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La vita amministrativa a Pietravairano tra il 1810 e 1829

attraverso le deliberazioni del Decurionato(*) (III parte)
 
(*) La presente pubblicazione fa parte di un progetto relativo ad una ricerca sulla vita amministrativa a Pietravairano dal 1810 all'Unità d'Italia.
 

53)- 7 febbraio 1814
abolizione della tassa sugli animali.
Si delibera di abolire la tassa sugli animali che pascolavano sul territorio comunale soprattutto perché gravosa a la cittadinanza ….. che in questi tempi sì calamitosi manca di pane…
54)- 6 marzo 1814
nomina di due deputati per l'esame del Conto Morale dell'ex Sindaco; vertenza con il Marchese Grimaldi davanti al Consiglio d'Intendenza.
Si delibera la nomina di Gabriele Rossi e Francesco Antonio Montanaro per provvedere al controllo della gestione dell'ex Sindaco Francesco Marcone, e di Raffaele di Robbio, persona molto esperta, per rappresentare il Comune nella vertenza con il Marchese Grimaldi che veniva in discussione davanti al Consiglio d'Intendenza.
55)- 13 aprile 1814
nomina della Commissione comunale per l'amministrazione dei Luoghi Pii Laicali; nomina di un coadiutore del Cassiere Comunale; rilevazione degli animali condotti al pascolo su i terreni comunali.
Si delibera di nominare Raffaele di Robbio, Lorenzo Rossi ed il canonico di Agnenica, persone morali, abili e idonee, per la gestione dei Luoghi Pii Laicali di Pietravairano, già amministrati dalla Commissione di Pubblica Beneficenza di Teano, e Domenico Iasimone quale coadiutore del Cassiere Comunale, con il compenso annuo di lire 220, al fine di agevolarela esazzione delle rendite comunali che ora si sono rese intrigatissime per l'aggiunzione di tanti canoni sulli fondi demaniali nuovamente acquistati da questo Comune.
Poiché, infine, l'Intendente della Provincia aveva inserito tra le entrate del bilancio di previsione (Budietto) lire 660 da ricavarsi dalla fida degli animali che profittono del pascolo, si delibera di incaricare Nicola Rossi e Francesco Iacobucci a prov-vedere alla conta di questi animali.
56)- 4 luglio 1814
costruzione della strada da Sant'Antonio abate fino al Regio Cammino degli Abbruzzi e della diramazione alla piazza di Sant'Eraclio.
A fronte della proposta di costruire una strada, lunga circa tre miglia e mezzo e dal costo di lire 22.000, conducente dalla Taverna ex Baronale e da questa alla pubblica piazza denominata S. Eraclio fino al Regio Cammino degli Abbruzzi, si delibera:
a)- la realizzazione di una strada principiante dal luogo detto S. Antonio Abate fino al Regio cammino degli Abbruzzi finanziandola con l'imposizione delle seguenti imposte da dare in affitto all'incanto: 1)- 11 centesimi per ogni tomolo di derrate di qualunque specie che si estraggono tanto da forastieri che dagli individui di questo Comune per causa di commercio; 2)- 4 centesimi per ogni animale piccolo caprino, pecorino e porcino, 88 centesimi per ciascuno animale vaccino, cavallino, giumentico, 44 centesimi per ogni animale sumarico, venduto in Pietravairano ed in San Felice, a carico sempre dell'acquirente; 3)- 2 lire e 64 centesimi per ogni soma di vino che si vende in questo tenimento tanto da cittadini che da forastieri; 4)- 4 centesimi per ogni rotolo di carne che si vende o nel macello pubblico o nelle case particolari da pagarsi da respettivi compratori; 5)- 8 centesimi ed 8 decimi per ogni soma di verdura o frutta che viene a vendersi in questo tenimento; 6)- 22 centesimo per ogni luogo o banco che viene ad occuparsi né giorni festivi da' forastieri che vengono a vendere merci e 88 centesimi per ogni venditore di panni, seterie e telerie che viene a vendere ne' stessi giorni; 7)- 88 centesimi per ciascuno venditore di scarpe, cappelli, panni cuciti, formaggi e biscotti; 8)- 3 lire e 50 centesimi per ogni venditore di panni, telerie, seterie ed argentieri solo nei tre giorni di fiera, che qui si fanno, cioè il primo ed otto del mese di settembre e nella seconda domenica di ottobre.
