L'ASSOCIAZIONE

 
Convegni e Studi
 
2009 - 27 settembre e 31 ottobre - Passeggiate teanesi nell'ambito della manifestazione “Viaggio nella Tradizione. La festa di Piedigrotta”
 
 

 
Passeggiate teanesi

Nei giorni 27 settembre e 31 ottobre si sono svolte, rispettivamente, due "passeggiate" storico - archeologiche che hanno interessato la città di Teano, sensibilizzando la conoscenza delle tradizioni artistiche, culturali e architettoniche proprie dell'alto medioevo e non solo. Esse hanno anche voluto suggerire una maggiore attenzione alla conservazione di un patrimonio comune che affonda le proprie radici nell'età angioina durazzesca, aragonese, ... e infine settecentesca. Tanto a sottolineare come la città sidicina fosse investita dagli eventi politici e culturali delle varie dinastie succedutesi nel regno di Napoli.
Questi due itinerari si inseriscono in una "politica" di riqualificazione del patrimonio artistico culturale di aree sottosviluppate turisticamente e s'innesta nel programma relativo a "Il Teatro di Teanum Sidicinum: dall'antichità alla Madonna delle Grotte. Teano: ambulacri del Teatro antico" . Su invito del responsabile zonale della soprintendenza per i Beni Archeologici, dott. F. Sirano, l'Associazione culturale "Erchemperto" ha organizzato e promosso le due visite guidate.
La prima, chiarendo fondamentale fenomeni storici, politici ed economici propri del periodo Tardo Antico, ha insistito sul dominio longobardo, sottolineando la scelta di Teano prima come zona di Wardia e in seguito luogo idoneo per l'impianto di un Castrum Motte che si sviluppò in Castello, in pieno gastaldato. Si è puntualizzato sullo sviluppo dell'arte preromanica e romanica attraverso un'attenta analisi comparativa, architettonica svoltasi sul confronto delle chiese di S. Benedetto, S. Maria de Foris e S. Paride ad Fontem. Ci si è soffermati sulla complessità dell'arte longobarda attraverso la visione d'ampi frammenti di plutei (VII - X sec.) presenti nella Cripta della Cattedrale; si è proposta la visione del Burgus che mostra una chiara impronta urbanistica saracena bizantina, con quartieri a "maglia", a "macchia" e con vicoli ciechi detti a "baionetta". Si è fatto notare come nel borgo vi fosse un Terralium ebraico ed un lebbrosario. Fondamentale è stato soffermarsi sullo sviluppo urbanistico e viario della città alta in fase comitale e come i Conti longobardi abbiano scelto una nuova "Casa", simbolo del potere, demandando alla sede del Castello l'assoluta competenza giuridica, amministrativa e cancelleresca. Inoltre si è fatto notare l'alternanza di nuclei abitativi, sorti nelle vicinanze di complessi monastici, a spazi aperti, coltivati di cui è chiaro esempio la vigna o l'uliveto di S. Terenziano che si vuole nell'area occupata dall'odierna casa comunale e dalla chiesa di S. Francesco.
La visita, sommariamente riassunta, ha suscitato interesse e ha fatto ancor di più apprezzare la valenza , l'importanza politica di una "passata" Teano che molte volte è risorta dalle proprie ceneri.
Il secondo percorso ha proposto argomenti oltremodo impegnativi come l'architettura angioina della Cavallerizza di chiaro impianto gotico durazzesco, l'arte di corte umanistico napoletana con gli affreschi di S. Pietro in Aquariis, della grancia di S. Maria la Nova e del magnifico Crocefisso della Cattedrale.
Non sono mancate riflessioni sulla produzione artistica aragonese visibili nel chiostro del complesso monastico di S. Antonio e negli affreschi della chiesa di S. Antonio Abate. Il "500" e il "600" sono stati ben espressi dalla chiesa di S. Caterina, che vanta un dipinto di Bellisario Corenzio (1588 - 1643) e dall'odierna architettura presentata dalla chiesa dei "Cappelloni" simbolo di transizione di stilemi artistici e che affianca un campanile di XVI secolo (chiaro riferimento a S. Gabriello in Capua) ad una facciata del XVIII sec.
Per il '700 ci si è riportati alla chiesa dell'Ave Gratia Plena, in cui si ergeva la tomba del Tansillo, poeta lirico del '500, e al Cappellone di S. Paride che oltre a vantare dipinti del maestro e pittore napoletano De Mura, mostra evidenti affinità architettoniche con la chiesa della Santella in Capua.
Con queste due visite si è voluto "stuzzicare" l'interesse di chi vuole approfondire un discorso culturale, ma è stato anche un incentivo alla concretizzazione di un sinecismo di "belle menti" che liberatesi da velleità o interessi di parte, iniziassero ad agire per il bene e lo sviluppo della città di Teano.

Carmen Autieri
(da il Sidicino - Anno VI 2009 - n. 11 - Novembre)

 

 
Le foto della passeggiata del 27 settembre 2009
(foto di Mimmo Feola)

 
 
Le foto della passeggiata del 31 ottobre 2009
(foto di Mimmo Feola)