La Conferenza dei Servizi del 07.06.2021, ultima decisoria, la settima convocata dall’inizio della procedura tesa alla valutazione dell’istanza per il rilascio dell’autorizzazione unica per la realizzazione e gestione di un nuovo impianto di rifiuti pericolosi e non pericolosi, nonché per le emissioni in atmosfera, presentata dalla società GE.S.I.A. Spa, nell’area della ex Isolmer in località S. Croce, si è conclusa negativamente per la società richiedente.
Con il parere sfavorevole del Comune e della Provincia, alla luce di una serie di argomentazioni solide e inoppugnabili, l’Ente procedente, la Regione Campania, con il Verbale della C.d.S. del 7 giugno, “ritenendo prevalente la tutela del paesaggio, della pianificazione urbanistica, della salute pubblica e dell’ambiente” ha chiuso, la C.d.S. con esito negativo.
Tale esito è scaturito essenzialmente dalle seguenti valutazioni e considerazioni: 1) l’area non rientra nelle aree di sviluppo industriale indicate dal PTCO, ex Delibera di Consiglio Provinciale n. 26/2012; 2) l’area ricade nella fascia pluviale del Savone, da sottoporre a tutela della profondità di 1.000 m. dalle sponde dei corsi d’acqua (Linee guida per il paesaggio allegate al PTR); 3) l’area è priva di infrastrutture di supporto, tipiche delle aree ASI, per cui non idonea all’insediamento in oggetto; 4) il Comune ha adottato il PUC confermando l’area ex Isolmer come area agricola e determinata l’assoluta estraneità e insostenibilità rispetto al progetto di sviluppo sostenibile che struttura lo stesso; 5) il PUC, tra l’altro, prende atto della decisione del C.C. e della C.d.S. indetta all’epoca dal Comune di de-perimetrazione dell’’Area ASI come scelta strategica del PTCP; 6) il PRG al quale la società GE.S.I.A. si riferisce per indicare l’area della ex Isolmer come industriale, non è mai stato approvato e, quindi, non esiste né urbanisticamente né giuridicamente.
Si è così finalmente conclusa positivamente, dopo oltre 7 anni e svariate vicissitudini, una vicenda che ha tenuto in apprensione e col fiato sospeso tutta la cittadinanza, che ha fermamente manifestato la propria contrarietà nelle varie sedi deputate dando vita ad un apposito comitato: il “Comitato NoImp”, determinato e combattivo in difesa dell’ambiente, del paesaggio e del territorio, gravemente minacciati dalla previsione della realizzazione di tale impianto e con tutte le inevitabili ricadute in termini di sicurezza e salute.
Ma, dal momento che non si può dar mai niente di scontato e sicuro, in questo attuale conteso storico politico, in cui ogni decisione viene continuamente disattesa o impudicamente rimangiata, grazie anche alla nostra atavica smemoratezza e superficialità, bisogna continuare a tenere alta l’attenzione, a vigilare e essere pronti ad agire di conseguenza.
Martino Amendola
(da Il Sidicino - Anno XVIII 2021 - n. 6 Giugno) |