Relativamente alla strada in questione ci si riserva di interpellare un ingegnere per conoscere se fosse stato meglio restringersi le acque del Rivozzo nell'antico alveo oppure farle rimanere nella pubblica strada ove ora hanno sboccato e far costruire la nuova strada per i terreni finitimi de' particolari ed in caso che così debba farsi l'alveo antico del Rivozzo, occupato da patronali adiacenti, debba da' medesimi pagarsi mediante l'estimo da farsi da due Periti, giacchè il Comune deve intennizzare i proprietari de' fondi finitimi per l'occupazione che viene a fare del terreno bisognante per detta strada.
b)- la costruzione dell'altro braccio di strada che deve terminarsi alla piazza denominata di S. Eraclio facendo ricorso ai fondi del Comune preventivati in bilancio ed alla somma di lire 1.200 che avrebbe dovuto versare il Marchese Grimaldi per i vantaggi che ne ricaverebbe la Taverna ed il magazzino che possiede su detta strada.
57)- 12 agosto 1814
annullamento della deliberazione del Consiglio d'Intendenza di Terra di Lavoro relativamente al pascolo nei boschi di San Felice.
Premesso che il Consiglio d'Intendenza, nel giudizio intentato dall'ex Barone Luigi Grimaldi, aveva abolito ogni pagamento per la fida delle erbe nei Boschi di San Felice e che, invece, il Consiglio di Stato con suo provvedimento del mese di giugno c.a., ritenuta l'incompetenza del Consiglio di Intendenza, aveva rinviato le parti davanti ai Tribunali ordinari, si delibera di insistere per l'abolizione della fida e di pagare le spese del nuovo giudizio con il fondo de' superi dell'anno passato.
Nella fattispecie, il Consiglio di Stato (Sessione del 10 giugno 1814) aveva ritenuto che il Consiglio d'Intendenza, permettendo ai cittadini di San Felice e di Pietravairano l'uso del pascolo nei boschi di San Felice, appartenenti al Marchese Luigi Grimaldi, senza la solita prestazione della fida, aveva sottoposto ad una servitù un fondo privato decidendo, pertanto, su di una questione di proprietà che per le leggi in vigore era di competenza esclusiva dell'Autorità Giudiziaria (13).
58)- 22 agosto 1814
abolizione della tassa sugli animali condotti al pascolo nei fondi demaniali.
Si delibera di non esigere il dazio sugli animali che pascolano nei terreni comunali potendosi supplire alla mancata entrata di lire 600 con il supero di cassa nel corrente esercizio e, a mò di esempio, si cita il caso dell'affitto della bottega lorda che a fronte di un preventivato introito di lire 440 ha reso invece un incasso di lire 1.100.
59)- 5 settembre 1814
nomina dei nuovi Amministratori: approvazione delle liste degli eleggibili.
A seguito delle votazioni si approvano le liste degli eleggibili alle cariche amministrative: a)- per la carica di Sindaco: Raffaele di Robbio, Vincenzo di Scorpio, ed Eraclio Marrocco; b)- per gli Eletti Politici: Giuseppe di Robbio, Giovanbattista Massarotti e Gabriele Rossi; c)- per i sostituti del Sindaco: Giuliano Bianco, Nicola Rossi e Michele Paris.
Per la nomina ad Eletto di San Felice vengono proposti: Nicola Pavone, Giovanni di Fusco e Nicola Torti.
60)- 15 settembre 1814
formazione della terna per la nomina del Cassiere Comunale.
Poiché il Cassiere comunale aveva esercitato la carica dal 1810 si rende necessario provvedere alla sua sostituzione ed a tal fine si propone la seguente Terna di persone idonee: Domenico Riccardi, Francesco Marcone ed Antonio Iacobucci.
61)- 2 dicembre 1814
nomina delle Guardie Rurali; istanza di Baldassarre Vincenzo: accomodo di strade e di ponti.
Si designano, per l'incarico di Guardie Rurali ai fini del rilascio delle relative Patenti da parte del Capo della Provincia, Paolo d'Antonellis Russo e Francesco del Sesto, persone di buona condotta e morali e si autorizza Vincenzo Baldassarre a costruire un passetto, appoggiandolo sul muro comunale che restringeva la strada pubblica che da Porta S. Andrea conduceva alla Svolta, per accedere ai locali che aveva acquistato da Vito Vessella per farne un magazzino de' generi e delle merci, con l'obbligo di rinforzare a sue spese il tratto di muro interessato da sotto sino alla sommità.
