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Come eravamo! Teano nel dopoguerra

 

Teano uscì dalla guerra stremata e piena di rovine: nel centro storico c'era molto da ricostruire. La situazione socio-economica non era migliore di quella di altri paesini del sud Italia. I mezzi di trasporto erano limitati, le abitazioni in generale avevano subito gravi danni e le condizioni di vita della popolazione erano difficili: miseria, fame, disoccupazione erano realtà quotidiane.
La società era ferma, immobile: vi erano le attese di molti operai, di contadini e borghesi. Le mosse di un radicale cambiamento furono espresse dalle autorità cittadine guidate quasi sempre da esponenti democristiani. Questi governi compirono, tuttavia, molti errori per quanto attiene al misero sviluppo industriale, alla fallita volontà politica del profitto sugli eventi storici della città ed infine al mancato recupero e salvaguardia dei reperti archeologici che Teano possiede. L'unica bravura che hanno espresso questi amministratori durante il loro mandato è stato:
- il clientelismo più becero, posizionando la loro esistenza politica attraverso favoritismi in cambio di voti;
- il rilascio di licenze edilizie prive di valutazioni attinenti al procurato danno paesaggistico con l'aggravante di urbanizzare e costruire su terreni ricchi di reperti archeologici.
Nel periodo 1946 - 1950 vi fu una riduzione di posti di lavoro e la povertà rimase diffusissima; in questo periodo più del 50% della popolazione aveva una scarsa alimentazione.
Nel 1949 in Italia venne varato il piano casa che diede qualche sviluppo all'edilizia popolare; furono costruite in viale Italia e viale S. Antonio le prime case popolari.
A metà degli anni 50 Teano era ancora per molti aspetti un paese arretrato; la maggior parte dei cittadini si guadagnava da vivere lavorando nei settori tradizionali (piccole imprese a conduzione familiare, a volte tecnologicamente arretrate, pubblici impieghi, piccoli negozi, artigianato, tra cui molti calzolai, falegnami e sarti).
Negli anni '50 nelle Frazioni l'agricoltura e la pastorizia divennero attività principali, quelle con il maggior numero di addetti.
Negli anni '60 sorsero due piccole industrie, la Precisa e l'Isolmer. Esse si basarono particolarmente sulla disponibilità di manodopera locale e su salari ridotti. Questa circostanza permise, tra il '58 ed il '63, un modesto sviluppo per la città, provocò una crescita della popolazione urbana e una diminuzione di quella rurale: alcuni agricoltori si trasferirono dalle campagne alla città. Con la nuova fase imprenditoriale non ci fu un sostanziale incremento di posti di lavoro né di salari.
Teano fu sottoposta ad una considerevole emigrazione. Tra gli anni '50 e '60 molti teanesi lasciarono il paese diretti verso le grandi città del nord ed all'estero. Di certo in queste aree geografiche l'arrivo di un gran numero d'immigrati creò gravi problemi. Per molti reperire un alloggio in città come Torino o Milano divenne veramente difficile.
Fonti certe riferiscono che si arrivò persino ad affittare posti letto ad ore: di giorno dormiva l'operaio che lavorava al turno di notte e la notte l'operaio che aveva il turno di giorno. Gli immigrati si stiparono nelle case dei centri storici, a volte in condizioni di forte degrado e spesso prive dei servizi igienici interni. In questi anni a Teano ci fu una maggiore diffusione dell'istruzione. Vennero organizzati per le scuole primarie “corsi popolari/sussidiari” e “corsi serali”, quest'ultimi per adulti analfabeti/semianalfabeti. Nel '63 in Italia ci fu la riforma della scuola dell'obbligo, fu unificata la Scuola Media Inferiore che prima era di due tipi: Avviamento Professionale (Istituto Scolastico Stefano Delle Chiaie) per coloro che non intendevano proseguire gli studi e la Scuola Media (Istituto Scolastico Vincenzo Laurenza) per coloro che desideravano proseguire gli studi. Nel 1960 in Teano ebbe origine l'Istituto Tecnico Commerciale Ugo Foscolo per Ragionieri e Geometri, la cultura teanese si evolveva in maggior misura.
Negli anni '60 e '70 l'emigrazione favorì l'incremento edilizio. L'emigrante nel ciclo lavorativo era incline al risparmio, conservava il suo danaro allo scopo di poter costruire nella sua Teano/Frazione/Borgata la propria casa. Il Comune di Teano alla fine degli anni '80 crebbe rapidamente con l'edificazione di nuovi quartieri, qualche scuola e negozi. La qualità della vita nella città migliorò molto. Ed è in questo periodo che si materializzò la speculazione edilizia; infatti si costruirono case prive di regolare “licenza edilizia” o non conforme al piano regolatore, così come non corrispondenti al progetto presentato; con tali premesse le conseguenze dovevano essere di demolizione, ma infelicemente ci furono numerosi condoni grazie ai quali tutte quelle costruzioni abusive vennero rese legali. Spesso, come anche oggi avviene, la costruzione di case e strade, comportavano giri d'affari.
Lo sviluppo socio economico consentì un'evoluzione di vita sociale, fece aumentare le iscrizioni alle Scuole Superiori ed all'Università. In città vennero realizzati asili nido e scuole materne, che consentirono alle donne di potersi inserirsi nel mondo del lavoro.
Oggi Teano si è ottimizzata sia sotto il profilo socio economico che culturale, ma ha perso quella particolare forma di vita d'un tempo, ossia quella presenza umana che all'imbrunire la si vedeva passeggiare per il centro storico dando vita allo “struscio”. Ricordo quelle spensierate passeggiate, quei molteplici colloqui fra amici, quelle frequentazioni, conoscenze, scambi di opinioni e quella profonda bontà d'animo che saldava moralmente l'essere teanese.
Pregiatissimo Signor Sindaco di Teano, spettabile Amministrazione Comunale credo che il popolo teanese desidera fermamente che il centro storico della città ritorni alla sua passata vitalità, ed è per questo che Vi chiedo di porre in essere qualcosa di concreto. Non si deve attendere l'ispirazione, l'idea, l'aiuto; tutto ciò è solo temporeggiare, passiamo all'azione, ridiamo quella vitalità perduta ai teanesi tutti. Datati e meno datati la vogliono. È inconcepibile constatare che le città limitrofe abbiano vita mentre Teano lentamente nel silenzio e nell'inerzia muore.

Mario Biscotti
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 6 Giugno)