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Financing Project, quanto costa morire!

 
Forse non era il caso, dopo l’apertura sul terremoto, parlare anche di cimitero e di "corsa alla tomba", ma lo scritto del professore Boragine, dettato da esperienze vissute, non meritava d’essere rinviato ad altro numero. La vicenda dell’ampliamento dei cimiteri di Teano per molti versi ci incuriosisce. Vorremo sapere se si sta costruendo previa destinazione urbanistica delle aree impegnate e altre cose ancora. A breve torneremo in argomento.
 
PIOVE SUL BAGNATO
 

I capricci del clima ci spingono a tornare, nostro malgrado, su un argomento niente affatto piacevole ma notoriamente inevitabile e universalmente connaturato alla nostra condizione umana.
In un testo indiano si legge “Per tutto quanto è nato, la morte è certa. Per tutto quanto è morto, è certa la nascita. Perciò non vi dolete ciò che è inevitabile”.
Come il Lettore avrà già sicuramente capito, siamo costretti a ritornare sul Caro Estinto, di cui ci siamo occupati nello scorso aprile. Qualcuno, a questo punto, sospetterà che si aggiri nel nostro ambiente e, soprattutto, nei nostri pensieri, una sorta di spettro kafkiano, magari del tipo: “Come si giustifica la corsa alla tomba se questo è sinonimo di morte”? Una prima risposta potrebbe essere quella innanzi citata a proposito del testo indiano. Ma ce né un'altra che forse tornerà a noi Sidicini più familiare ed anche più convincente, se non altro perché viene da un adagio dei nostri Avi e recita: “Si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra), che Freud (a noi temporalmente più prossimo) ha così parafrasato “Si vis vitam, para mortem” (se vuoi sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte). E noi, a titolo del tutto gratuito e personale, vorremmo aggiungere: “si vis pacem in Aeternum, ante mortem para domun” (se vuoi la pace in eterno, preparati la casa prima della morte). Ma siamo in primavera e, come dice il titolo ….. piove sul bagnato! Nel senso che al ritardo già accumulato per le piogge invernali se ne aggiungerà un altro per quelle primaverili e così i tempi di consegna dei loculi cimiteriali (già pagati dai futuri inquilini….) si allungheranno ulteriormente.
Ma questa volta non possiamo gridare: 'Governo ladro'! Quello in carica, Nazionale o/e Locale, avrà tutti i pregi e tutti i difetti di questo mondo, magari anche molti mezzi e molti poteri, ma non ha ancora…. la disponibilità dell'atmosfera, per cui le piogge che nei mesi scorsi hanno rallentato, fino a sospenderli per lungo tempo, i lavori di ampliamento dei nostri cimiteri (del capoluogo come delle frazioni), non sono imputabili agli Uomini, intesi sia come Amministratori e sia come esecutori del Financing Project, approvato il 31gennaio 08 e affidato alla Società Privata “TEANO 2006 S.r.l.”, che avrebbe dovuto consegnare il “bene” ai destinatari entro il 31.12.08, come da verbale di assegnazione sottoscritto nello scorso dicembre.
Ad onor del vero va detto pure che il contratto preliminare di concessione dei beni cimiteriali prevede, al punto 6, che il “bene” medesimo sarà nella disponibilità del concessionario nel termine massimo di 24 mesi dalla data del contratto predetto, cioè entro il mese di marzo del 2010. Ne prendiamo atto e lo teniamo bene a mente, sempre nella speranza di non averne bisogno prima…. E sempre nella speranza che non vengano meno le condizioni per poter continuare a contare sul “parcheggio” di un estinto in un loculo da sgomberare ad horas per l'inatteso arrivo del legittimo destinatario, involontario ed inconsapevole concorrente dell'ospite “abusivo”…… che a sua volta è del tutto indifferente alla destinazione delle sue spoglie, le quali costituiscono invece un serio e doloroso problema per i suoi congiunti, ancora in attesa di poter disporre del loculo concesso, pagato, assegnato ma non ancora pronto e/o in possesso dell'acquirente.
Allo stato dell'arte, la pioggia che cade sul bagnato non è solo quella atmosferica, ma pure quella metaforica, imputabile alla posizione e/o alla condotta “pilatesca” dei due attori presenti ed operanti sulla scena sepolcrale: l'Ufficio Tecnico del Comune da una parte e la Società appaltatrice dall'altra. Il primo 'si chiama fuori' perché i lavori sono ancora in corso; la seconda se la prende con il cielo (inteso come pioggia) e, paradossalmente, aggiunge che non sa chi dovrà provvedere alla stipula dell'atto definitivo per la consegna del bene cimiteriale (loculo, cappella gentilizia, edicola privata).
A questo proposito, sarà utile forse precisare che nel verbale di assegnazione del bene cimiteriale compromesso si legge che questo “verrà assegnato previa stipula dell'atto definitivo da parte del Comune di Teano entro il 31.12.08”.
Ma tra conclusione dei lavori, collaudo dell'opera, adempimenti burocratici e consegne… riusciremo a sopravvivere, considerato (anche) quello che è successo nel vicino Abruzzo? Vogliamo augurarci proprio di sì, affidando la chiusura del nostro sfogo a Ungaretti: “La morte si sconta vivendo”

Nello Boragine
(da Il Sidicino - Anno VI 2009 - n. 5 Maggio)