sa chi sia o riesce a dargli un'identità.
Quando a volte mi fermo a parlare dei problemi che affliggono il nostro paese con le persone che incontro per strada, sono sempre loro i colpevoli: GLI ALTRI.
GLI ALTRI lasciano sacchetti di immondizia ai bordi delle nostre belle strade che si incuneano tra boschi di castagni o di olivi.
Sono sempre GLI ALTRI i lavoratori autonomi che evadono tasse, manipolano rendite, omettono redditi, non rilasciano ricevute fiscali.
GLI ALTRI dipendenti statali sono assenteisti, nell'orario di lavoro vanno a fare la spesa, si fingono malati per farsi un giorno di vacanza o cercano di scaricare le loro incombenze sui pochi che lavorano con impegno e senso di responsabilità.
Cosa più atroce, appartengono al popolo de GLI ALTRI quelli che vendono la nostra pelle sorridendoci, mettendo a disposizione terreni dove faranno scaricare veleni che poi ricopriranno con pendii erbosi o, ancora peggio, con terra sulla quale verranno coltivati prodotti che poi finiscono sulle nostre tavole.
Sono GLI ALTRI che acclamano chi ci fa passare per favore un nostro diritto o che ritengono giusto pensare che imbrogliare lo Stato, poiché non ha volto braccia e gambe, sia “quasi” lecito e dimenticano che in realtà hanno rubato a oltre 50 milioni di persone.
Non vi pare dunque il caso che sia ora di stanarlo questo popolo di pericolosi lavativi?
Però una domanda alla Catalano sorge spontanea: se GLI ALTRI non siamo noi perché non tentiamo di combatterli?
O forse in certi casi GLI ALTRI siamo noi? Pensiamoci!
Forse ho capito, accanto a GLI ALTRI che non siamo noi, convive il popolo dei “CHI MO FFA FA”, una razza ancora più subdola e pericolosa del primo perché è quella che dà il potere all'altro di operare concretamente.
E il fatto che le cose non cambiano mai mi fa credere che Umberto Tozzi abbia ragione in una sua famosa canzone:
“Noi che stiamo in comodi deserti di appartamenti e di tranquillità lontani dagli altri, ma tanto prima o poi GLI ALTRI siamo noi.”

Esterina De Rosa
(da Il Sidicino - Anno X 2013 - n. 12 Dicembre)