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La vita amministrativa a Pietravairano tra il 1810 e 1829

attraverso le deliberazioni del Decurionato(*) (X parte)
 
(*) La presente pubblicazione fa parte di un progetto relativo ad una ricerca sulla vita amministrativa a Pietravairano dal 1810 all'Unità d'Italia.
 

156)- 24 febbraio 1824
attribuzione del Beneficio vacante di San Nicola in San Felice; richiesta di tenere una Fiera a Pietramelara nell'ultima Domenica del mese di luglio di ogni anno.
Si attribuisce il Beneficio vacante di San Nicola in San Felice all'esorcista Don Tommaso Altieri, convittore nel Seminario di Teano, giovine consagrato al Signore e che promette di essere buono operaio alla sua vigna perché unisce dei talenti ad una morale severa e che per sua disgrazia manca il Patrimonio, con le seguenti prescrizioni: 1)- che detto beneficio gli abbia da servire di Sagro Patrimonio e di titolo ed incardinarsi e servire nella Chiesa Madre di S. Felice; 2)- che, qualora il detto nominato D. Tommaso Altieri, compiuta che averrà l'età di anni 21, non si ordini suddiacono decada da detto Beneficio; 3)- che, giunto che sarà al sacerdozio esso D. Tommaso Altieri, promosso che sarà ad altri Benefici ecclesiastici che lo richiamano dalla Chiesa di S. Felice, decada anche da detto Beneficio; 4)- durante che non giunga al sacerdozio esso nominato Altieri sarà obbligato far celebrare alla Chiesa di S. Felice le messe d'oblico di detto Beneficio e sustenerli tutti gli altri pesi annessi a tale Beneficio.
Infine, si esprime parere favorevole alla richiesta del Comune di Pietramelara di tenere una fiera nell'ultima Domenica del mese di luglio di ogni anno.
157)- 11 marzo 1824
richiesta di sussidio da parte dei Padri Alcantarini di Pietramelara.
Si delibera di non concedere un secondo sussidio ai Padri Alcantarini del Convento di Pietramelara non essendovi né supero né fondo.
158)- 19 marzo 1824
nuove imposte.
Si delibera di azzerare il disavanzo di bilancio di 480 ducati mediante l'introduzione, in particolare, per l'anno corrente e per il quinquennio successivo, delle seguenti imposte: 1)-una grana ogni tomolo di grano, granone, biada e legumi; 2)- due grana per ogni barile di vino che sia immesso e che si immetterà nel Comune di Pietravairano; 3)- una grana per ogni rotolo di carne di maiale, di vacca, di bue, di capra, capretto, pecora, montone o agnello venduta in Pietravairano e San Felice, con esclusione della carne degli animali accidentati o morti; 4)- un carlino per ogni staio di olio venduto a Pietravairano o fuori; 5)- due grana e cinque grana, rispettivamente, per ogni cantaio di carbone e per ogni canna di legno venduti fuori paese.
159)- 30 marzo 1824
approvazione della lista degli eleggibili alla carica di Primo Eletto.
A seguito della rinuncia di Lorenzo Rossi, si approva la nuova Terna degli eleggibili alla carica di Primo Eletto nelle persone di Girolamo Scorpio, Francesco Caggiano e Francesco Massarotti.
160)- 4 maggio 1824
nomina di un sostituto Cancelliere; costruzione di un nuovo suppigno in Piazza.
Si delibera di nominare Carlo Palumbo quale Cancelliere sostituto del titolare il quale da solo non poteva far fronte al disbrico delle carte siano amministrative siano giudiziarie dei due Comuni riuniti di Pietravairano e San Felice, e di rigettare la proposta del Primo Eletto di costruire fuori la Piazza un nuovo suppigno sia perché di nessuna utilità per il Comune e sia perché avrebbe rappresentato soltanto un ingombro quando invece, permettendolo le finanze del Comune, sarebbe stato molto più opportuna la costruzione, sulla Piazzetta dove era il Tiglio di San Pasquale, del macello ubicato attualmente in un luogo pregiudizievole per la pubblica salute.
161)- 20 maggio 1824
richiesta del medico Vincenzo Bilotti; nomina di un Deputato di alloggio.
Si rigetta la richiesta del medico condotto Vincenzo Bilotti, che aveva richiesto il saldo di 11 mesi di onorario non pagato, in quanto lo stesso, come risultava dai conti morali e materiali degli anni passati, era stato soddisfatto usque ad ultimum quatrinum del suo onorario e delibera di nominare Michele Cubellis quale Deputato di alloggio.
162)- 9 giugno 1824
nomina del Conciliatore e del Cassiere della Cappella della Madonna delle Grazie; vendita del pane.
