L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Nello Boragine
 
 

Uno sguardo al cimitero

 

Il cimitero del capoluogo sta per essere ampliato con il ricorso a un Financing Project affidato a società privata. Il fatto offre spunto all'autore per ripercorrere usi e costumi relativi al culto dei defunti. Sarebbe però il caso che si desse maggior decoro al cimitero. Le foto ne dimostrano l'assoluto bisogno.

 
Caro Estinto, fai da te...
 

Premesso che le tombe servono più ai vivi che ai morti (Foscolo docet), sgombriamo subito il campo dagli equivoci e precisiamo che la prima parte del titolo non è I'incipit d'un messaggio del tipo: "Mio Caro Sidicino, visto che sei entrato pure tu nel participio passato di defungere, dammi una mano a sciogliere l'amletico dilemma dell'essere/non essere...", anche perché - possiamo giurarci - se il nostro caro estinto potesse scegliere o, magari, potesse esercitare l'arte (oggi tanto in voga) del fai da te, non esiterebbe un solo istante a tornare indietro! A dispetto del lezzo dei rifiuti o dei frizzi e lazzi che i politici politicanti dei giorni nostri, in politichese, teanese o ceppalonichese poco importa, si scambiano con farisaica affettuosità.
Allora, scartata la chiave affettivo-epistolare dell'enunciato in esame, la sua lettura non può essere che quella prosaica e sensibile del portafoglio: quanto mi costi, mio caro estinto?! E qui entra in campo il secondo enunciato che, tenuto Conto di quanto detto prima, non può investire che i vivi, intesi sia come congiunti dell'estinto e sia come potenziali estinti essi stessi. Nell'uno come nell'altro caso, c'è solo l'imbarazzo della scelta: beffarsi dellaVita e della Società rivendicando finalmente la titolarità e/o la proprietà di un sito per l'Oltretomba nella terra nuda buia e fredda; oppure ricorrere alla cremazione, sinonimo di ignizione: praticata fin dall'antichità, oggi è prassi comune presso le popolazioni di religione buddhista o brahmanica. In proposito affidiamo al lettore il commento di una notizia fornita dalla radio il 7 dicembre scorso: alla periferia di un piccolo centro della Cina un crescente irrespirabile puzzo ha richiamato l'attenzione della popolazione locale che, recatasi sul posto, ha fatto una macabra scoperta: al suolo giacevano numerosi sacchi di plastica contenenti cadaveri e pezzi di cadaveri solo parzialmente bruciati, perché nel vicino centro di cremazione era venuto a mancare il gas! Un nostro compaesano, noto viaggiatore ed osservatore di genti e costumi, ci ha assicurato che in Cina il "fai da te" in tema di sepolture non teme confronti neanche con le pratiche del paleolitico e del postneolitico: ognuno "seppellisce" il suo estinto dove può: nel giardino o nel cortile così come ai piedi d'una collina o sul cocuzzolo d'una montagna. Sembra inevitabile, a questo punto, un tuffo nell'antica Roma, dove ricchi e nobili venivano tumulati in vistose tombe ai bordi della Via Appia. Poi arrivò il Cristianesimo e i primi cimiteri nacquero nelle catacombe; più tardi, all'intemo delle chiese; nel sec. XIX fuori dai centri abitati.
Tornando al "fai da te", ci si può affidare anche alla mummificazione (pensate per esempio alle piramidi egiziane), oppure alla scarnificazione e, in talune zone della Terra, addirittura, al cannibalismo (di solito parziale).
Non mancano - sempre in tema di eliminazione del cadavere - l'immersione in mare, la sopraelevazione del corpo o del feretro su di un albero o su di una torre. Inoltre, si può sempre imboccare la strada del testamento biologico! O scegliersi un cimitero di tipo americano o elvetico, simile ad un parco, aperto anche al pubblico passeggio!
Ma la pratica più seguita, nel culto dei morti, è quella legata ai sepolcri o, se si preferisce, alle tombe. Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Pensate .... l'editto napoleonico del 1804, esteso dopo due anni al Regno ltalico, che regolamentava le tenuta dei cimiteri, fissando principi egualitari come l'assenza delle lapidi sulle tombe, sembra così lontano dal nostro mondo globale da radicarsi nel Giurassico! Ne è passata di acqua sotto i ponti .... Ve la immaginate voi la tomba destinata ad un cane il cui feretro viene seguito da 2.000 persone? Così si legge in un testo scolastico di V elementare edito da Garzanti nel 1984. Quando si dice morire come un cane! Ma non basta: nello stesso testo Raoul Follerau scrive, nella poesia intitolata Nel medesimo giornale: Un americano lascia tre milioni di dollari per la tomba del suo cavallo da corsa.
E potremmo continuare ancora a lungo in fatto di “fai da te", ma preferiamo avviarci alla conclusione accennando sinteticamente alla realtà attuale e locale, da cui, in pratica, abbiamo preso lo spunto per la nostra chiacchierata sul costo del caro estinto e sulla varietà delle ipotesi di soluzione del fai da te.
Come i Teanesi sapranno, il progetto di ampliamento dei nostri cimiteri, approvato il 31 gennaio 2008, è stato affidato al concessionario "TEANO 2006 S.r.l.”, che ha già iniziato i lavori ed aperto la fase della concessione agli interessati di loculi, edicole private e lotti per cappelle gentilizie. Per non
annoiare il lettore con troppi particolari tecnici e cifre, ci limitiamo a segnalare solo qualche passaggio più interessante e significativo: fino al 1945 ci risulta che nei cimiteri sidicini si concedeva solo il suolo. I primi loculi risalgono agli anni '60; nel 1974 il prezzo unitario era di 120.000 lire per un loculo e lire 60.000 per un fornetto (lapidi escluse). Nel 1980: loculo L. 460.000 e lapide L. 160.000. Nel 1982: mediamente 620.000 lire più lapide 170.000. Anno 2008: loculo completo = da 1.067 a 1.485 euro (secondo l'altezza della fila) più spese di registrazione e diritti di segreteria. È appena il caso di segnalare che in Terra Calena (a Calvi Rìsorta) un loculo costa intorno ai 2.500 euro.
Ci asteniamo da ogni commento e chiudiamo con una riflessione dello storico francese Philippe Aries: l'unica manifestazione religiosa comune ai miscredenti e ai credenti di tutte le confessioni è il culto dei morti.

Nello Boragine
(da Il Sidicino - Anno V 2008 - n. 4 Aprile)

Cappella della Confraternita di S. maria a Parete
Invasi di pioggia nella pavimentazione
La tomba del matematico Ernesto Isé tra poco sarà coperta
dal guano che i colombi lasciano cadere sul pavimento