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Dicember Fest: la sagra dei rifiuti

 
La perdurante emergenza rifluti che affligge I'intera Regione non risparmia Teano, anzi qui il fenomeno è più intenso e vistoso che altrove e veramente sofferto dalla popolazione. Pubblichiamo perciò sul tema un misurato articolo del dott. Roberto Conca, consigliere comunale di opposizione. Per evitare ogni frainteso suIl'indipendenza de il Sidicino dichiariamo la piena disponibilità a pubblicare anche eventuali interventi degli amministratorl responsabili del servizio.
 

Questi mesi saranno ricordati dai Teanesi per l'abbondanza di rifiuti che ha invaso la città, come dovesse celebrarsi una sorta di festival del rifiuto, una Dicember Fest delle immondizie. Mucchi di buste, più o meno integre, ai cantoni delle strade; pile di cartoni nelle vie più commerciali; discreti accumuli di fetidi involucri ai margini dei condomini e poi tanti minuti rifiuti, sparsi come coriandoli per le strade.
L'intera provincia ha subito in verità le conseguenze del blocco dei centri di raccolta, ma quello che si è visto a Teano non lo si è potuto vedere altrove. Nei centri vicini, ed anche in quelli maggiori, sono comparsi i soliti mucchi di buste, ma almeno le strade sono state tenute in ordine. È che a Teano la nettezza urbana finora ha raggiunto alti livelli solo in termini di costi.
Uno dei primi atti dell'Amministrazione Comunale fu l'elevazione della tariffa, pagata dai cittadini, di circa un terzo e in una sola volta. Poi fu avviata la raccolta differenziata, che tutti i cittadini del centro continuano a fare diligentemente. Intanto i netturbini dipendenti comunali venivano dispensati dal servizio perché lo spazzamento veniva affidato all'Eco Quattro con tanto di spazzatrice a spazzole rotanti e di aspirone: quest'ultimo avrebbe dovuto risucchiare, in una cassa mobile dotata di filtri, foglie e piccoli rifiuti sparsi sulle strade. l due mezzi, fiori all'occhiello della nuova gestione del settore, fecero la loro comparsa, ma poi l'Assessore Colonnello Pino, constatato che la cosa non funzionava, dovette far battere la ritirata. E come poteva funzionare? ln un paese in forte declivio, con strade strette e tante scale era solo fantasia pensare di effettuare lo spazzamento con quei mezzi. Oggi il costosissimo aspirone viene utilizzato come un comune e inadeguato mezzo di trasporto delle buste, mentre le strade vengono spazzate, ma solo di tanto in tanto, dagli operai dell'Eco Quattro con il classico carrettino e le scope di finta saggina. E intanto i Teanesi continuano a pagare anche i costi di ammortamento e di esercizio della spazzatrice e dell'aspirone!
Con queste premesse (esonero dal servizio dei netturbini, che però continuano a percepire lo stipendio dal Comune, acquisto e impiego di mezzi inadeguati alla bisogna, calendario della differenziata che costringe a tenersi in casa i rifiuti umidi dal giovedì alla domenica) il servizio non poteva funzionare e non ha funzionato. Fino a qualche anno addietro, nei momenti di emergenza, le immondizie venivano temporaneamente stivate a cura dei netturbini comunali in cassoni trainabili posti ai margini della collina di S. Antonio. Adesso evidentemente non e più possibile farlo se non a prezzo di ulteriori costi. E così, il sistema non funziona nemmeno nelle frazioni, dove non solo non viene regolarmente prelevata l`immondizia. ma dove i rifiuti ingombranti (vedi a S. Marco l'ingresso da Maiorisi) ostacolano anche la viabilità con rischio per l'incolumità dei passanti.
Pino avrebbe perciò dovuto essere più cauto nel programmare il nuovo sistema, reclamizzato come ricorderanno i lettori da inutili quanto costosi striscioni ai punti d'ingresso del paese. Sono passati due anni e stiamo ancora aspettando una vera isola ecologica e gli ecopunti, tanto cari ai Verdi come Pino che dovrebbero proteggere l'ambiente.
Ora che il Commissario Straordinario Catenacci pretende anche altri soldi, siamo davvero sull'orlo del dissesto che comunque sarà evitato perché i cittadini saranno caricati di altri forti rincari sulla bolletta.
Le opposizioni tutte, in Consiglio Comunale, hanno chiesto a gran voce le dimissioni di Pasquale Pino. Ma l'assessore ha ritenuto di non dover fare il passo. E forse avrà pure ragione. Perché mai dovrebbe dimettersi da solo? ll guasto l'ha prodotto l'intera maggioranza.

Roberto Conca
(da Il Sidicino - Anno II 2005 - n. 8 Dicembre)