L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Pasquale Comparelli
 
 

Don Mariano Trapani

46 anni di attività pastorale a Vezzara
 
 

Nelle memorie di Vezzara in Conca della Campania si impone come figura storica, non tanto per la longevità della sua missione pastorale, quanto per il dinamismo che l'accompagnò.
Da Meta di Sorrento, dove era nato il 23-11-1891, Don Mariano approdò a Vezzara per ricoprire la sede parrocchiale vacante. Fu il Vescovo di Teano, Mons. Ovidio Lupari a chiedere al suo pari grado di Sorrento, Mons. Paolo Jacuzio, di cui era amico fraterno, un Sacerdote che fosse disposto a venire in questa Diocesi, il cui Clero era già tutto impegnato.
Don Mariano, allora trentenne, accettò volentieri l'invito del suo Vescovo anche perché nel Pontificio Seminario Teologico di Posillipo aveva studiato con alcuni giovani della Diocesi di Teano, tra cui Domenico Lombardo, di Pietramelara, suo coetaneo.
Quando Don Mariano giunse a Vezzara, nella primavera del 1921, alloggiò nella casa canonica che allora era nella contrada Serola.
Qualche anno dopo venne a fargli compagnia il padre, rimasto vedovo, con donna Emilia e donna Antonetta, sue familiari.
Il nuovo Parroco pensò subito di ovviare ai disagi della casa parrocchiale, vecchia ed in precarie condizioni, cedendola a privati e provvedendo a costruirne una nuova annessa alla chiesa, che pure ritenne necessario restaurare ed ampliare.
Nel 1925 ebbe la felice sorpresa di riabbracciare Don Domenico Lombardo, suo compagno di studi a Posillipo, come sopra accennato, nominato Arciprete della Collegiata di San Pietro Apostolo in Conca centro. Come era prevedibile tra i due nacque una fruttuosa collaborazione di cui si giovò l'intero Comune di Conca della Campania.
Nel 1943, Don Mariano, ormai saldamente inserito nella vita locale, si trovò a guidare la comunità affidatagli in una situazione di notevole difficoltà, durante il burrascoso periodo della seconda guerra mondiale, ma la sua casa era approdo accogliente e la chiesa presidio spirituale.
Di lui ricordiamo in particolare la costituzione di due nutriti gruppi di Azione Cattolica: maschile e femminile, il primo intitolato a San Gabriele dell'Addolorata, giovane Santo passionista, il secondo a Sant'Agnese, Vergine e Martire.
Successivamente, in seno allo stesso gruppo di Azione Cattolica maschile, Don Mariano allestì una squadra di calcio, ottimamente attrezzata, concedendo anche un terreno della parrocchia per il campo sportivo, un lusso per quei tempi.
Sempre tra la gioventù di Azione Cattolica fece nascere anche una piccola compagnia teatrale, che periodicamente allietava le lunghe serate d'inverno a Vezzara e nei paesi limitrofi, quando la televisione non ci aveva ancora imprigionati.
Queste iniziative, stile Don Bosco, che pochi anni prima era stato santificato, avevano lo scopo di tenere i giovani uniti, impegnati e vicini, all'ombra del proprio campanile.
La vita terrena di Don Mariano, Sacerdote venuto da lontano, ma unanimemente stimato ed amato, terminò il 28 settembre 1967 a Vezzara, dove, in particolare, le sue tracce sono ancora vive nella memoria locale, come documentano le molte immagini che ricoprono le pareti della sala parrocchiale a lui intitolata.
Nella pagellina che ricorda la sua morte si legge un magnifico profilo della sua personalità umana e sacerdotale, che vale la pena riportare:

Amò l'azzurro del Suo mare che lo vide nascere;
amò il verde della Sua Vezzara che per 46 anni
l'ebbe Apostolo, Maestro e Padre;
amò Dio che fedelmente servì con la purezza
del Suo cuore, con l'umiltà della Sua anima,
con il sacrificio del Suo corpo.

Pasquale Comparelli
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 9 Settembre)