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Il volume su Delle Chiaie come augurio di Natale

 

Come onirico scintillio delle vetrine di Natale, risplende luminosa la ricerca di Guido Zarone sul sentiero pressocché dimenticato di Stefano delle Chiaie, naturalista insigne e magistrale scienziato anticipatore di scoperte sensazionali. Stimolato dall'avvenente professoressa Torino, paeopatologa leggiadra e tenace, caparbiamente "innamorata" di Stefano, a dispetto del suo "caratteraccio", Guido, brillante servitore della storia e della memoria, ripercorre insieme alla studiosa partenopea la vita e le opere dello scienzieto teanese con i suoi chiaroscuri, i suoi successi, i suoi momenti di gloria e di abominio, il tutto supportato dalla lucida, scientifica laboriosità del professore Chieffi, illustre accademico dei Lincei e infaticabile produttore di una straripante messe di opere fortunate.
Da questa alchemica combinazione è sortito il convegno di giugno e la conseguente pubblicazione degli atti - il 17 novembre - in una splendida e sobria edizione per i tipi del simpatico e impagabile Vincenzo Fiore.
Dotta divulgazione al servizio della verità storica e della completezza informativa, l'opera di incalzante attualità, veniva presentata nella degna cornice della sede della Società di storia patria, dal presidente avv. Zaza d'Aulisio che la inquadrava felicemente in un sensazionale e spumeggiante percorso espositivo, con estrema chiarezza e notevole bravura, ad alta definizione.
Quante volte con puntigliosa tolemaica acribia ho letto e riletto, e riletto ancora fino allo stremo, fino all'estenuazione dei sensi, fino a infiammarmi di incontenibile passione, questo entusiasmante scritto. Momenti indimenticabili di pura tensione emotiva, di coinvolgente gioia esistenziale, di rarefatte, sottili atmosfere. Come può la memoria di uno scienziato lontano nel tempo e nei costumi aiutare una persona a crescere? Infinite, molteplici e variegate possono essere le risposte. Non è impresa ardua trarre insegnamenti per questo percorso della memoria e del cuore che è attuale e sempre vivido. Come rifugio dalla banalità, come stimolo per una ricerca dinamica. In sé custodisce tesori inestimabili di alto valore scientifico non solo per i cultori della materia, dall'arida parvenza, o per i non numerosi addetti ai lavori.
Mi auguro che queste belle pagine diventino un invito a pecorrere gli spazi di una vita vissuta con pienezza e intensità al servizio della scienza e del progresso in un mondo pulsante e ricco di fermenti.
Storia fluida e appassionante, riemersa dei flutti del tempo edace, vincente, grazie alla mente colorata di Guido che da sempre movimenta la mia vita. Storia attuale e vibrante che torna a solcare a vele spiegate il placido e trasparente mare del sapere, senza più argini, senza più confini.
Una succulenta strenna natalizia, tout-court, per tuttew le stagioni, per tutti i gusti, per tutte le tasche, per tutti gli umori, per tutti i fedeli lettori cui va il mio caldo augurio per un sereno Natale e uno stupendo 2008, all'insegna delle sempre più entusiasmanti riletture storiografiche dell'Associazione Erchemperto, egregiamente guidata da Pasquale Giorgio, e dei suoi sempre più frequenti estimatori.

Giulio De Monaco
(da Il Sidicino - Anno IV 2007 - n. 12 Dicembre)