Infine, preso atto che si era abbandonato il progetto di costruire una nuova strada fino al Regio Cammino degli Abbruzzi, si delibera di destinare il supero di bilancio di 300 ducati per accomodare strade e ponti e, precisamente, si assegnano 100 ducati per la strada di Sant'Eraclio fino al basso,100 ducati per le strade di San Sebastiano e di San Michele ed altri 100 ducati, infine, per la strada detta del Rivozzo che conduceva a Santa Lucia con espressa avvertenza di non eccedere i fondi assegnati ma anzi, nel caso di somme residuali, le stesse dovevano essere utilizzate per l'accomodo dei Ponti denominati della Cappella e della Petrosa.
62)- 3 gennaio 1815
mercato domenicale nel Comune di Tora; formazione della terna per la nomina di un Supplente del Giudicato di Pace del Circondario: nomina di due Deputati per le necessità dei militari presenti nel Comune e di altrettanti per il controllo della gestione dell'ex Sindaco.
Si esprime parere negativo sulla richiesta dell'Intendente della Provincia di poter autorizzare il Comune di Tora ad aprire un mercato nella giornata della Domenica perché avrebbe avuto conseguenze dannose per quello che già si teneva in Pietravairano di domenica e con grande concorso di venditori che verrebbero in tutto o in parte a dileguarsi con l'apertura di altro mercato in un paese non molto distante; per la nomina del Supplente del Giudicato di Pace del Circondario, rimasto vacante per il decesso del titolare, si delibera la seguente Terna di soggetti, possidenti e favorevoli al Governo, idonei ad esercitare la funzione giudiziaria: 1)- Francesco Casilli di anni 43 da Teano; 2)- Vincenzo di Scorpio di anni 57 di Pietravairano; 3)- Vincenzo Massarotti di anni 30 di Pietravairano.
Si delibera, inoltre di incaricare Michele Paris e Carlo Palumbo per provvedere alle necessità dei militari che spesso si acquartieravano in Pietravairano, e di nominare Eraclio di Robbio e Francesco Antonio Montanaro per il controllo dei Conti dell'ex Sindaco.
63)- 15 marzo 1815
affitto della Panatica; Eletto di San Felice; nomina del chirurgo condottato di San Felice.
Si delibera di autorizzare il funzionamento di due forni da assegnarsi con subaste per isfuggire l'angherie di un fornaio e gli'imbrogli di molti; su ricorso di Felice Palumbo, che era stato Eletto di San Felice da cinque anni, si delibera nuovamente, riproponendo la stessa Terna (Nicola Pavone, Giovanni di Fusco e Nicola Tartaglione) già indicata in precedenza non essendovi in quel borgo altri eleggibili e, in accoglimento di una petizione popolare, si assegna a San Felice come chirurgo condottato Giovan Battista Massarotti.
64)- 16 aprile 1815
sistemazione della Chiesa di San Felice.
Premesso che per riattare la Chiesa di San Felice occorrevano 260 ducati, come da perizia eseguita dai mastri Raffaele Macaruso ed Angelantonio Rossi, e la popolazione locale aveva offerto soltanto 26 ducati, si delibera di eseguire i lavori in due anni in modo da raggiungere con le oblazioni dei fedeli la somma di 60 ducati rimanendo a carico dell'Amministrazione comunale soltanto la somma di 200 ducati che poteva rendersi più facilmente disponibile nel biennio.
65)- 9 maggio 1815
sosta della Cavalleria Reale alla Taverna di Caianello e a quella del Pagliarone: rifornimento di viveri e generi di prima necessità e nomina di due incaricati.
Premesso che a seguito della sosta di due reparti della Cavalleria Reale alla Taverna di Caianello e a quella del Pagliarone, era pervenuta richiesta dal Comando della truppa in Caianello di fornire senza indugio 1000 razioni di pane, di vino, di prigiotto, di cacio e di biada che vennero consegnate alle cinque del mattino dall'incaricato Michele Paris.
Erano ancora in corso le requisizioni che dal Comando della truppa, accampata al Pagliarone, era pervenuta altra richiesta di pane, vino e di quanto altro necessario per il sostentamento dei soldati; anche questa richiesta era stata prontamente soddisfatta. La necessità di assicurare il necessario alle truppe nazionali in uno alla situazione miserevole della popolazione messa in evidenza dalle due requisizioni inducono a deliberare l'utilizzazione, in caso di nuove richieste, del residuo dell'esercizio del 1814.
