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La vita amministrativa a Pietravairano tra il 1810 e 1829

attraverso le deliberazioni del Decurionato(*) (V parte)
 
(*) La presente pubblicazione fa parte di un progetto relativo ad una ricerca sulla vita amministrativa a Pietravairano dal 1810 all'Unità d'Italia.
 

96)- 6 novembre 1818
costruzione di una calcara alle falde di Monte San Pietro.
In mancanza di altra località idonea, si delibera di costruire una calcara, come per il passato, alle falde della Montagna demaniale di San Pietro utilizzando il taglio di tronchi, sterpi e virgulti con il vantaggio che, togliendo questi ingombri dal suolo, cresceva l'erba e la fida degli animali si poteva affittare con maggiore profitto.
97)- 24 novembre 1818
esposto di Salvatore Bilotti per il dazio sulla macinatura del grano e del granone.
Premesso che il gabellota Nicola Ricciardi, con atto per notaio Gabriele Rossi, aveva avuto dal Comune l'affitto del dazio di una grana per ogni tomolo in sù di grano o di granone che si portava a macinare in quanto dal tomolo in basso non si esigeva nulla per venire incontro ai cittadini più poveri, si rigetta l'esposto di Salvatore Bilotti significando che il dazio in questione era calcolato a misura e non a peso per cui il calo del prodotto macinato era del tutto ininfluente ai fini della tassazione che, peraltro, doveva avvenire prima della molitura per evitarsi le frodi ed i disturbi trà cittadini.
98)- 29 gennaio 1819
sulle Cese nel bosco della Verdesca.
Con Ordinanza dell'8 aprile 1812 era stato proibito di aprire nuove Cese nel Bosco della Verdesca, sottoposto a promiscuo tra i Comuni di Vairano e di Pietravairano, oltre a quelle antiche che insistevano su di una superficie di 40 moggia e si era stabilito, altresì, che i proprietari di queste Cese fossero obbligati al pagamento della sola imposta fondiaria e non già di un canone.
Poiché, in violazione della legge, erano state create altre Cese per una superficie di 150 moggia con le quali , in particolare, si erano privati i cittadini del godimento degli usi civici e si era impedito il pascolo dell'erba agreste anche nel rimanente bosco, il cui accesso risultava ostruito dalle cesine che da maggio ad agosto erano ricche di prodotti agricoli, si delibera di opporsi alle nuove Cese che dovevano essere abbandonate per favorire il ritorno del bosco.
99)- 3 marzo 1819
istanze di Nicola Bilotti e di Francesco Caggiano.
Si delibera di accordare la somma di 12 ducati a Nicola Bilotti, Affittatore della gabella sul consumo del grano, del granone e del vino, per non aver potuto riscuotere interamente nel primo trimestre dell'anno passato l'affitto dovutogli e si rigetta la richiesta di Francesco Caggiano, tendente ad ottenere la restituzione della somma di 50 ducati che assumeva di aver dato in prestito al Sindaco in occasione dell'acquartieramento delle Truppe Imperiali Austriache del 1815, in quanto da un ricevo dell'ex Sindaco risultava che il danaro era stato dato a titolo di contribuzione (14).
100)- 10 aprile 1819
copertura del posto vacante di Conciliatore.
Non è approvata la proposta relativa alla terna degli eleggibili alla carica di Conciliatore del Comune di Pietravairano rimasta vacante per la morte di Giuseppe di Robbio (15).
101)- 10 aprile 1819
finanziamento delle riparazioni da effettuare nella Chiesa Madre.
Dovendosi provvedere a reperire il danaro necessario per alcune riparazioni urgenti da effettuare nella Chiesa Madre, si delibera di utilizzare a tale scopo la somma di 30 ducati preventivata in Bilancio per il Predicatore Quaresimale ma non utilizzata in quanto le prediche erano state tenute dai Parroci non senza far presente che essendo stata tale somma destinata per uso del Culto ben poteva essere impiegata per un urgente intervento di riparazioni nella Chiesa di Sant'Eraclio.
102)- 25 maggio 1819
nomina del chirugo della Condotta medica comunale.
Si delibera la nomina a chirugo della Condotta medica di Pietravairano del Dott. Ferdinando Cerbo in sostituzione del defunto Francesco Marcone.
103)- 30 giugno 1819
esposto di Luigi Marrocco; nomina della Commissione amministrativa del Monte Frumentario.
A seguito di un esposto di Luigi Marrocco, Affittatore dello scannaggio, si delibera la chiusura dello scannaggio aperto in località Mortito da Giovanbattista Castellone che, nonostante l'asserita appartenenza territoriale ad altro Comune, vendeva, invece, tutta la sua carne soltanto ai cittadini di Pietravairano con notevole danno economico per il Marrocco, e si provvede alla nomina della Commissione amministrativa del Monte Frumentario in persona di Carlo Palumbo e Michele Paris.
