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Addio Giampiero

 
(foto di Mimmo Feola)
 

Giampiero Di Marco, nostro collaboratore, redattore e amico ci ha lasciato lo scorso 2 novembre dopo una breve ma devastante infezione polmonare che lo ha portato alla morte nel giro di pochi giorni.
Medico ginecologo, aveva prestato la sua opera per molti anni presso il Presidio Ospedaliero di Teano, poi di Sessa Aurunca e, infine, per una sua precisa scelta, professionale e di vita, presso le isole Eolie, all’Ospedale di Lipari fino al pensionamento.
È stato un uomo di profonda intelligenza, cultura e umanità, legate ad un carattere leale, lineare e gioviale, ma forte e determinato, non incline a compromessi e refrattario ad ambiguità e ipocrisie, tale che non poche volte è stato costretto a polemiche e scontri, mai ricercati ma quasi sempre subiti, sia in campo professionale che in quello politico.
Impegnato con entusiasmo e passione nel Partito Comunista è stato per anni consigliere comunale, capogruppo e assessore al Comune di Sessa Aurunca, divenendo un riferimento sicuro e attendibile per il Partito e per tutti quelli che vi si rapportavano.
Come medico è stato di una professionalità e di un’etica esemplare e il suo altruismo, la sua grande umanità, lo hanno sempre indotto a prendersi cura degli altri, dei poveri, degli ultimi, con particolare intensità e trasporto.
Seguiva e curava gratis, senza pretendere alcunché, quelle-quelli che non potevano permettersi di pagare o che venivano rifiutati da altri, i migranti e gli zingari in primis.
Tale disposizione d’animo lo ha portato dopo la pensione ad impegnarsi, per vari mesi all’anno, nelle povere e derelitte regioni d’ Africa, come volontario con missioni religiose (nonostante il suo convinto ateismo), in improvvisati ospedali da campo per assistere, gratuitamente, come ginecologo e come chirurgo, tutti quelli che si rivolgevano loro per cure e interventi.
Bibliofilo e cultore di storia della sua Sessa Aurunca e di Terra di Lavoro, è stato un instancabile ricercatore, un assiduo frequentatore di archivi e biblioteche di tutto il territorio campano con una conoscenza tale da dar vita a innumerevoli e inestimabili pubblicazioni scientifiche tra cui bisogna almeno ricordare la sua voluminosa ricerca su “Terra di Lavoro nell’anno della peste” (2002); L’ordinamento statutario di Carinola in età aragonese (1994); Sessa e il suo territorio tra Medioevo ed età moderna (1995); Incunaboli e cinquecentine nelle biblioteche di Sessa (1997); Frati e fabbriche. I conventi maschili di Sessa. Storia e Architettura (2000); Annali di Lazzaro. Tipografo a Napoli (1610-1639) (2013); In mezzo al guado. Pasquale De Luca (1865-1929) (2016).
Ha collaborato e contribuito alla nascita della nota rivista “Civiltà Aurunca”, e con il nostro periodico “il Sidicino” ha intrattenuto una stretta e feconda collaborazione, sin dai primi numeri, con la pubblicazione di svariati studi sulla storia del nostro territorio, con interventi sulla “Storia feudale di Teano; sui Periodici stampati o editi a Teano; sulla “Statistica del circondario nelle relazioni di Michele Broccoli e di Gennaro De Quattro; sull’ ”L’apprezzo di Teano del 1738 del tavolario Biagio De Lellis; sul “Brigante Papone”; sulla “Storia teanese, dagli appunti sui protocolli notarili dei secoli XVI; XVII e XVIII”.
La sua improvvisa scomparsa ci lascia sconfortati e smarriti, Giampiero lascia un grande vuoto in noi tutti, con lui perdiamo un amico, un pezzo della nostra storia, e il territorio un grande ricercatore e un medico di un’inestimabile generosità.

Martino Amendola
(da Il Sidicino - Anno XVIII 2021 - n. 11 Novembre)