L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
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Indice Martino Amendola
 
 

il Sidicino compie venti anni

 
Le copertine dei numeri di gennaio degli anni 2004, 2008, 2013 e 2018
 

Questo che sta per cominciare è il ventesimo anno di vita de il Sidicino, una delle iniziative culturali più forti e preganti che hanno visto la luce a Teano, da tanti anni a questa parte.
Venti anni, un’età rimarchevole per un periodico, per di più cartaceo, nato cresciuto e consolidatosi in una realtà difficile come la nostra, quella dell’Agro Sidicino e dell’Alto Casertano, asfittica e refrattaria, o quasi, a qualsiasi attività e iniziativa che presuppongano passione e dedizione, impegno personale costante e durevole.
Dove è norma, prassi consolidata, l’estemporaneità e l’attivismo occasionale, legato a eventi limitati e stagionali. Dove ogni progetto, ogni intrapresa, vede sempre un iniziale entusiastico consenso che, però, a poco a poco scema ed evapora, facendo dileguare la maggior parte degli aderenti, lasciando gli altri a barcamenarsi tra mille difficoltà.
Venti anni rappresentano uno spaccato estremamente emblematico di un territorio, di una comunità di cui il Sidicino, con minuziosa e certosina ricerca storica, archivistica e documentale, ha proposto e divulgato ampie testimonianze di eventi, tradizioni e personaggi di un passato remoto e recente, promuovendo il recupero e la valorizzazione delle radici storiche, culturali, ambientali, disvelando, in tal modo, una precisa e percettibile microstoria che altrimenti sarebbe stata negletta o addirittura cancellata.
Senza tralasciare, in alcun modo, la cronaca quotidiana con una visione critica, meditata, e a volte anche pungente.
Sono stati anni di continuo e inesausto lavoro per mantenere in vita e dare ulteriore linfa e nerbo ad uno strumento che si è rivelato sempre più collante di energie e competenze, attrattore di un pubblico non molto vasto, ma sicuramente molto attento, interessato e preparato.
Tanti sono stati i riscontri positivi e le gratificazioni ricevute nel corso di questi anni, in special modo da parte di studenti e ricercatori, che hanno manifestato il loro compiacimento per l’aiuto ottenuto dallo studio e analisi delle nostre pubblicazioni, dei nostri documenti.
Questo, grazie alla competenza, passione e preparazione dei nostri soci e collaboratori che, da anni, con grande dedizione e senso di appartenenza ad un territorio e alla sua cultura, con altruismo e in modo assolutamente volontaristico, mettono a disposizione di tutti, condividendole, le loro conoscenze, il loro sapere.
Soci e collaboratori che nel tempo sono riusciti a cementare un rapporto fatto di amicizia, fiducia e condivisione, facendo lievitare sempre più il peso specifico e la qualità del nostro periodico, arricchendolo continuamente, modificandone la grafica, il formato e optando successivamente per la stampa a colori, e facendolo aprire anche ad altre realtà territoriali e a nuovi contenuti.
Riuscendo, in tal modo, a far fronte anche alle difficoltà congenite delle nostre zone e a quelle ben più gravose e difficili che in questi ultimi anni ci hanno investito, con la crisi economica, quella sanitaria con il lockdown e quella legata alle disastrose conseguenze della guerra in Ucraina che, in alcuni periodi, ha reso oltremodo difficoltoso anche il solo organizzare la preparazione e l’uscita del giornale che, per questo intreccio virtuoso è riuscito, invece, a continuare le pubblicazioni, senza interruzioni di sorta, raggiungendo questo prestigioso traguardo dei venti anni di vita.
Traguardo che lusinga e onora tutti noi de il Sidicino e dell’Associazione Erchemperto, che edita il periodico, e ci sprona sempre più a continuare il percorso intrapreso, a perseverare nella convinzione di dovere continuamente migliorare e rinvigorire di contenuti e di proposte il nostro giornale, nel rispetto delle finalità indicate nell’atto costitutivo, per i lettori e i tanti amici che ci hanno calorosamente seguito, procedendo nel solco positivamente tracciato in questo lungo arco di tempo.
E anche per ricordare e onorare degnamente quei nostri cari associati che in questi anni, dolorosamente ci hanno lasciato, a cominciare da Guido Zarone, l’ideatore di questo progetto, artefice della nascita della nostra Associazione Erchemperto e de il Sidicino, lasciatoci prematuramente nell’agosto del 2009; continuando con Antonio Martone, instancabile promotore di iniziative editoriali e fulcro e animatore di movimenti e associazioni legate a Pignataro e al suo territorio che, per il Sidicino ha curato per anni, oltre alla ricerca sul culto dei santi nella nostra diocesi, una rubrica mensile dedicata ai “Canti Popolari di Terra di lavoro” e ai “Detti Popolari in Terra di Lavoro”; ancora, con Giampiero Di Marco, bibliofilo e cultore di storia della sua Sessa Aurunca e di Terra di Lavoro, che con noi sin dai primi numeri ha intrattenuto una stretta e feconda collaborazione, con interventi sulla “Storia feudale di Teano; sui Periodici stampati o editi a Teano; sulla “Statistica del circondario nelle relazioni di Michele Broccoli e di Gennaro De Quattro; sull’ ”L’apprezzo di Teano” del 1738 del tavolario Biagio De Lellis; sul “Brigante Papone”; sulla “Storia teanese, dagli appunti sui protocolli notarili dei secoli XVI; XVII e XVIII”.
Continuando, ancora, con la recente scomparsa di Pasquale Giorgio, Presidente dell’Associazione e memoria storica di Teano e del nostro territorio e di Lucio Salvi che, oltre ad essere stati tra i soci fondatori dell’Associazione e del giornale, sono stati, fino alla fine, precisi punti di riferimento e di sprone assiduo e benevolo.

Martino Amendola
(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 1 Gennaio)