Tenuto conto della stima riscossa presso la popolazione, conferma nella carica di Conciliatore il canonico Don Antonio Massarotti che vi aveva rinunciato; conferma nella carica di Amministratore della Cappella della Madonna delle Grazie Antonio d'Agnenica, e, in sostituzione del Cassiere Girolamo Massarotti, approva la Terna degli eleggibili a detta carica nelle persone di Francesco Iasimone, Michele Cubellis ed Antonio Marrocco; si rigetta la proposta formulata dall'Eletto Politico per contrastare le frodi commesse dai panificatori nel vendere il pane a peso, di adottare l'uso cittadino di pesare la pasta e di formare panelli diseguali che si vendevano in quantità o intera, o di mezzo, o del quarto, e si delibera di continuare a vendere il pane a peso dopo aver considerato: 1)- che, il pane pesato in pasta era sotto la sorveglianza di uno solo, l'Eletto Politico, mentre, invece, pesato cotto il suo peso, all'atto della vendita, era sotto la vigilanza di cento individui, quanti ne erano i compratori, con la conseguenza che le frodi si potevano verificare di più nel primo caso che nel secondo; 2)- che, lo sfreddo di taglio, nel primo caso andava a danno del compratore mentre nel secondo caso andava a danno del panettiere.
163)- 14 giugno 1824
vendita della carne vaccina.
Preso atto del limitato consumo della carne vaccina per la mancanza e scarsezza del denaro, si autorizzano gli Affittatori dei Macelli, Francesco Marrocco e Nicola de Bottis, ad uccidere una sola vacca, oppure un bove o un giovengo, ogni quindici giorni dividendola tra le due macellerie senza obbligo di vendere nello stesso giorno altro tipo di carne.
164)- 21 giugno 1824
richiesta di fida da parte del Conte Sanniti e di Crescezio Montanaro.
Premesso che il Conte Sanniti e Crescenzio Montanaro avevano richiesto una fida per i loro animali della masseria di Pantano (Conte Sanniti) e di quella di Montefosca (Crescenzio Montanaro) e considerato: 1)- che, le due masserie erano piazzate sulla linea di demarcazione che divideva il territorio di Pietramelara da quello di San Felice; 2)- che, gli animali delle suddette Masserie dovevano necessariamente irrompere sul territorio di San Felice; 3)- che, queste involontarie irruzioni producevano danni e senza una deliberazione decurionale sarebbero state sanzionate dall'Intendente, si delibera di accordare la fida non senza far presente che il Conte Sanniti e Crescenzio Montanaro o i loro eredi sarebbero incorsi in contravvenzione, punita come disfida a termini della legge in vigore, qualora avessero pascolato nel territorio accordatogli con un numero di animali superiore a quelli destinati alle loro masserie ovvero avessero oltrepassato i limiti prescritti benché con il numero giusto di animali.
165)- 24 luglio 1824
ruolo sul consumo del vino; stato delle finanze comunali e della Cassa.
Si approva il ruolo sul consumo del vino, avverso il quale non era stata prodotta alcuna opposizione durante la sua pubblicazione in Comune per otto giorni, fissato a quattro barili per ciascuno individuo con il pagamento complessivo di grana 32, giusta l'imposizione di grana 8 a barile, e si delibera, tra l'altro, sulle entrate comunali per l'anno 1825 non senza aver fatto presente: a)- lo stato triste delle finanze le cui entrate erano rappresentate per un terzo dagli affitti delle Privative e, precisamente, da due Macelli, dalle due Panatiche, dalle due Pizzicarie e dalla Bottega (Lorda), per un altro terzo dalle rendite patrimoniali del Comune e, cioè, da' canoni delle terre demaniali denominate Parco, Vesche, Limatella, Selva, (…) e Campo di Pietro, e per l'ultimo terzo dalle rendite comunali derivanti dall'imposta sul consumo del vino; b)- … e lo esaurimento della Cassa che ammontava ad appena 245 ducati a fronte di un fabbisogno di 400 ducati oltre al viavai giornaliero dei creditori.
166)- 19 settembre 1824
nomina del Conciliatore; nomina degli Amministratori e degli Esattori del Monte Frumentario.
Si approva la terna degli eleggibili alla carica di Riconciliatore nelle persone del Parroco Don Girolamo Marcone, del sacerdote Don Giuseppe di Cerbo e del Notaio Fe-derico Cerbo e si nominano Amministratori ed Esattori del Monte Frumentario, rispettivamente i signori Giovanni di Robbio, Benedetto Massarotti e Nicola di Scorpio ed i signori Antonio Iacobucci, Federico di Cerbo e Francesco Iasimone.
167)- 2 ottobre 1824
revisione dei conti delle Congregazioni locali.
Si nomina il Decurione Girolamo Acquaro per Deputato per la revisione dei conti delle Congregazioni locali in sostituzione di Eraclio Marrocco (20) divenuto inabile ad ogni servizio.

(fine X parte)

NOTE
20. Vedi verbale n. 145 del 1 marzo 1823.

Renato Cifonelli
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 7 Settembre)