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La vita amministrativa a Pietravairano tra il 1810 e 1829

attraverso le deliberazioni del Decurionato(*) (VI parte)
 
(*) La presente pubblicazione fa parte di un progetto relativo ad una ricerca sulla vita amministrativa a Pietravairano dal 1810 all'Unità d'Italia.
 

111)- 7 aprile 1820
nomina dell'Amministratore della Commissione amministrativa della Beneficenza.
Si approva la terna degli eleggibili alla carica di dell'Amministratore della Commissione amministrativa della Beneficenza nelle persone di Raffaele di Robbio, Francesco Petrillo e Luigi Iasimone.
112)-10 maggio 1820
nomina del Cancelliere Comunale.
Si delibera la terna degli eleggibili alla carica di Cancelliere comunale, in sostituzione del rinunciatario Carlo Palumbo, nelle persone di Girolamo Massarotti, che temporaneamente ne esercitava le funzioni, Michele Paris e Nicola Ricciardi.
113)- 10 maggio 1820
voti del Decurionato per il ritorno dei Domenicani nel Convento di Santa Maria della Vigna.
Il Sindaco propone di far presente all'Intendente della Provincia il bisogno che è nella nostra Patria del riaprimento dell'Ordine Religioso degli Domenicani perché possa impetrare S.M. (D.G). e rendersi mediatore a far conoscere i mezzi come può riaprirsi un Santuario sì celebre nell'epoca dei nostri tempi.
Premesso che era un motivo di dolore il rammentare le perdite che fece la nostra Patria al cadere la Famiglia dei Domenicani qui sistente con decreto di soppressione in Gennaio 1808, continua nel ricordare che eravamo superbi di quella corporazione regolare e del loro esempio, monumenti preziosi della Religione e della pietà dei nostri Padri.
Io posso dirvi o Signori che la loro pietà verso Dio, la loro carità verso i poveri e la loro fedeltà verso il nostro Re Ferdinando, anche durante l'occupazione militare meritano elogio da tutti coloro che amano la Religione, la virtù e lo Stato.
Già la nostra Patria fu felice in ottenere nell'istesso anno della loro soppressione che gli ex Domenicani restassero tra noi, e nel loro locale, da semplici Preti, e così vi convissero e vi convivono ancora in questo novello Stato.
O Signori voi ben rammentate la loro costanza non è stata capace di cangiamento, la loro prudenza e la loro pietà…
Messa ai voti la proposta del Sindaco, viene deliberato di sollecitare le Autorità Superiori perché potesse ristabilirsi in Pietravairano e nel loro Convento una Famiglia Domenicana costituita da almeno sei Padri, così come era prima della soppressione, alla quale si sarebbero assegnate: 1)- le rendite, per un importo di 315 ducati annui, delle Cappelle Laicali della Madonna delle Grazie e del SS. Rosario, site nella Chiesa di Santa Maria della Vigna, con l'obbligo di tutti i legati non escluso quello delle messe festive da celebrarsi nella Chiesetta della Madonna delle Grazie sotto dell'Ospedale; 2)- 50 ducati all'anno quale contributo del Comune; 3)- la conduzione della scuola pubblica con lo sipendio annuo di 50,50 ducati.
114)- 19 luglio 1820
nomina di un chirurgo provvisorio della condotta medica e di un guardaboschi.
Si delibera di nominare Ferdinando Cerbo chirurgo condotto provvisorio ed Emanuele Ricciardi guardaboschi in sostituzione, rispettivamente di Vincenzo Bilotti e di Francescantonio Montanaro.
115)- 22 agosto 1820
nomina del chirurgo della condotta medica.
Poiché dagli Organi di controllo era stata ritenuta inammissibile la nomina provvisoria di un sostituto del medico Vincenzo Bilotti, si delibera di nominare in sua sostituzione Ferdinando di Cerbo con l'obbligo di visitare due volte al giorno gli ammalati, compresi i forestieri domiciliati in Pietravairano, nonchè i contadini che abitavano nel territorio comunale, essendo questa la consuetudine antica del Comune.
116)- 10 settembre 1820
ricorso del venditore del sale avverso la riduzione del suo profitto.
Premesso che Giuliano Bianco, venditore del sale, riceveva per ogni cantaro venduto 10 carlini dall'Amministrazione dei Dazii Indiretti per il trasporto, sfondecatura, sfreddo, carricatura del sale ed anco per suo profitto, che essendo ribassato dal mese di luglio il prezzo del sale anche l'Amminiustrazione aveva ridotto alla metà, cioè a 50 grana, il diritto di vendita per ogni cantaro suscitando le lagnanze del Bianco che riteneva alquanto gravosa la diminuzione operata dall'Amministrazione, si ritiene che l'Amministrazione de' sali debba continuare a dare 10 carlini per ogni cantaro, perché giusto sulla base delle seguenti considerazioni: 1)- che nella vendita del sale vi era sempre un calo, in danno del venditore, di due rotoli; 2)- che il Bianco pagava al magazzino di Capua per ogni cantaro di sale 3 grana di sfondicatura ed altre 2 grana per la carricatura; 3)- che, infine, dedotte tutte le spese restava al venditore un profitto di appena 23 grana che non poteva essere ulteriormente ridotto.
