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Teano, 6 - 22 ottobre 1943

 

Alcuni giorni dopo l'armistizio (8 settembre 1943) Teano fu occupata militarmente dalle truppe tedesche che si impossessarono di una batteria di artiglieria e di alcuni autocarri che i soldati italiani nel fuggire avevano abbandonato nelle strade e nelle campagne verso la contrada di Casi.
Da principio i tedeschi erano pochi, ma quando gli anglo-americani minacciarono la linea del Volturno ed essi si posero a difesa, non solo Teano ma anche le frazioni e le campagne furono invase da truppe tedesche.
Salvo razzie di animali, di viveri e qualche violenza sporadica, fino ai primi di ottobre la guerra non fece sentire i suoi terrori ed orrori.
Il giorno 6 ottobre 1943 Teano subì il primo bombardamento aereo. Nel cielo fecero la comparsa per la prima volta i caccia americani. L'azione dell'attacco fu eseguito in due ondate, alcune bombe della prima ondata avevano colpito il centro storico, altre la periferia della città e mentre infuriava un fuoco infernale dalle postazioni antiaeree (due erano i centri di fuoco, uno costituto da una postazione di mitraglieri sita nel campanile del Duomo, l'altra collocata al bivio di Torricella armata da mitragliatrici pesanti ed un pezzo di artiglieria da 75/47, produssero un volume di fuoco tale da indurre gli anglo – americani ad ipotizzare ivi una massiccia presenza di truppe tedesche. La squadriglia americana scaricò le sue bombe di mezzo calibro e bombe incendiarie sulla città; parecchi edifici furono distrutti; alcune bombe incendiarie caddero nella piazza del duomo e nel centro storico, il fuoco divampò con dense nuvole di fumo. Parecchie furono le perdite civili, come pure i feriti.
La popolazione teanese sopporta fin dall'inizio dell'occupazione tedesca una quotidiana dose di sacrifici. Naturalmente le classi più povere sono quelle più colpite dalla crisi generale provocata dalla guerra. Infatti le restrizioni alimentari sono durissime, le razioni sono decisamente insufficienti e il costo della vita è salito in modo pauroso. Ma mentre quella poca classe privilegiata ha la possibilità economica di rifornirsi di generi alimentari extra tessera acquistandoli a “borsa nera”, il ceto medio e basso, soprattutto i piccoli impiegati e gli operai, il cui reddito non permette approvvigionamenti straordinari, sono costretti “a tirare sempre più la cinghia”. La popolazione patisce la fame. L'agricoltura subisce un tracollo, non tanto per la mancanza di braccia, quanto per la scarsità dei prodotti chimici usati in campagna come fertilizzanti. A ciò si aggiungeranno in seguito i pericoli e i disagi che i civili dovranno subire a causa dei rastrellamenti e deportazioni posti in essere dai tedeschi nel territorio metropolitano.
Ed è in questo lasso di tempo che nelle vicinanze della collina di Sant'Antonio avviene l'uccisione del Tenente di fanteria del Regio Esercito Sabino GIARRUSSO; eroe/martire di guerra, giustiziato per essersi opposto al volere dei tedeschi.
Il 22 ottobre 1943 una seconda incursione aerea, più violenta ancora, tesa a rompere il dispositivo tedesco, distrusse molti altri fabbricati del centro storico riducendo Teano a un cumulo di macerie.
I cacciabombardieri spuntavano l'uno dopo l'altro e gettavano il loro carico di bombe esclusivamente sul centro storico della città.
Mai in precedenza era stato gettato su di uno spazio così ristretto un tappeto di bombe così spesso. Gli anglo – americani in questa occasione impegnarono 24 bombardieri medi del tipo B26 e B25, in stormi di 12 e più aerei scortati da caccia che volavano alti sopra i primi solcando il cielo con strisce di vapori. I bombardieri si avvicinavano sulla città, quasi la oltrepassavano, indi viravano a sinistra; le pance degli aerei si spalancavano e cadevano le prime bombe. Gli aerei viravano di nuovo, ma questa volta per rientrare alla base. La difesa tedesca tenne duro opponendo una resistenza ostinata, tuttavia, contro questa superiorità di forze e di mezzi, i pochi tedeschi rimasti a caposaldo delle postazioni non furono in grado di resistere più a lungo; essi dovettero cedere, si ritirarono in direzione del Garigliano, verso la pianura di Cassino, all'ingresso della Valle del Liri, dove si trovava il settore decisivo dell'intera Linea Gustaf. Le risultanze di questo fatto d'armi furono più gravi del precedente 6 ottobre, più morti, più feriti e più distruzioni. Ma l'episodio che fece clamore ai sopravvissuti, fu quello di osservare quel manipolo di tedeschi, autori della resistenza contrapposta agli attacchi aerei, lasciare Teano integri su mezzi di fortuna reperiti al momento ed indisturbati.
La cronistoria in parola è conseguenziale alle rivelazioni fornite negli anni cinquanta da parte di alcuni sopravvissuti alla fase bellica, tra questi mi ricordo particolarmente del defunto Signor Crescenzo PARENTE, custode del palazzo Caracciolo.
In sintesi, la storia della nostra terra è anche e soprattutto storia dei tanti che sono morti o hanno patito sofferenze inesprimibili per difendere l'italianità di TEANO.

Mario Biscotti
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 1 Gennaio)