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Teano, raduno dell'Associazione Bersaglieri

 

I Bersaglieri celebreranno a Teano il loro raduno regionale il 22 e 23 ottobre c.a. nella sede della cosiddetta “Casina” in Piazza Umberto, destinata, pare, a diventare nel tempo, stando alle promesse strappate all'amministrazione comunale, la loro sede definitiva, dopo la opportuna ristrutturazione dei locali. La notizia di per se non sembra eclatante, ma è della massima importanza per la Sezione di Teano dell'A.N.B. che proprio lo scorso settembre ha commemorato il concittadino Colonnello dei Bersaglieri, Medaglia d'Argento, Catello Arivella a cui la Sezione sarà intitolata.
La Città potrà vivere dei giorni cremisi davvero di grande significato e richiamo, per la popolazione e per i Bersaglieri che affluiranno dalle città vicine.
Le varie fasi della cerimonia in programma avranno inizio con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti di tutte le guerre, gli onori musicali da parte della fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi, quindi la benedizione del Labaro della Sezione di Teano, madrina la signora Luciana Arivella, figlia del compianto concittadino Catello, la lettura della preghiera del Bersagliere e successivamente la benedizione della nuova sede ed a seguire un brindisi per l'evento e un piccolo concerto musicale eseguito dalla fanfara dei bersaglieri.
Questi momenti saranno vissuti in una cornice di grande spessore per la presenza di Autorità civili, militari, associative e da gente comune che si sentirà spontaneamente coinvolta in quello che per noi è caro definire spirito bersaglieresco, che salda indissolubilmente gli italiani alla loro storia. Il Bersagliere, questa creatura voluta dall'allora Capitano Alessandro Ferrero della Marmora, entra impetuosamente nella storia a far epoca dal 1836 ad immagine e somiglianza del suo fondatore, come la massima espressione individuale di combattente preparato fisicamente e professionalmente.
Il Bersagliere doveva possedere tutte le virtù e i pregi del valoroso: prode senza ostinazione, forte senza durezza, dignitoso senza alterigia, schietto e cordiale, adempiere i doveri senza farne sfoggio, praticare le virtù senza dare show. Alla Patria doveva consacrare il cuore e la sua spada. “Dal Mincio alla Crimea; da Massaua ad Adua; dall'Africa Settentrionale al Don”, ieri; da Beirut a Sarajevo, Pec, Nassirya, Herat oggi. Dalle prime scaramucce risorgimentali attraverso gli scontri a fuoco della seconda guerra mondiale, per finire gli attuali impegni a favore della pace nei teatri operativi internazionali a tutto campo. E in questi scenari, dove in tutti i tempi si sono consumati episodi di valore che hanno contribuito a comporre il mosaico della nostra storia nazionale, noi cerchiamo, per quanto possibile, di essere i degni eredi di cotal stirpe di Bersaglieri che ci hanno preceduti. Essi hanno tracciato una strada su cui, magari con affanno… e di corsa, noi cerchiamo di testimoniare l'attualità di un messaggio di grande spessore umano, culturale, prima che realmente finalizzato alla militarità come espressione di vita.
Non rimane che augurare a tutti, a partire dal primo cittadino, alle Autorità militari, all'intera comunità, che tale Sezione Bersaglieri costituisca un incrollabile sostegno per il futuro sempre più luminoso da vivere nella pace, ma sempre con passo di corsa!
E sono questi sentimenti che ci mantengono uniti e testimoni di valori dal sapore antico, ma dallo spessore morale così intenso ed esclusivo.
Un grazie vivissimo e sincero a tutte le Autorità, ai Bersaglieri ed ai simpatizzanti che vorranno essere presenti quei giorni al fine di condividere le emozioni di una festa per le Penne Nere.
W L'ITALIA! W I BERSAGLIERI!

Mario Biscotti
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 9 Settembre)