117)- 30 settembre 1820
incremento del fondo per le spese impreviste; privativa dello scannaggio.
Si delibera un aumento di 100 ducati, prelevati dal deposito per la costruzione del Camposanto, del fondo delle spese impreviste ove si erano registrate uscite per 174,58 ducati, al fine di far fronte alle spese urgenti del Comune e per soccorrere le famiglie dei soldati congedati che andavano a raggiungere le Bandiere Nazionali per sostenere la Indipendenza e la Legittimità della Dinastia del nostro re Ferdinando.
Si delibera, inoltre di stabilire la privativa dello scannaggio con l'obbligo per l'aggiudicatario: 1)- di tenere aperti due macelli a maggior comodo dei cittadini e di vendere montoni, agnelli e capretti a 13 grana al rotolo e capre, caproni e pecore a 12 grana, compreso sempre nel prezzo una grana per l'imposta; 2)- di vendere a prezzo di accisa nel giorno di Pasqua, nella prima Domenica del mese e nella festività di Sant'Eraclio, di Santa Maria e della Madonna di Loreto carne vaccina non incidentata e nè ammalata con la sanzione, per il contravventore, della multa di 30 ducati a favore del Comune; 3)- di vendere, dal 17 novembre a Carnevale, la carne di maiale, unitamente a quella di capretto e di montone, al prezzo dell'accisa del Comune di Roccamonfina tranne gli ultimi due giorni di Carnevale che giusta la consuetudine del paese sarà senza accisa.
118)- 19 novembre 1820
nomina dei Deputati di alloggio e per i viveri e foraggi in previsione dell'arrivo di soldati.
Poiché alle ore quattro della notte del 18 novembre era pervenuta una lettera del Comando Generale della Prima Divisione con la quale si preannunziava l'arrivo dei soldati, si delibera di nominare deputati d'alloggio Eraclio Marrocco e (........) e deputati per i viveri e foraggi Francesco Caggiano e Giovanni Acquaro.
119)- [….] novembre 1820
ulteriore finanziamento per la costruzione del Camposanto; attribuzione di un contributo per le somministrazioni effettuate a favore delle Truppe Austriache nel 1815.
Per non gravare di nuovi dazi il Comune, per realizzare la somma di 488 ducati che ancora occorreva per ultimare la costruzione del Camposanto, si delibera di aggiungerla alla rendita assegnata nello stato variabile del 1820 portando quest'ultima a 2032 ducati invece dei 1454 ducati come già deliberato in precedenza.
In relazione ai 936,74 ducati, assegnati al Comune di Pietravairano dall'apposita Commissione Liquidatrice in sede di ripartizione dei contributi erogati per il servizio dei viveri e foraggi somministrati alle truppe Austriache nei mesi di maggio e giugno del 1815, si riserva di comunicare l'elenco dei creditori.
120)- 27 dicembre 1820
nomina della Commissione per la gestione delle offerte volontarie pro Legione.
Si nomina la Commissione incaricata della gestione delle offerte volontarie pro Legione nelle persone di Gabriele Rossi, Raffaele di Robbio e Nicola Ricciardi e per Eraclio Marrocco, quale Depositario, il quale per la sua infermità è autorizzato a servirsi del figlio Francesco unicamente per la riscossione delle offerte.
121)- 21 febbraio 1821
sull'affitto della panatica; arrivo a Pietravairano e San Felice di due Battaglioni di militari.
Si invita il Decurionato a deliberare modalità e condizioni di una concessione pubblica per produrre e vendere il pane dal momento che la decisione presa nella riunione del 4 settembre 1820 di aprire due forni era rimasta senza effetto e nessuno aveva risposto ai relativi bandi essendo più conveniente per tutti produrre il pane senza dover sottostare ad obbligo alcuno, e si delibera la nomina di Pascale Lombardo e Damiano de Felice a Deputati di foraggio e viveri e Francesco Marrocco e Francesco Caggiano a Deputati di viveri e Vincenzo Massarotti e Michele Paris a Deputati di alloggio in occasione della venuta a Pietravairano e San Felice, il prossimo 25 febbraio, di due Battaglioni di soldati del Principato Citra, e si dispone che i due tenenti fossero alloggiati nel Monastero degli ex Domenicani non essendo adatte le abitazioni di Gabriele Rossi e di Raffaele Robbio.
Si delibera, infine, di chiedere all'Intendente della Provincia se i militari dovessero dimorare presso i privati cittadini dal momento che nel Comune mancavano pubblici alloggi.

(fine VI parte)

Renato Cifonelli
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 3 Maggio)