Si delibera, infine, di procedere alla nomina, in persona di Vincenzo Massarotti e Francesco Marcone, di due incaricati per acquisire e somministrare gli alimenti ed altre necessità ai militari di passaggio.
66)- 17 giugno 1815
contribuzione in generi e foraggi per le Truppe Imperiali Austriache acquartierate in Teano.
Premesso che la Commissione di Teano per la sussistenza alle Truppe Imperiali Austriache ivi acquartierate aveva fatto pervenire la richiesta di 200 tomoli di grano, 400 tomoli di biada e di quattro pezzi di vaccine dal peso di due cantaia e mezzo l'una, si propone di somministrare nell'immediato la metà di quanto richiesto provvedendo in seguito per l'altra metà anche in previsione dell'approssimarsi della stagione del raccolto.
Poiché i cittadini, a causa dalle precedenti contribuzioni non erano in grado di dare il loro apporto, si delibera di acquistare quanto necessario ricorrendo ad un prestito forzoso tra gli cittadini più commerciati e facoltosi di cui all'elenco che segue: 1)- Marchese Luigi Grimaldi, 150 ducati; 2)- Domenico Riccardi, 60 ducati;3)- Benedetto Massarotti, 60 ducati; 4)- Giuseppe di Robbio, 60 ducati; 5)- fratelli Domenico ed Eraclio Marrocco, 30 ducati; 6)- Francesco Marrocco, 30 ducati; 7)- Antonio Basso, 40 ducati; 8)- Salvatore Bilotti, 60 ducati; 9)- Francesco Caggiano, 60 ducati; 10)- Carlo d'Agnenica ed il fratello, arciprete Don Alessandro, 40 ducati; 11)- Angelo Iasimone, 30 ducati.
Ai fini della restituzione del prestito, in uno agli interessi al 10%, si delibera di imporre le seguenti tasse da concedere in appalto al migliore offerente: un grano a rotolo sulla carne e a coppa di olio, due grani su ogni salmaggio di verdure o frutta che vengono a vendersi, un carlino per ogni posto di merci o panni, grani tre per ogni tomolo di generi di qualunque specie di derrate.
67)- 25 giugno 1815
nomina della Commissione comunale per le sussistenze militari.
Dovendosi procedere alla nomina della Commissione comunale, costituita dal Sindaco pro tempore e da quattro primarj ed onesti proprietari, incaricata di provvedere al sostentamento delle truppe militari acquartierate nel proprio Comune od altrove, si propongono quali membri: Domenico Riccardi, Benedetto Massarotti, Giuseppe di Robbio e Vincenzo di Scorpio.
68)- 17 settembre 1815
nomina dei nuovi Amministratori: approvazione delle liste degli eleggibili.
Ai fini della nomina dei nuovi Uffiziali Municipali acciò possano i medesimi trovarsi istallati al primo del venturo Gennaio, si approvano le liste degli eleggibili: a)- per la carica di Sindaco: Vincenzo di Scorpio, Benedetto Massarotti e Vincenzo Massarotti; b)- per gli Eletti Politici: Lorenzo Rossi, Ferdinando di Cerbo e Carlo Palumbo; c)- per i sostituti del Sindaco: Francesco Marcone, Giuliano Bianco e Francesco Antonio Montanaro.
Per la nomina ad Eletto di San Felice vengono proposti: Tommaso Caruolo, Giovanni di Fusco e Nicola Tartaglione.
69)- 21 novembre 1815
terna per la sostituzione del Supplente del Giudicato di Pace del Circondario.
Si delibera, in sostituzione di Vincenzo Geremia che aveva rinunziato alla carica di Supplente del Giudicato di Pace di Teano, la seguente Terna di soggetti idonei: Francesco Casillo, Carlo Iannazzo e Girolamo Nobile, tutti della città di Teano.
70)- 27 novembre 1815
ricorso del medico condotto Vincenzo Bilotti per arretrati ed un aumento dell'onorario.
