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Onorando la memoria...

ONORANDO LA MEMORIA, FEDELE ALLEATA della STORIA,
TEANO CUSTODISCE GELOSAMENTE LA SUA FETTA DI GLORIA
 

È forte la tentazione di partire dalla fine per domandarsi (col Manzoni): fu vera gloria? Ai lettori l'ininfluente verdetto.
Quanto a noi, scrupolosi interpreti, custodi e testimoni di tradizioni ed eventi strettamente legati all'Unità d'Italia, che proprio a Teano ha registrato il suo atto di nascita ed ha iniziato il suo incerto e difficile cammino, vogliamo offrire ai lettori l'occasione di ritornare con la memoria su alcuni passaggi e/o momenti particolarmente significativi ed gratificanti, per coloro che ne sono stati diretti o indiretti protagonisti e per quanti hanno avuto la fortuna di assistervi, come spettatori entusiasti e commossi.
A dispetto di quanto altri sostengono e rivendicano circa il "luogo di nascita dell'Unità d'Italia", noi abbiamo il piacere e l'orgoglio di ribadire, qui e ora, confortati da documenti ufficiali e ormai definitivamente consegnati alla Storia, che l'Italia Unita (di cui sono tuttora in corso le celebrazioni del 150.mo) è nata a Teano o, quanto meno, in quello che il 26 ottobre del 1860 risultava essere amministrativamente il Tenimento di Teano, in cui comunque rientravano Taverna Catena, Borgonuovo, Caianello, Vairano Patenora e il Ponte di San Nicola. Per non parlare di Caiazzo... dove sarebbe avvenuto lo storico incontro secondo una rivelazione del prof. padovano Letterio Briguglio, risalente ad una ventina d'anni fa e riportata sul Corsera del 5 giugno.
Lo spunto per una rivisitazione dei luoghi della memoria e della storia, senza indulgere al campanilismo e al riparo da qualsiasi espediente polemico, così come al netto di tentazioni autocelebrative e sentimentalismi per il brivido di gloria che Teano avverte nel suo Dna in quanto culla dell'Unità d'Italia, ci viene proprio dal contributo, sempre puntuale e brillante, del giornalista Sergio Rizzo, sul quotidiano citato. Le immagini a corredo, a parte la litografia dell'incontro di Teano, riguardano quella che molti ricordano come la "Taverna Catena" e pochissimi sanno, per esempio, che adiacente alla stessa c'era una piccola caserma dei CC - poi scomparsa- di cui fu ospite del Regime, in una cella, nientemeno Antonio Gramsci... Si tratta di immagini che rendono assolutamente irriconoscibile il luogo, oggetto di speculazioni edilizie, abusivismo, sopraelevazioni, contenziosi, ordinanze.
Noi, con l'umiltà e la semplicità di sempre, al degrado, allo stato di abbandono, alla mestizia ed allo scoramento che suscita il complesso della ex Taverna Catena, vogliamo rispondere con immagini di entusiasmo, di gioiosa coralità, di spontanea e massiccia partecipazione popolare e, soprattutto, di totale, incontenibile e memorabile slancio giovanile, anzi, più segnatamente, "scolastico". E, senza spocchia (non ce ne voglia nessuno), vogliamo in particolare riproporre un siparietto originale e inedito, targato "Scuola Elementare Statale Giuseppe Garibaldi - I Circolo Didattico - di Teano", con un piccolo esercito di scolaretti di V classe che, in rigorosa e festosa divisa garibaldina, nell'ormai lontano 2 giugno 1982 (centenario della morte dell'Eroe dei due Mondi), sfilarono e si esibirono, quasi fossero dei consumati professionisti, in località Ponte San Nicola, per le strade principali di Teano e sul grande palco di p.zza Duomo, concesso dal Sindaco M. Toscano.
Tanto per rimanere in famiglia (anagraficamente e scolasticamente parlando), tra gli animatori dell'esercito garibaldino targato "Scuola Elementare G. Garibaldi, c'erano (tra gli altri) le colleghe Angelina Toscano e Rosetta De Spirito, i colleghi Giacinto D'Angelo e Bruno Verrengia e, buon ultimo, lo scrivente "tuttofare" (selezionare cantanti, suonatori, concertare, suonare, dirigere e... metterci la faccia oltre che il nome).Va altresì ricordato il costante e fruttuoso contributo del D.D. del tempo, il compianto L. Maglione, autore, col sottoscritto, dell'ormai storico Inno intitolato "L'Incontro di Teano", eseguito dal sullodato Gruppo Vocale e Strumentale "Garibaldino" nel 1982, unitamente all'Inno Nazionale, a quello di Garibaldi e ad altri canti risorgimentali.
A corredo del presente contributo ci piace associare qualche breve "licenza musicale" e qualche foto nella quale siamo curiosi di sapere quanti "Garibaldini" oggi quarantenni... si riconosceranno.

Nello Boragine
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 7 Luglio)