L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Esterina De Rosa
 
 

Buon anno in differita

 

Cari lettori, finalmente con l'avvento di questo 2013 siamo un po' più tranquilli: abbiamo scampato la fine del mondo predetta dai Maya, abbiamo liquidato Monti su cui avevamo scaricato tutte le colpe di questa crisi pensando che, come Gesù in croce ci riscattò dei peccati morendo, lui riscatterà i nostri deficit andando via; con lui va a casa anche la Fornero così nessuno potrà più scandalizzarci chiamando “choosy” i nostri giovanotti che si nutrono ormai solo di cell. e di face book.
E noi cittadini, paghi di aver distribuito le colpe, abbiamo sparato i botti di fine anno e mangiato gli struffoli con l'amaro in bocca nell'avere la netta coscienza che la nostra Italia è ridotta allo stremo; andiamo incontro al nuovo anno con la testa china e la stessa speranza che aveva il grande De Filippo: “adda passà a nuttata”!
Però adesso basta piangerci addosso e gli auguri di “buon anno”, dopo averla scampata bella il mese scorso, sono d'obbligo per cui mi accingo ad espletare questa gioiosa incombenza.
Solo perdonatemi cari lettori di aver aspettato il mese di febbraio!
Don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, per Natale faceva gli auguri scomodi, io senza la minima presunzione di paragonarmi a lui, faccio gli auguri in differita così non si confonderanno con la scorpacciata di auguri anonimi e qualunquisti del mese scorso.
Buon anno di salute e di lavoro soprattutto.
Buon anno a tutti quelli che la finiranno di dare la colpa agli altri per quello che ci piove addosso senza avere il minimo dubbio che forse bisognerebbe iniziare a pensare che gli altri sono anche io.
Buon anno a chi si è reso conto che la cosa pubblica è di sua proprietà perché l'ha pagata lui, di tasca propria, perciò bisogna averne cura.
Buon anno a chi dà concretamente una mano ai giovani a credere nel futuro.
Buon anno a chi abbandonerà l'idea che evadere le tasse sia un guadagno.
Buon anno a chi si vergogna di aver creduto di essere più in gamba degli altri perché ha frodato lo Stato andando a fare la spesa durante l'orario di lavoro o, grazie ad una “buona amicizia”, si è fatto condonare una multa per essersi comportato da cattivo cittadino.
Buon anno soprattutto a chi pagherà la multa arrossendo.
Buon anno a chi ama il proprio lavoro e cerca di farlo sempre al meglio.
Buon anno a chi sa chiedere e ascoltare e rispondere e valutare e fare.
Buon anno a chi deciderà di combattere per le proprie idee e, evvivaddio, a chi inizierà finalmente a farsi delle idee.
Buon anno a chi finalmente desidera una carica pubblica solo perché la considera un servizio da prestare e non un titolo.
Buon anno a chi avrà la strabiliante idea di pagare a cottimo i responsabili della cosa pubblica.
Buon anno a chi la smetterà di favorire l'amministratore che fa la politica dell'orticello perché tanti orticelli non faranno mai un grande nazione.
Buon anno a chi non si circonderà di ipocriti assertori ma prediligerà intorno a sé i franchi oppositori.
Buon anno a chi non si farà turlupinare per queste prossime elezioni da false promesse perché non sono solo delle grosse fandonie ma feriscono la nostra dignità di elettori pensanti.
Buon anno a chi non aprirà l'uscio ai “porta a porta” che vendono aria fritta impastata di melliflui sorrisi.
E a questo proposito voglio raccontare un aneddoto.
Un giorno un politicante che si faceva vedere ogni 4 anni a casa delle vecchiette del paese riempiendole di attenzioni e strette di mano bussò per l'ennesima volta alla porta della stessa vecchietta che nel frattempo cominciava ad avere seri problemi alla vista.
Quando lei chiese chi fosse perché non lo vedeva bene, il signore allegramente disse il suo nome sperando in un ossequioso invito a salire e lei di rimando invece di farlo accomodare nel salotto buono esclamò: “Aeee, già so' passati 4 anni, amm'ì nata vot a vutà?”
La vecchietta con la sua astuzia contadina da scarpe grosse e cervello fino aveva by passato la politica porta a porta… e noi? Sapremo farlo?
Ai posteri l'ardua sentenza!

Esterina De Rosa
(da Il Sidicino - Anno X 2013 - n. 2 Febbraio)