Poiché il medico condotto Vincenzo Bilotti aveva reclamato il pagamento di arretrati e l'aumento del suo onorario, su espressa richiesta dell'Intendente della Provincia si provvede ad accompagnare la deliberazione assunta con una dettagliata relazione dalla quale si apprende che nel 1776 la Regia Camera aveva concesso l'onorario di 80 ducati ad medico ordinario Michelangelo d'Agnenica e 20 ducati al medico straordinario Vincenzo Bilotti; che nel 1802, a seguito della morte del d'Agnenica, il Bilotti pretese di subentrare al suo posto e di aumentare il suo onorario a 300 ducati ma il pubblico Parlamento tenuto il 24 novembre dello stesso anno, pur dando atto al medico delle sue capacità e del sito infelice di questo Comune che rende laborioso il camminarci, lo aveva fissato in 200 ducati che la Regia Camera, in sede di controllo nel 1805, aveva ridotto a 120 ducati al che il Bilotti aveva fatto seguire il suo rifiuto di visitare due volte al giorno sino alla loro guarigione i cittadini infermi.
A seguito del Parlamento del 17 novembre 1805 il Bilotti vedendosi alle strette, con atto del Notaio Ferdinando de Bottis del mese di dicembre s.a, accettava di medicare due volte al giorno gli ammalati con l'onorario di 120 ducati annui, si obbligava, in caso di suo impedimento, di farli visitare da un altro medico a suo proprio conto. Poiché una legge del 1809 fissava il compenso dei medici condotti a 72 ducati annui per i Comuni inferiori a 3000 abitanti, l'Amministrazione aveva provveduto a ridurre a tale somma l'onorario del Bilotti in quanto Pietravairano contava appena 2300 residenti.
A conclusione della relazione si evidenziava non solo che lo stipendio al medico Bilotti di annui ducati 72, fissato dalla Legge e da lui accettato dal 1811 senza alcuna protesta, fu un giusto salario e non un acconto delle sue fatighe e quindi non doversi accordare gli pretesi arretrati come effimeri ma anche il fatto che per il numero degli abitanti, per la situazione disaggiosa del paese e per l'estensione dell'abitato, lo onorario annuo di 72 ducati non rappresentava un compenso giusto di un medico che voglia servire questo Comune a forza di visitare due volte al giorno gli infermi sino alla loro guarigione e, pertanto, si delibera di aumentare la spesa per la condotta medica di complessivi 120 ducati, assegnandone 80 al Bilotti e 40 agli altri due giovani medici, Giovanbattista Massarotti e Ferdinando di Cerbo, che lo coadiuvavano nel suo lavoro in quanto per motivi di età (66 anni) non era in grado di poter adempiere compiutamente ai suoi doveri, con l'obbligo per tutti di servire indestintamente e solidalmente questa cittadinanza, tanto cittadini quanto che siano forestieri abbitanti, esclusi quei cittadini che abitano nelle massarie altrui, e di fissare il rinnovo della condotta medica nel mese di dicembre di ogni anno.
71)- 21 gennaio 1816
ruolo suppletivo per il Mulino a Selva del Marchese Grimaldi;pagamento di arretrati alla Balia degli Esposti.
In accoglimento del ricorso prodotto dal Marchese Grimaldi avverso un ruolo suppletivo per il Molino a Selva, se ne riduce l'importo da 800 a 500 ducati e, tenuto conto che, per il mantenimento degli esposti, il Sindaco ed i Decurioni sono autorizzati a prelevare le somme dovute alle madri su qualunque articolo del bilancio, si delibera il pagamento alla balia Rosa Maciocia per otto mesi di paga arretrata (aprile/novembre 1815) della somma di 16 ducati e se ne autorizza il prelevamento dal discarico di 55 ducati sull'imposta fondiaria dell'anno passato ottenuto a seguito di reclamo del Sindaco.
72)- 7 febbraio 1816
nomina di un Brigadiere Guardaboschi e di una Guardia Rurale.
Si delibera la nomina di un Brigadiere Guardaboschi e di una Guardia Rurale scribente in persona, rispettivamente, di Vincenzo Massarotti e di Paolo d'Antonellis concorrendo in essi i requisiti prescritti.

(fine III parte)

NOTE

13. Parere del Consiglio di Stato per annullare la deliberazione del Consiglio dell'Intendenza di Terra di Lavoro concedente il permesso di pascolo ne' boschi di proprietà del riclamante signor Marchese di Pietravairano in Bullettino delle leggi del Regno di Napoli, Anno 1814 - semestre II, pagg. 8/9.

Renato Cifonelli
(da Il Sidicino - Anno XVI 2019 - n. 12 Dicembre)