104)- 20 luglio 1819
restituzione di un prestito a Francesco Caggiano.
Si delibera di prelevare dal fondo per l'accomodo delle strade esterne (132 ducati in dotazione), la somma di 50 ducati che Francesco Caggiano graziosamente improntò per i bisogni urgenti delle Truppe Austriache Imperiali nell'anno 1815.
105) 11 agosto 1819
definizione del tracciato della strada tra Pietravairano e la via consolare degli Abbruzzi.
Previo sopralluogo di alcuni Decurioni con il funzionario incaricato dall'Intendente della Provincia, si delibera, tra l'altro, il tracciato della strada tra Pietravairano e la via consolare degli Abbruzzi preferendo quello più breve, comodo e meno dispendioso evitando le zone tortuose e le cupe.
106)- 20 ottobre 1819
finanziamento per la costruzione del Camposanto.
Premesso che le entrate patrimoniali del Comune, provenienti dalla rendita dell'erba agreste e dalla privativa del macello dal distretto di Sant'Angelo e Ravescanina e di Baia avevano subito una notevole diminuzione e che doveva provvedersi alla costruzione del Camposanto per la quale era prevista la spesa di 1237 ducati, dei quali erano disponibili soltanto 376 ducati, si delibera di prorogare per due anni la Gabella della molitura di due grana per un tomolo di grano e di una grana per un tomolo di granone, quella sul vino di cinque grana a barile, la gabella di grana due per ogni soma di ortaggi e di frutta immessi sul mercato locale dai venditori forestieri, di grana cinque per il posto occupato nel mercato domenicale e nelle fiere dai venditori forestieri di calze, biscotti, ceste etc., di grana dieci e di grana venti per i venditori forestieri di teleria, bisciotteria, panni intervenuti, rispettivamente, al mercato settimanale e alle varie fiere dell'anno.
Poiché oltre a queste Gabelle, per le quali si prevedeva un gettito complessivo di 450 ducati, non era possibile imporre altre tasse ad un popolo ammiserito, si delibera di fissare entro il 1821 il termine per l'ultimazione del Camposanto.
107)- 4 febbraio 1820
usurpazione di un fondo demaniale sulla riva sinistra del Volturno; richiesta di pensione da parte del medico condotto Vincenzo Bilotti.
Si delibera di opporsi alla pretesa di Nicola Mancini di Raviscanina di attribuirsi la proprietà di un fondo demaniale del Comune di Pietravairano ubicato sulla riva sinistra del fiume Volturno e di rigettare l'istanza del medico condotto Vincenzo Bilotti di ottenere un vitalizio per i venti anni di servizio nella Condotta medica di Pietravairano e si dispone di attribuire, per tutto il periodo della sua malattia, lo stipendio da medico ad un sostituto sino a quando il Bilotti, cessata l'infermità, non avesse ripreso l'attività di medico condotto.
108)- 8 marzo 1820
ricognizione degli usi civici.
In riscontro ad una richiesta dell'Intendente della Provincia, si comunica che i cittadini di Pietravairano possedevano, in particolare, gli usi civici di legnare, acquare, pascere, cofinare nel demanio comunale denominato Verdesca appartenente al Comune di Vairano e quelli di pascere e legnare nel bosco ex feudale denominato la Petrosa e Campandoli con il pagamento, però, di quattro carlini annui a famiglia.
109)- 20 marzo 1820
incremento del fondo per la costruzione del Camposanto.
Premesso che si doveva incrementare di 506,90 ducati il fondo per la costruzione del Camposanto, che il dazio sul vino di 15 carlini a barile non avrebbe fatto introitare detta somma perché, per la scarsità della vendemmia, l'imposta avrebbe gravato su pochi proprietari, si delibera di distribuirsi e gravarsi li docati 506,90 su tutti i consumatori fatta eccezione per i ragazzi e le ragazze di età inferiore ad 11 anni e gli indigenti che risultavano iscritti nel ruolo della fondiaria per una rendita imponibile maggiore di 10 carlini.
110)- 3 aprile 1820
pagamento della fondiaria per l'ex Convento di San Pasquale.
Si delibera di prelevare dal fondo per le spese impreviste la somma di ducati 5,77 per il pagamento della fondiaria relativa all'ex Convento di San Pasquale per l'anno 1816.
(fine V parte)

NOTE
14. Per la definizione della vertenza con il Caggiano, si veda il verbale sub n. 104.
15. La terna proposta era la seguente: 1)- Domenico Ricciardi di anni 45, proprietario, con 340 ducati di contributo fondiario ; 2)- Vincenzo di Scorpio, Dottore in legge, di anni 62, con 118 ducati di contributo fondiario; 3)- Gabriele Rossi, notaio, di anni 48, con 220 ducati di contributo fondiario.

Renato Cifonelli
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 2 Febbraio)