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La vita amministrativa a Pietravairano tra il 1810 e 1829

attraverso le deliberazioni del Decurionato(*) (XI parte)
 
(*) La presente pubblicazione fa parte di un progetto relativo ad una ricerca sulla vita amministrativa a Pietravairano dal 1810 all'Unità d'Italia.
 

168)- 30 ottobre 1824
nomina dell'Eletto Politico; verifica dei conti morali e materiali del Sindaco e del Cassiere relativi al 1823.
Si approva la terna degli eleggibili alla carica di Eletto Politico, in sostituzione del defunto Girolamo di Scorpio, nelle persone di Federico Cerbo, Luigi Iasimone di Angelo e di Vincenzo Basso fu Pietro e si procede alla nomina di Carlo Palumbo e di Antonio Basso per la verifica dei conti morali e materiali del Sindaco e del Cassiere comunale relativi all'anno 1823.
169)- 25 novembre 1824
nomina dei Consiglieri Provinciali e Distrettuali; nomina degli Amministratori della Cappella di Santa Maria delle Grazie.
Per la nomina a Consigliere Provinciale ed a Consigliere Distrettuale, si propongono, rispettivamente, Paolo d'Agnenica e Domenico Riccardi e si approva la Terna degli eleggibili alla carica di Amministratori della Cappella di Santa Maria delle Grazie nelle persone di Giovanbattista Massarotti, Lorenzo Rossi e Donato Caggiano per Priore, di Francesco Iacobucci di Antonio, Girolamo Acquaro e Francesco Iasimone per Cassiere.
170)- 14 dicembre 1824
nomina di un terzo componente della Commissione Amministrativa Comunale.
Si approva la Terna degli eleggibili alla carica di componente della Commissione Amministrativa Comunale nelle persone di Domenico Riccardi, Benedetto Massarotti e Nicola Cubellis.
171)- 19 dicembre 1824
nomina dell'Esattore delle contribuzioni dirette.
Si delibera la nomina ad Esattore delle contribuzioni dirette di Antonio Iacobucci, persona di somma fiducia del Decurionato.
172)- 21 dicembre 1824
esposto di Carlo Palumbo.
In accoglimento del suo esposto, si liquida a Carlo Palumbo la somma di 12 ducati per il lavoro prestato per nove mesi durante la lunga malattia del Cancelliere Massarotti che lo aveva reso inabile a prendere la penna.
173)- 10 marzo 1825
esposto del Marchese Cusani e di Francesco Palmisano.
In accoglimento di un esposto, con il quale Francesco Parmesano, titolare di una Privativa di bottega per vendere vino e per fornire cibo ed alloggio ai paesani ed ai forestieri, si era doluto del fatto che il Marchese Cusani, in pregiudizio della sua Privativa aveva aperto la sua Taverna nel Borgo detto Sant'Antonio Abate, si accorda al Palmisano una riduzione sul prezzo dell'affitto e, in accoglimento di analoga richiesta del Marchese Cusani ed in considerazione che detta Privativa era limitata al solo centro abitato con esclusione delle altre zone del territorio comunale, si concede al ricorrente, come a tutti gli altri concittadini, la facoltà di aprire botteghe nelle loro case site fuori le mura del paese.
174)- 28 marzo 1825
nomina del Primo Eletto e dell'Amministratore del Monte Frumentario.
Si approva la terna degli eleggibili alla carica di Primo Eletto, in sostituzione di Federico Cerbo, nelle persone di Ferdinando Cerbo, Michele Cubellis e Francesco Massarotti e si delibera la nomina di Benedetto Massarotti quale Amministratore del Monte Frumentario in sostituzione di Giovanni de Robbio, rinunciatario.
175)- 29 maggio 1825
fiera del Lunedì in Albis a Borgo Nuovo di Teano
Si esprime parere favorevole sulla richiesta del Comune di Teano di tenere una fiera il Lunedì in Albis di ogni anno nella località Borgo Nuovo.
176)- 10 luglio 1825
autorizzazione al Cassiere comunale; nomina di due Deputati per esaminare i conti della passata gestione del Cassiere; disposizioni sugli affitti dei cespiti comunali.
Si autorizza il Cassiere comunale Antonio Iacobucci a servirsi, quale coadiutore nell'esazione della Fondiaria, del figlio Francesco a condizione che il suo lavoro sia esercitato sotto la personale responsabilità del Cassiere tenuto a rispondere in prima persona per qualsivoglia mancanza di male versazione o condotta in tale esercizio, si nominano Carlo Palumbo ed Antonio Basso quali Deputati per esaminare i conti della passata gestione del Cassiere Antonio Iacobucci e, relativamente agli affitti dei cespiti comunali, si delibera: a)- per la Pizzicheria – che la vendita della pasta di qualunque specie e del riso dovevano essere escluse ogni volta che vi era un'offerta specifica altrimenti la vendita restava di competenza della Pizzicaria ad una grana in più al rotolo secondo l'accisa di Teano, depurata dal dazio ivi applicato; b)- per la prohibitiva della