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Indice Renato Cifonelli
 
 

Rapporti nel XIX secolo tra la città di Teano

ed i francescani di Pietravairano
 
Il Convento di S. Maria della Vigna in Pietravairano (foto di Mimmo Feola)
 

Nello scorso mese di ottobre del 2015 è stato pubblicato un mio libro su “Padre Agostino da Limosano - Un cronista nel Convento di S. Maria della Vigna di Pietravairano”, relativo al Diario di un Padre Francescano vissuto a Pietravairano nel XIX secolo.
La pubblicazione, che si inserisce in un percorso culturale diretto ad avvicinare studiosi e cittadini alla fruibilità diretta delle fonti storiche locali, permette di accedere ad una fonte di prima mano, sia pure privata, relativa ad un periodo molto importante della nostra storia nazionale compreso tra il 1860 ed il 1865, un periodo del quale Padre Agostino ci ha conservato una testimonianza molto efficace caratterizzata, in particolare, dai contrasti tra il giovane Regno d'Italia ed il Papato e dalla presenza sul territorio del brigantaggio post-unitario.
Protagonista del Diario è la vita vissuta all'ombra del Chiostro del quattrocentesco Convento di Pietravairano, già appartenuto ai Domenicani, dove l'esistenza dei Frati scorreva serenamente tra preghiere, funzioni religiose, processioni e questue anche fuori paese come a Teano per la cerca del pane (1)
Oltre alla cerca del pane, si possono leggere nelle memorie di Padre Agostino altre testimonianze relative ai rapporti del Convento e dei monaci di Santa Maria della Vigna con la città di Teano.
Così, ad esempio, per alcuni lavori particolari, come lo spurgo delle sepolture delle Congreghe e la stagnatura degli utensili in rame della cucina, il Convento ricorreva al lavoro di artigiani di Teano, particolarmente esperti in quelle specifiche attività.
Nel 1860 (2), Mastro Felice di Nola, ramaro di fiducia del Convento, in tre giorni stagnò tutti gli utensili in rame del Convento per la solita spesa di ducati 1,80 che, nel 1864 (3), salì a ducati 2,20, poiché si è rincarato lo stagno, come annotò, rassegnato, il nostro scrupoloso cronista.
Periodicamente venivano da Teano, in numero di quattro, anche i soliti becchini (4) per ripulire le sepolture delle due Congreghe del Rosario e di quella della Madonna delle Grazie (5), il cui costo di dieci ducati era a carico dell'Amministrazione Comunale mentre una piccola spesa di sei carlini era dovuta dal Convento per la pulizia della sepoltura dei monaci situata nel Soccorpo.
Oltre alle suddette relazioni con Teano, nel Diario ne sono testimoniate altre di diversa natura come:
- la celebrazione, nella Chiesa del Convento di Santa Maria della Vigna, della chiusura del mese mariano da parte del sacerdote novello Don Luigi Boragine di Teano il cui panegirico, a parere di Padre Agostino, fu buono ma un po' lunghetto (6);
- la nomina da parte del Vescovo, Mons. D'Avanzo, di Padre Franceschino, Lettore nel Convento di Pietravairano, a maestro di filosofia nel Seminario di Teano (7), un incarico prestigioso destinato, comunque, a terminare nel mese di gennaio del 1865 per cessazione dell'attività del Seminario disposta dal Governo (8);
- l'ingiusta detenzione subita nel Carcere di Teano dal 5 al 16 maggio 1862 da Padre Pier Battista da Roccamandolfi, il quale, durante la reclusione, confessò e comunicò tutti i detenuti (9).
Nel Diario, infine, risulta che Padre Agostino, recatosi a Teano per conferire con il Monsignore Vicario, venne trattenuto per ammirare la nuova magnifica Festa di S. Paride (10).
Il Padre, che apprezzava la musica ed il bel canto, accettò di buon grado ed affidò al suo Diario un ricordo - che trascrivo integralmente - nel quale traspare tutta la sua soddisfazione per la buona  riuscita della Festa.
“ “… Ed infatti la Cattedrale nella Navata di mezzo tutta apparata. Muri e colonne all'ultimo buon gusto, pergamo e machina sull'Altare Maggiore, ben illuminata tutta a cera.
Una magnifica musica di 24 orchestrali, cioè 8 violini, 2 controbassi, ed una violoncella ed il rimanente in clarini, oboe, flauto traverso, trombe, eccetera.
Ed otto cantanti tra quali si sono distinti il Soprano, principalmente, poi il Basso e quindi il Tenore, quali ognuno ha cantato a solo con stupenda energia, dolcezza e soavità tanto nei 2 Vesperi quanto nella messa con grandiose sinfonie ed introduzioni ad ogni pezzo con parti a solo di clarino, di oboe, di flauto e di tromba. Come anche nei Vesperi, litanie e Tantum Ergo.
Una eccellente Banda Nazionale di Napoli, come anche i Musici tutti Napoletani.
La processione è stata solenne con 10 Congregazioni accompagnata dai Nazionali e da tutti i soldati residenti in Teano.
Una machina bene architettata e bene illuminata nelle due sere in fondo alla Piazza con due spari eccellenti nella processione.
E si è conclusa la Festa collo sparo di un Fuoco artificiale indicibile”.
Renato Cifonelli
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NOTE
(1) Diario, 10 febbraio 1863.
(2) Diario, 23 marzo 1860.
(3) Diario, 27 aprile 1864.
(4) Diario, 9 dicembre 1861.
(5) Diario, 4 marzo 1864.
(6) Diario, 3 giugno 1860.
(7) Diario, 12 febbraio 1864.
(8) Diario, 14 gennaio 1865.
(9) Diario 5 maggio 1862.
La mattina del 5 maggio 1862, Padre Pier Battista si trovava a Vairano con un confratello ed un terziario per raccogliere offerte per la canonizzazione di 23 Martiri Giapponesi così come era stato disposto dal Generale dell'Ordine francescano. Avevano raccolto circa  cinque  ducati  quando il Padre venne fermato dal Capitano della Guardia Nazionale che, dopo averlo interrogato sul motivo della questua, lo aveva ingiuriato, gli aveva dato uno schiaffo e subito dopo lo aveva fatto  arrestare.
(10) Diario, 26 ottobre 1861.

Renato Cifonelli
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 2 Febbraio)

Il Convento di S. Maria della Vigna in Pietravairano - l’interno della chiesa (foto di Mimmo Feola)