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Caro Raffaele

 

in questa festa dell'Epifania - manifestazione - che tutto rigenera e rivitalizza, mi sembra fuori luogo usare il burocratico “illustrissimo signor sindaco”. Anche perché, dopo essermi rivolto alla tua mente lucida, alla tua sagacia amministrativa, al tuo focus di politico esperto, con una snervante (per me e per l'ufficio protocollo) infilata mitragliante di richieste di intitolazione toponomastica alla memoria di Guido, voglio finalmente parlare al tuo cuore.
Ci hai magnanimamente regalato piazza Unità d'Italia con ben tre fiorenti magnolie, non hai rimosso quello scatobio di monumentone, che pur non incontrando del tutto i favori estetici della comunità, tutto sommato ha una sua non sgradevole linea alla Botero, e se venisse verniciato a più colori, ti ricordi della canzone Margherita? Potrebbe acquistare una sua piacevolezza visiva che renderebbe la piazza rittualizzata più scintillante e meno smorta.
Ci hai fatto munifico dono, con la tua Giunta smagliante e l'impavida dottoressa Pentella in prima fila, di un festival garibaldunitario articolato pluralisticamente, vario, affollato, spumeggiante come il Moet Chandon con cui hai chiuso,brindando, il S. Silvestro.
E, last but not least, ti sei trasformato in perfetto editore permettendo di realizzare a Claudio e ai suoi nobili consoci un'autentica perla editoriale. Splendida.
Mi riferisco al Numero Unico che se osassi commentarlo con la mia modesta penna, meglio dire tastiera, ne sminuirei l'indiscutibile valore. Mi limiterò a sottolinearne l'accuratissima veste editoriale, le immagini vibranti di un itinerario virtuale che focalizzano con mano felice i luoghi più belli e anche più amati di Teano. Infine gli articoli di esimi studiosi che hanno galvanizzato, coniugandolo con fortunato, felice incanto, il lavoro certosino e ben mirato.
Allora perché non donarci una strada intitolata al nostro Guido?
Ti trasformeresti, per l'occasione in Gaspare, Melchiorre o Baldassarre e compiresti un miracolo epifanico. La stella cometa ti strizzerebbe l'occhietto e tutte le altre in magico corteo splenderebbero meravigliose sulla residenza municipale.
E noi potremmo tornare a sognare. Ciao.

Giulio De Monaco
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 1 Gennaio)