cantina – che tale privativa doveva essere circoscritta all'abitato del Comune (21), ferma restando la libertà per i cittadini di aprire cantina, casa per alloggio ed imbandire tavole nelle strade pubbliche, con il divieto, comunque, di vendere all'ingrosso o al minuto, tanto ai cittadini che ai forestieri, qualunque specie di commestibile o di vino fuori degli appositi locali fatta salva la facoltà per i cittadini di poter vendere il prodotto dei propri terreni nelle proprie case all'interno dell'abitato con esclusione in quelle prese in affitto dentro l'abitato per deposito di vino; c)- per gli affitti (22) - che fossero concessi, come per l'anno passato, al migliore offerente. Si delibera, infine, di imporre una grana a coppa sopra l'olio di consumo e che, per poter far fronte alle spese comunali, gli Affittatori, continuassero a pagare l'affitto dovuto ogni bimestre metà in monete d'argento e metà in monete di rame.
177)- 28 ottobre 1825
riconferma degli Amministratori Comunali.
Premesso che a dicembre scadeva il mandato degli Amministratori comunali; che, il Comune fu sempre aggitato dallo spirito di parte in ogni novella elezzione degli amministratori comunali; che, lo stesso spirito di parte oggi è anco irriquieto e che la elezzione riuscendo di suo buongrado turberebbe ogni nostra cura; che, gli attuali amministratori..... hanno esercitato lodevolmente il loro impiego ed hanno portato una tregua e quasi la calma negli spiriti dei nostri concittadini colle loro buone maniere di prudenza non che una regolare amministrazione degli'introiti ed esiti comunali, il Decurionato, prevenuto che la quiete è il primo bene di ogni società e sollecita di conservarla in questo Comune, delibera di riconfermare per Sindaco: Paolo d'Agnenica Albano; per Primo Eletto: Michele Cubbellis; e per sostituto ossia Secondo Eletto Antonio d'Agnenica
178)- 14 novembre 1825
nomina dei Consiglieri Provinciali e Distrettuali.
Si approva la Terna degli eleggibili alla carica di Consigliere Provinciale nelle persone di Domenico Riccardi, Raffaele de Robbio e Benedetto Massarotti e quella degli eleggibili alla carica di Consigliere Distrettuale nelle persone di Giovanni de Robbio, Nicola Scorpio e Vincenzo Massarotti.
179)- 1 dicembre 1825
costruzione della Traversa da Pietravairano alla Strada Consolare degli Abbruzzi; introduzione di un dazio per pareggiare il bilancio per l'anno 1826.
Poiché Gennaro Pietropaolo, appaltatore della Traversa che da Pietravairano conduceva alla Strada Consolare degli Abbruzzi, non aveva acconsentito alla proroga al 1826 del pagamento dovutogli con la corresponsione di un raggionevole interesse pel capitale, si delibera proseguirsi la transazione fatta dai cittadini nel 1823pagando ognuno la somma spettante a norma della liquidazione che ne fu fatta, al fine di far fronte al pagamento di circa 950 ducati e di altri 116,79 per indennizzare i proprietari dei terreni attraversati dalla nuova strada, e di imporsi, altresì, il dazio di (…) grana a rotolo su i salami, salumi ed i formaggi vendibili al fine di pareggiare il bilancio per l'anno 1826 che presentava sull'introito un vuoto di circa ducati trecento.
180)- 20 febbraio 1826
ricorso di Francesco Palmesano.
In accoglimento del ricorso di Francesco Palmesano avverso l'apertura della Taverna da parte del Marchese Cusani in pregiudizio della sua Privativa di Bottega fittata nel 1825 per ducati 35, si ritiene che lo stesso, così come era stato ritenuto dal Consiglio dell'Intendenza, aveva diritto ad un indennizzo di 15 ducati da porre a carico del Marchese Cusani che, con l'apertura della sua Taverna, si era attribuito una esenzione ingiusta violando la Privativa del fittatore Palmesano.

(fine XI parte)

NOTE
21. Così delimitato a partire dalla Chiesa dei Domenicani lungo la linea arrivante a finire alla casa di Iasimone da mezzogiorno da detto punto inclusivamente alla Massaria di D. Vincenzo Bilotti arrivando per le Mulinelle per il giardino dei Cerbi a finire all'abitato di Felice di Robbio e da detto punto lungo la linea di ponente sino alla casa di Vincenzo de Felice e da detto punto lungo la linea di settentrione sino al primo punto…
22. Cioè le Panatiche, il Macello, il frutto pendente di S. Pietro, il frutto pendente della Guarana, Montefosco e Boscarello, per l'erbaggio pecorino, per gli affitti aperti, per la disfida di Sant'Angelo e Ravescanina. Baia, Atina, Pietramelara, Roccaromana, Riardo, …. per un grano a rotolo sulla carne e grani tre di dazio per ogni barile di vino di consumo etc.

Renato Cifonelli
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 8 Ottobre)