F. di Mauro editore, 2008, pp. 56, € 5
S.E. Mons. Arturo Aiello, che più volte ha onorato questo mensile di suoi scritti, ha pubblicato due brevi racconti, Cantique de Noël e Dies Natalis, che si integrano per l'identità dei personaggi principali. Li abbiamo letti e ancora una volta siamo rimasti sorpresi. Il nostro Vescovo, che rifulge per doti pastorali e per la grande capacità con cui suscita vocazioni e conversioni, ora brilla anche per non lievi doti di narratore dalla prosa essenziale, tagliente, avvincente. È difficile dare conto della densità dei due racconti, brevi ma che inducono la mente a lunghe riflessioni.
Forse c'è riuscito il nostro Giulio De Monaco.
Lo so, sapresti portarmi altrove se solo lo volessi;
se solo sapessi vivere l'inverno che rimane.
(Ignoto) |
Due racconti brevi del nostro Vescovo Mons. Arturo Aiello, dall'agrodolce sapore natalizio, ci riportano al "mito dell'eterno ritorno".
Con grazia e purezza di stile .
Graffiti di una incredibile profondità, graffi dell'anima e nell'anima.
Rune scavate nel tronco di una sensibilità senza limiti, senza confini, senza età.
Rune rivestite dell'argento inossidabile di una evangelica sapiente inventiva."Passi nella notte" con echi di dolore e redenzione. Vibranti. Note struggenti sulla variegata tastiera della vita. Incantesimi e incantamenti della notte, dei suoi perlacei veli di luce e dei passi di brina che la percorrono e quasi la violano, timidi, impalpabili, discreti ma decisi.
Una notte che lascia filtrare,complice, i raggi amorevoli di una speranza irruente, sconfinata, di una paziente attesa intessuta dai rossi fili della fede e dell'amore. Le luci del Natale, dei suoi alberi, delle sue vetrine,delle sue stelle lucenti di palpiti d'attesa, di ritorni d'amore e per amore. Infreddolite e mistiche lucciole invernali, carezzevoli come il sorriso di un bambino, del Bambino che nasce ogni anno per Amore. Di notte, con il profumo dell'alba nuova. Rigenerante e con la certezza del perdono. Grumi d'amore, gemme d'amore, tasselli d'amore che si innestano nel luminoso mosaico dell' Infinito Amore, fonte e genesi della Misericordia.
" Forse tutte le cose belle, anche l'arte, nascono da una ferita."
Narrazioni da leggersi, si raccomanda nella breve introduzione, preferibilmente di sera col fuoco del camino a riscaldare il cuore, attendendo il Natale. Epifanie di preghiera in compagnia di Mons. Arturo.
Un fuoco divorante, energico ed energetico, assoluto nella notte e nelle notti dell'anima dei protagonisti , al ritmo di fantasmagorici passi che ne segnano il destino risolutivo; protagonisti disegnati dal Vescovo con sottile, elegante maestria e con le delicate tinte pastello di un linguaggio essenziale e incisivo. L' essenza e l'essenzialità della poesia. Quella vera, che scava e lascia segni,graffi, tracce, solchi, amplessi indelebili.
" Forse il mio angelo è lei, Padre, che guarda la neve venir giù questa notte senza sapere che la guardo anch'io. Ed è la stessa."
Il candore, la purezza biblica della neve e la notte a guardare, non algida, non anaffettiva, quasi maternamente protettiva, segnata dall'attesa della stella e ritmata dalla musicale cadenza dei passi del ritorno, attesi, desiderati, angelici.
Passi nella notte.
Giulio De Monaco
(da Il Sidicino - Anno VI 2009 - n. 2 Febbraio) |
