L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Delia Amendola
 
 
Una storia raccontata: il Carnevale di Teano dal 1984 al 1997
 
La mostra videofotografica curata dall’Associazione
“I Liberi - L’Isola che c’è” e dal Comitato Storico
 

Esistono emozioni che non riescono a trovare adeguata giustizia nelle parole che tentano di descriverle. Esistono occhi, sorrisi, sguardi che non trovano la giusta posizione se non nei ricordi e nella mente delle persone che li hanno osservati e disegnati nei visi altrui. Esistono sensazioni che possono essere vissute e comprese solo nel momento stesso in cui, attraverso la forza delle immagini o dei video, si sprigiona quella vera armonia di chi si divertiva per far divertire, di chi sorrideva per far sorridere, di chi amava per far amare.
L'associazione “I Liberi - l'isola che c'è”, in collaborazione con il Comitato “storico” del Carnevale di Teano, ha resuscitato questi entusiasmi, queste emozioni autentiche che erano state ricoperte da troppa polvere e che avevano voglia di farsi sentire, di farsi riconoscere come tali. Attraverso un percorso che va dal 1984, passando dalla protesta del 1991 a causa della guerra del Golfo, fino al 1997 come anno di chiusura di un mondo semplice e pulito, il Carnevale di Teano ha preso di nuovo vita nella sala della chiesa dell'Annunziata dal 26 Gennaio al 03 Febbraio 2013.
Ventinove anni di buie e colpevoli dimenticanze, sono trascorsi dalla fine di un periodo che ha segnato la storia di un paese e la vita di quelle persone che hanno voluto far rinascere una popolazione e hanno voluto far sventolare in alto la bandiera della lealtà e della semplicità.
Il filo reale e sottile che collega quel passato al nostro futuro, si coglie semplicemente osservando quelle foto e sorridendo insieme guardando quei video che incarnano l'essenza stessa del Carnevale. Quel filo, dovrebbe, senza ombra di dubbio, essere afferrato e reso indistruttibile: l'allegria rinata negli occhi di quegli anziani che hanno scelto di esserci, quella stessa allegria che attraversava gli occhi dei più piccoli, quella stessa allegria che prova chi guardava da lontano e non ha voluto ammetterlo, quella stessa allegria che prova chi ha costruito quel pezzo di storia e di cui ne va fiero. Quel filo delicato che collega la giovinezza all'anzianità, che passa attraverso l'età in cui tutto sembra possibile, è spiegato così chiaramente in quelle foto rispolverate ed evidenziate, nelle quali l'unica certezza comune è quella di essere genuine. Il legame è nitido e illuminato da quei visi che prendono vita nelle foto: la consapevolezza dell'avere ormai un'età e la voglia di continuare a vivere; rimanere bambini all'interno di un corpo ormai attempato; continuare a crescere, per i bambini, con il sostegno di quei principi e di quei valori dettati dall'età e dalla scelta di rimanere vivi.
La scelta di rivisitare vecchie organizzazioni, vecchie amicizie e vecchie impressioni, sta proprio nel desiderio di collegare il vecchio al nuovo, di creare un legame forte e indistruttibile grazie al quale far crescere il “nuovo” sotto l'occhio consapevole e saggio del “vecchio”. L'associazione “I Liberi” ha cavalcato gli anni del Comitato “storico”, ricomponendoli e collegandoli attraverso la semplicità delle emozioni e dei brividi che esse richiamano. Brividi che significano emozioni, commozione e quindi vita. Il brivido stesso della vita che si assapora visitando il dimenticato e che bisogna tenerlo stretto a sé stessi una volta rievocato, nella consapevolezza che non sempre il passato rimane tale e che quando è stato creato qualcosa di positivo, vale la pena rinfrescarsi la memoria.
Una storia muore se non viene raccontata e noi l'abbiamo raccontata per recuperare una memoria che è stata e rimane un frammento preciso della storia di Teano.

Delia Amendola
(da il Sidicino - Anno X 2013 - n. 2 - Febbraio)

 

(foto di Mimmo Feola)