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Museo Diocesano - Inaugurati i nuovi spazi espositivi

 

Domenica 31 maggio, presso il Seminario Vescovile, si è svolta la cerimonia di inaugurazione delle nuove sale espositive del “Museo di arte sacra della diocesi Teano – Calvi”.
Alla presenza di un folto pubblico il direttore del museo, don Crescenzo Gravante, coadiuvato dagli autorevoli relatori invitati, tra cui la dott.ssa Lucia Bellofatto, direttrice della reggia di Caserta e la prof.ssa Nadia Barrella, docente di museologia della Seconda Università di Napoli, ha ufficialmente aperto i battenti del nuovo spazio museale.
Naturale sviluppo e implementazione del primo nucleo del museo, inaugurato nel dicembre del 1999, nella cripta della cattedrale, ideato e realizzato nell'intento di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico artistico del territorio diocesano a della fabbrica del duomo.
E per dare sistemazione scientifica ai tanti frammenti marmorei rinvenuti tra le macerie, dopo la distruzione della cattedrale per i funesti bombardamenti alleati dell'ottobre del 1943, sistemati nei quattro ambienti della cripta dall'allora vescovo Matteo Guido Sperandeo.
Le nuove sale, due grandi vani rettangolari, sono dedicate la prima, quella più piccola, all'esposizione delle “macchine del tempo”, orologi campanari recuperati e, in un caso, perfettamente funzionante, e in quella più grande, da tele e tavole, paramenti, legni e argenti, provenienti da Teano e dalle parrocchie del territorio della diocesi. Con alcuni manufatti di grande fascino e valore artistico.
Un altro “piccolo” ma estremamente significativo percorso per riordinare, recuperare e salvaguardare un grande patrimonio culturale, storico- artistico, e spirituale, dell'intero territorio che ha subito nel corso del tempo, negli ultimi decenni in particolare, un enorme depauperamento con la perdita per incuria, degrado, e furti e sottrazioni, di tante opere e monumenti.
Un altro tassello per un circuito culturale che deve integrare sinergicamente il pubblico e il privato, la Chiesa e gli Enti pubblici amministrativi. In attesa di ulteriori acquisizioni e allestimenti.
Per rendere sempre più evidente il legame indissolubile, richiamato dal Vescovo in maniera provocatoria, ma invece preciso e appropriato di “bellezza e verità”. Di ideazione e creazione, in contrapposizione al falso, all'imitazione, alla pura riproduzione.

Martino Amendola
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 6 Giugno)

(foto di Vincenzo Lerro)