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Teano Jazz Winter prima edizione: un successo sicuro

 

Dall'8 all'11 dicembre si svolgerà la prima edizione di Teano Jazz Winter. ll nuovo progetto privilegia il filone del mainstream jazz (corrente privilegiata) anche se la linea artistica rimane poco convenzionale. Ne discutiamo con Antonio Feola direttore artistico del Teano Jazz Festival.
Perché non incominciare ripercorrendo i momenti più salienti del Teano Jazz Festival?
Non è facile raccontare in poche parole le emozioni vissute negli ultimi tredici anni. Mi vengono alla mente migliaia di spettatori, centinaia di artisti, e tante notti insonni a cercare di risolvere gli innumerevoli piccoli e grandi problemi che io, come anche gli altri soci dell'Associazione Teano Musica, l'Ente cui fa capo il festival abbiamo dovuto imparare a risolvere, spesso da soli.
Quali difficoltà avete incontrato?
ll Teano Jazz Festival non è partito da zero, ma addirittura in rosso. L'idea di organizzare l'evento risale al giugno del 1993 e appena un mese dopo si è tenuta la prima edizione. Ancora oggi, nonostante il supporto degli Enti locali, dalla Regione Campania alla Provincia sino al Comune, di soggetti privati e delle entrate derivanti dai biglietti di ingresso, la questione economica riveste un'importanza notevole. La verità è che la cosa contro cui si è dovuto combattere maggiormente è stata la mentalità della gente. Ma avrebbe avuto senso proporre l'ennesima sagra? Questa sarebbe stata la scelta più ovvia. Però, il tempo ci sta dando ragione. Perché, oggi, siamo competitivi a livello nazionale. Perché offriamo un'immagine diversa di un territorio, quello della provincia di Caserta, che è spesso conosciuto per altri tipi di cronaca. Perché siamo riusciti ad avvicinare al jazz persone lontanissime da esso.
L'edizione invernale come naturale prosecuzione del Teano Jazz Festival?
Si, il filo conduttore è lo stesso: la passione del jazz e l'amore nei confronti del nostro territorio che può offrire più di quanto si possa pensare. La rassegna invemale è volutamente legata al mainstream anche se non manca l'elemento di sperimentazione che e stato rappresentato dalla proposta del duo composto dal pianista Danilo Rea e dal batterista Roberto Gatto, due delle firme più prestigiose del jazz europeo. ll loro progetto s'intitola semplicemente “Improvvisi”.
C 'è un altro progetto al quale state già lavorando, di cosa si tratta?
Si tratta di "Teano jazz factory": un concorso itinerante per artisti emergenti, con particolare attenzione a chi si muove nell'ambito della ricerca e della sperimentazione. Offriremo una possibilità non solo ai giovani, ma anche a chi è solitamente escluso dal giro dei festival e dei club. L'idea, da me fortemente voluta e sostenuta dal presidente Walter Guttoriello e resa possibile dalla preziosa collaborazione con l'Associazione Caserta Musica e con l'Associazione Culturale Architempo, è nata al fine di colmare una grave lacuna nel panorama jazzistico italiano con l'obiettivo di selezionare almeno tre formazioni che si esibiranno nell'edizione estiva.

Pietro De Biasio
(da Il Sidicino - Anno II 2005 - n. 8 Dicembre)